cap. 8- Labirinto

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Mi stavo dirigendo al lavoro come ogni giorno quando sentii qualcuno toccarmi la spalla, mi girai e vidi Thomas, aveva l'aria preoccupata.
<<ti posso parlare, è successa una cosa e volvo dirtelo>> mi disse lui, annuii aspettando che il ragazzo continuasse il discorso
<<sta notte ho fatto un sogno, c'era una signora che parlava e continuava a dire ''wicked è buono'' l'ha ripetuto per tutto il sogno>> disse, lo fermai subito
<<wicked? c'è scritto su tutte le provviste. E' successo altro nel sogno>> chiesi
<<Si, poi c'era una ragazza, lei diceva il mio nome e poi ha detto ''sta per cambiare tutto''. Poi non ho capito più niente>> fini di raccontare
<<probabilmente è solo un sogno, se continui a sognarlo lo diciamo ad Alby, per adesso non lo dire a nessuno>> gli consigliai, non volevo che lo sapesse specialmente Gally, sapendo quello che pensava su Thomas questo sogno avrebbe solo enfatizzato la rabbia nei suoi confronti.
Thomas se ne andò e io restai quasi tutto il giorno nella capanna a lavorare, oggi avevo curato almeno 6 ragazzi. 

Era circa metà pomeriggio e notai che molti radunai erano attorno al labirinto. Mi avvicinai a Newt
<<cosa sta succedendo>> chiesi curiosa avvicinandomi alle porte
<<Minho e Alby non sono ancora tornati, tra poco si dovrebbero chiudere le porte. Magari è successo qualcosa>> disse lui, era molto preoccupato
<<va tutto bene, probabilmente non si sono accorti dell'ora>> dissi io. Intanto che parlavamo tutti i radunai arrivarono e insieme aspettammo. Riuscii a vedere Minho, stava trascinando il corpo di Alby.
Le porte iniziarono a chiudersi, non ce l'avrebbero fatta. Minho avrebbe dovuto lasciare Alby per potersi salvare.

Nel mentre tutti noi urlavamo al ragazzo di correre Thomas avanzò verso le porte e proprio nel mentre si stavano per chiudere entrò dento il labirinto. Cercai di prendergli il braccio per tirarlo fuori di lì ma non riuscii ad afferrarlo. Era morto, non sarebbe mai sopravvissuto ad una notte lì dentro, non sapeva neanche cosa lo stava aspettando. Mi dovevo abituare alla loro assenza.

Senza dire niente a nessuno me ne andai, non sapevo esattamente dove stavo andando, sapevo solo che volevo andarmene da lì.
I miei passi mi portarono alla casa sull'albero.   Salii e mi sedetti sul pavimento, ero scossa e avevo paura.

Sentii qualcuno salire dalle scale, vidi Gally
<<non ti ho più visto ti stavo cercando>> mi disse, io non risposi. L'unica cosa che feci è stata tirarmi al petto le ginocchia, senza neanche guardarlo in faccia.
<<hai visto cos'è successo, non dovevi fidarti>> continuò a dire, non ascoltai le sue parole o almeno ci provai
<<poi gli hai anche montato la testa, è per questo che non diciamo subito hai pivelli tutto. Ora probabilmente morirà e...>> continuava ad attaccarmi, doveva solo lasciarmi in pace in quel momento, stavo per esplodere
<<basta, basta ti prego>> dissi disperata, mi portai le mani alle orecchie, sentii gli occhi pizzicarmi e dopo poco scesero le prime lacrime. Ormai le lacrime scendevano e anche se provai con tutte le mie forze di smettere non ci riusii. Sentivo gli occhi di Gally ancora puntati su di me,  volevo solo che se ne andasse
<<Tori, ti prego>> disse lui con il tono della voce basso e insicuro
Si avvicinò a me e si sedette di fronte, allungò le sue braccia verso di me e mi prese i fianchi con le mani per poi spostarle dietro la schiena e stringermi verso di lui abbracciandomi
<<ho esagerato, non volevo dire quelle cose>> mi sussurrò all'orecchio, la sua voce era tremolante e anche lui era preoccupato, però probabilmente per due motivi diversi.
Sentii le sue braccia stringermi la vita, Gally mi stava abbracciando.
<<cos'ho fatto, è colpa mia>> dissi singhiozzando, ormai non provavo neanche più a tirare indietro le lacrime.
Gally si staccò dall'abbraccio e mi prese il viso con le mani, mi asciugò le lacrime che scendevano dagli occhi senza sosta
<<non è colpa tua. Lui ha deciso di entrare nel labirinto da solo, noi l'abbiamo avvisato del fatto che era pericoloso ma lui ha deciso comunque di entrarci>> mi disse, stranamente queste parole non mi fecero stare meglio. Ma comunque apprezzai il fatto che fosse lì e provava a consolarmi.
Quando le lacrime diminuirono Gally, da che era davanti a me si spostò di fianco Mi mise delicatamente la sua mano sulla mia spalla e io appoggiai la testa sul suo petto, lui mi strinse ancora più vicino a se.
Continuai a singhiozzare e a piangere per un po' e la paura di perdere Minho, Thomas e Alby si faceva sempre più forte, non potevo immaginare la radura senza Alby, nessuno avrebbe saputo controllarci meglio di lui, e senza di Minho e anche senza Thomas, anche se lo conoscevo da meno di un giorno già mi ero affezionata e mi sarebbe mancato notevolmente.

Passo circa mezz' ora e io ero ancora li, tra le braccia di Gally. Sentimmo qualcuno salire dalle scale e subito mi tolsi bruscamente dalle braccia del ragazzo, intravidi  dei capelli ricci e subito capii che si trattava di Chuck. Mi asciugai le lacrime il più in fretta possibile per non farlo preoccupare, non volevo farmi vedere così da lui.
<<Ti stavo cercando. Gally?>> disse confuso, come se non se l'aspettasse di vederci insieme 
<<stavamo parlando di una cosa. Dovevi dirmi qualcosa>> dissi riferendomi a Chuck, gli mentii, in realtà non sapevo neanche io perché Gally fosse lì 
<<volevo sapere solo come stavi, non ti vedevo più e mi ero spaventato>> mi disse. Andai ad abbracciarlo
<<sto bene, ho solo un po' paura di perdere Thomas, Minho e Alby. Vabbè ora non ci pensiamo andiamo dagli altri >> dissi io
<<tu resti qui o vieni con noi?>> chiesi io rivolgendomi a Gally 
<<voi andate io resto qui>> mi rispose lui, io annuì e poi insieme a Chuck andai dagli altri radunai. Anche se cercavano di non farlo vedere, la maggior parte di loro era triste. Andai da Newt che, tra tutti era quello più sofferente, lo nascondeva ma comunque si capiva che era molto triste. Restai con lui tutta la sera, ci consolammo a vicenda e cercammo di non pensare all'incidente almeno fino alla giornata seguente.

GALLY- maze runnerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora