-Allooora..- inizia Luke -Come ti sono sembrati?- chiede mentre dà un altro morso alla sua fetta di pizza. -Sembrano tutti simpatici..Ma perchè tutti credono che stiamo insieme?- dico io dando l'ultimo morso alla pizza prima di finirla. -Ma cosa ne so io! È così imbarazzante...- -Già.- -A proposito di imbarazzo..- inizia sorridendo malizioso -Eri diventata rossa come l'insegna della pizzeria mentre parlavi con Michael! Non è che forse....- dice alzando e abbassando le sopracciglia. Io gli dó un calcio da sotto il tavolo. -Ouch.- dice massaggiandosi il punto colpito dalla mia scarpa. -Non posso credere che tu lo pensi davvero. Ci ho parlato solo cinque minuti e poi...lui è Michael.- dico abbassando lo sguardo sul mio piatto. -Guarda che se vuoi posso parlarci io.- -No! Enne o! Non provarci, Hemmings.- dico puntandogli contro il coltello.
-Okay, peró ora metti giù quel coso!- dice alzando le mani in segno di resa. Io ridacchio posando il coltello nel piatto. -Dai andiamo, ti accompagno a casa.- dice alzandosi. Faccio per prendere il portafogli dallo zainetto, ma lui mi blocca, facendomi vedere che ha già pagato le pizze. -Uff Luke. Non è giusto! Paghi sempre tu.- dico facendo il broncio. -Abituati, se uscirai con me o con uno dei miei amici sarà sempre così.- dice mettendo le mani nelle tasche dei pantaloni e uscendo dalla pizzeria.
-Senti...domani noi usciamo e tutti si portano le ragazze. Vuoi venire con me?- -Luke cos..- -Non ti sto chiedendo di essere la mia ragazza, Alex.- dice ridendo. -Oh, emh...sì certo ma...tutti e tre hanno la ragazza?- chiedo rattristandomi
-Bhè...sì...ma forse non avrei dovuto dirtelo... Mi dispiace Alex.- dice abbracciandomi. Come potevo stare male per un ragazzo che conosco a mala pena, di cui non conosco nemmeno il cognome. -E comunque il cognome di Michael è Clifford.- dice dandomi un colpetto sulla spalla. -Ma...come hai fatto?!-
dico spalancando gli occhi. -Ormai ti conosco troppo bene, Alex.- dice
-Oh..okay bhè...siamo arrivati.- dico una volta fuori la porta di casa mia. -Notte Alex.- dice dandomi un bacio sulla guancia -Notte Luke.- dico scompigliandogli i capelli. Lui ridacchia prima girarsi e andare verso casa sua. Entro a casa e mi lancio sul divano. Prendo il cellulare dalla tasca dei pantaloni e controllo le notifiche. Apro il messaggio di Luke:
"Michael non smette di chiedermi di dargli il tuo numero. Che faccio?"
Digito velocemente la risposta:
"Non osare mandare il mio numero di cellulare a Michael, altrimenti giuro che ti castro."
Sorrido tra me e me quando mi arriva la sua risposta:
"Okay, tanto non glielo darei solo per fargli un dispetto :-P"
"Luke ti prego. Le faccine col naso non si possono guardare."
"Come sei pesante. A domani Alex <3"
"Notte Luke xx"
Dopo aver messo il cellulare sul comodino e averlo collegato al carica batterie, mi infilo nel letto e mi addormento.-------------------------
Oggi sono stranamente in anticipo. Sono le sette e mezzo e già sono pronta. Considerando che per arrivare a scuola ci vogliono cinque minuti, mi siedo sui gradini fuori la porta di casa mia ad aspettare Luke. Di solito non arrivo mai a scuola da sola, perchè non essendo amica di qualcuno, mi ritroverei a stare da sola seduta nel giardino posteriore della scuola. Circa tre minuti vedo Luke camminare con il suo solito sorriso mozzafiato verso di me. Mi alzo di scatto e lo raggiungo, non appena si ferma davanti il mio vialetto.
-Buongiorno Alex- dice battendomi il pugno -Buongiorno Luke- il tragitto fino a scuola è silenzioso, ma è un silenzio piacevole, non imbarazzante. Appena arriviamo nel cortile vedo Michael parlare con dei ragazzi, così accelero il passo trascinandomi Luke. Sussurro una moltitudine di volte "Fa che non mi noti" finchè qualcuno dice -Ciao Alex!-
Ovviamente. Mi giro lentamente e saluto con la mano Michael che ha lasciato i ragazzi con cui parlava per dirigersi verso me e...Luke. Mi ha lasciata sola appena ha visto Michael avvicinarsi. Questa me la paga. -Buongiorno Alex.- dice sorridendomi. -B-buongiorno Michael.- dico abbassando lo sguardo sulle mie Converse.
-Guarda che puoi guardarmi, non è che ti polverizzo con lo sguardo!- dice ridacchiando. Mi scappa una leggera risatina e finalmente alzo lo sguardo da terra. -Ti accompagno all'armadietto.- dice sorridendo -Non è necessario, davvero.- dico sempre più imbarazzata. -Guarda che la mia non era una domanda.- dice avvicinandosi. Mentre camminiamo verso l'entrata della scuola, sento la sua mano sfiorare la mia, e la ritraggo di scatto. Poi peró la lascio tornare dov'era e sento la mano di Michael circondare la mia, con un po' di insicurezza nel tocco. Arrossisco a quel gesto, e con la coda dell'occhio vedo che questo mio gesto lo ha fatto sorridere. Appena raggiungiamo il mio armadietto lo apro e mi cadono tutti i libri che avevo dentro. -Cavolo..- sussurro inginocchiandomi per recuperare tutto ció che mi è caduto. Lui subito imita il mio gesto, aiutandomi. Lo guardo un momento come per dirgli grazie, e mentre ci guardiamo prendiamo lo stesso libro, che lascio subito per l'imbarazzo. Le mie guance continuano ad essere rosse mentre nascondo la testa nell'armadietto mentre poso i libri. -Dovresti essere un po' più ordinata Alex- dice passandomi l'ultimo libro. Io mi limito ad annuire e sorridere. Si sposta dietro di me, come per vedere quello che sto facendo, per poi dire -Bello l'adesivo.- indicando l'adesivo dei Green Day.
-Ti piacciono le rock band?- chiede incredulo. Io continuo ad annuire.
-Abbiamo gli stessi gusti musicali!- dice sorridendomi. Io sorrido spostandomi una ciocca di capelli sfuggita dalla coda dietro l'orecchio. -Che hai alla prima ora?- -Fisica.- -Io matematica. Ci vediamo a pranzo?- io annuisco felice prima di girarmi e andarmene senza salutarlo. -Ciao!- dico girandomi per salutarlo. -A dopo!- dice salutandomi con la mano. Io prendo un lungo respiro prima di entrare nella classe e sedermi al mio solito posto in fondo all'aula. Vengo raggiunta poco dopo da Luke che mi si siede accanto e dicendomi -Che vi siete detti?- -Nulla.- -Che avete fatto?-
-Io...ho fatto cadere i libri dall'armadietto..- dico iniziando a ridere e coprendomi il viso con le mani. -Non ci credo.- dice ridendo anche lui -Poi mi ha aiutato a raccoglierli ed è successa quella cosa dei film, che abbiamo preso lo stesso libro in mano, ma poi l'ho lasciato perchè era imbarazzante.-
dico sorridendo al ricordo -E?- -E mi ha fatto i complimenti per le band che mi piacciono e mi ha detto "Ci vediamo a pranzo."- dico arrossendo. -Come sei dolce quando arrossisci!- dice stritolandomi una guancia, ma senza farmi male. -Buongiorno ragazzi.- dice la professoressa entrando in classe. -Buongiorno.- rispondiamo in coro.
Che l'inferno abbia inizio.
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High School || 5 Seconds Of Summer
Fanfiction"È una di quelle persone che con un sorriso possono migliorarti la giornata, e io credo che lui sia il raggio di sole che ha illuminato l'oscurità che mi porto dentro."