Capitolo 22

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-Buongiorno, piccola.- dice qualcuno lasciandomi un bacio dietro l'orecchio. Io sorrido, tenendo gli occhi chiusi. Lo sento ridacchiare -Svegliati, oggi scuola.- dice strofinando il naso sul mio collo, provocandomi innumerevoli brividi lungo la spina dorsale. Mi giro tra le sue braccia e appena apro gli occhi quasi sussulto a causa della vicinanza dei nostri volti. -Buongiorno diciannovenne.- dico sorridendo. Lui mi sorride di rimando -Buongiorno Alex.-

La sua voce di mattina è qualcosa di illegale.

-Pronta per una giornata entusiasmante?- chiede, sorridendo ancora. Io scuoto la testa, affondando la faccia nel cuscino. Lui ride, prima di sussurrarmi -Se vuoi possiamo saltarla, la scuola.- io spalanco gli occhi per poi annuire energicamente. Lui sorride e prende il cellulare. -Sei una tipa di poche parole, la mattina, eh?- dice ridacchiando. Io annuisco prima di girarmi, in modo da poter osservare il soffitto. Poco dopo sento il materasso alzarsi e poi vedo un Michael avvicinarsi alla porta. Io arrossisco, guardandolo. Lui se ne accorge e ride -Non hai mai visto un diciannovenne in boxer?- chiede malizioso. Io mi copro il viso con le mani iniziando a ridere. Lui ride e poi dice -Dai, mi sono vestito. Puoi guardare ora.- levo le mani dalla mia faccia e sì, si è vestito, ma solo con i pantaloni della tuta.

Ed è senza maglietta.

Mi alzo per seguirlo, fino alla cucina.

Pov's Michael
La osservo mentre mi segue, appena arriviamo in cucina, resta ferma sulla soglia, poggiandosi allo stipite della porta. Io la guardo divertito mentre si sposta per raggiungere la finestra. Mentre è girata, il mio sguardo ricorre alle sue gambe. Di nuovo.
La maglietta si è alzata di un po', coprendole meno di metà coscia. Distolgo lo sguardo esattamente un attimo prima che lei si giri, iniziando a guardarmi.
-Ho fame, Clifford.- dice seria. Scoppiamo a ridere mentre inizio a preparare delle uova strapazzate con del bacon.

Pov's Alex
-Ti va di andare in spiaggia?- chiedo -A novembre?- chiede ridacchiando -Sì! Perchè?- -No, nulla. Mi è sempre piaciuta la spiaggia in inverno.- dice. -Anche se ci sono trenta gradi.- Io sorrido e mi alzo. -Vado a casa a vestirmi. Grazie per avermi permesso di restare qui stanotte.- dico avviandomi verso la porta. Lui mi segue -Grazie a te per tutto. Grazie per essere uscita di notte per me, grazie per lo skateboard nuovo e grazie dell'invito al concerto.- dice sorridendomi. Io sorrido come risposta -A dopo.- -Ti passo a prendere?- -Okay.- dico lasciandogli un bacio sulla guancia.

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Arrivo a casa, metto il costume e lascio un biglietto a Luke:
"Sono fuori con Michael, chiamami appena torni a casa<3"
Poco dopo sento il campanello suonare e corro ad aprire.
-Pronta per la spiaggia?- -Certo!- dico affiancando Michael sul vialetto. Andiamo a piedi, visto che è abbastanza vicina la spiaggia.
La gente per strada ci guarda male, un po' perchè è fine novembre e giriamo in costume, un po' perchè ci teniamo per mano e un po' perchè stiamo ridendo senza un senso preciso.
-È deserta!- dico iniziando a correre sulla sabbia. Poco dopo Michael mi raggiunge, solo che mentre corre si sfila la maglietta e la lancia sulla sabbia, per poi correre in acqua e tuffarsi immediatamente. Io rido alla scena -Vieni! L'acqua è stupenda!- dice alzandosi, mostrando che l'acqua gli arriva al ginocchio. -Non ho intenzione di tuffarmi come te, Clifford.- dico incrociando le braccia al petto. Lui mi guarda malizioso, per poi uscire dall'acqua con una calma allucinante. Si avvicina lentamente a me, e io inizio a correre. Lui mi rincorre ridendo, prendendomi da dietro e alzandomi da terra. La mia maglietta aderisce al suo petto bagnato -Michael sei congelato!- urlo tra le risate. Lui ride e ricomincia a correre verso l'acqua.
-Michael ho i vestiti!- dico senza smettere di ridere -E che importa?- dice divertito. Io non smetto di ridere, e mi zittisco solo quando mi ritrovo totalmente sommersa dall'acqua, ancora con le braccia di Michael attorno i fianchi. Risaliamo poco dopo -Tu sei pazzo!- dico alzandomi e iniziando a schizzarlo. Inizia così una gara di schizzi d'acqua, che si interrompe quando mi riprende in braccio da dietro, facendomi girare. -Che dici, usciamo?- dice senza mettermi giù. Io annuisco e ci porta fuori dall'acqua. -Non venivo al mare da parecchio.- dico pensierosa, mentre mi levo maglietta e pantalocino, completamente bagnati. Lui ride -Bhe, ammettilo. Ti è piaciuta essere presa in braccio da me.- dice malizioso. Io ridacchio e stendo il telo sulla sabbia, sedendomici sopra, seguita da lui.
-Allora, oggi che facciamo?- chiede stendendosi sul telo. Io alzo le spalle e lui resta in silezio.
Mi soffermo a guardarlo, lì. Steso al sole, c'è un ragazzo di diciannove anni, con i capelli verdi, un piercing al sopracciglio, orecchini, tatuaggi, con quell'accenno di tartaruga, che nonostante sia quasi inesistente, è esattamente quello che serve per completare quell'insieme di particolari che regala armonia a quel corpo stupendo. Ha la pelle chiara, molto chiara, quasi cadaverica, ma forse questa è solo un'altra delle piccole cose che lo rende speciale.
Lì, con le mani dietro la testa, gli occhi serrati ed una smorfia adorabile sul viso, c'è quel ragazzo che mi ha cambiato completamente.
Mi alzo dalla sabbia, porgendo una mano a Michael. Lui mi guarda con un sopracciglio inarcato, poi alza un angolo della bocca, afferrando la mia mano, ma facendomi cadere su di lui. I nostri visi sono pericolosamente vicini, una mia gamba è tra le sue, mentre l'altra è al suo fianco. La mia mano sul suo petto, mentre l'altra unita alla sua. I miei occhi scuri, quasi neri, nei suoi verdi, quasi trasparenti.
Sorride leggermente, mentre mi sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
-Sei bellissima.- sussurra, a pochi centimetri dalle mie labbra. Si avvicina, ormai una leggera spinta in avanti e BAM. Le nostre labbra si sarebbero unite, ma il suo cellulare ci interompe, facendoci allontanare di colpo.
"Pronto?"
"Luke, cosa c'è?"
"Si, disturbi."
"Okay, a stasera. Ciao"
-Emh....che ha detto?- chiedo arrossendo. Lui si passa una mano tra i capelli -Ha detto che stasera siamo da voi.- -Oh, umh okay, dovremmo andare.- dico infilandomi la maglietta. Lui ride -Sei proprio imbarazzata, eh?- io annuisco arrossendo, legandomi i capelli in una crocchia disordinata. Lui ridacchia abbracciandomi da dietro.

High School || 5 Seconds Of SummerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora