-Luke sei a casa?- chiedo entrando a casa. -Alex! Oh Dio, ti fa male?- dice subito Luke uscendo dalla cucina. Io scuoto la testa -Non più- lui mi guarda dispiaciuto e mi abbraccia. -Oh, Alex. Non puoi capire quanto mi sento in colpa.- -Non scherzare! Non è colpa tua, ormai sono la sua vittima, non ci posso fare nulla.- -Alex no. Tu non meriti tutto questo.- -Luke, ehy. Io invece credo che se sta andando così è perchè è così che deve andare.- dico accarezzandogli una guancia. -Ti staró attaccato, tutto il giorno. Okay? Non permetteró a quello lì di toccarti un'altra volta.- dice deciso. -Grazie.- dico dolce mentre mi lascio cullare dalle sue braccia, che mi stringono con fare paterno.
Ci mettiamo sul divano e guardiamo la tv, poi guardo l'ora e vedo che sono le undici e mezzo. -Luke io devo andare.- dico alzandomi dal divano e andando a prendere il mio zaino. -Ma sei impazzita?! Dove vai alle undici e mezzo di sera?!- sbraita. -Allora...-----------------------------
Dopo avergli spiegato tutto, mi ha lasciato uscire di casa. È mezzanotte meno tre minuti e io mi siedo sul retro del giardino. Dopo due minuti inizio a tirare sassolini alla sua finestra {Throwing rocks at your window at midnighttttt} e dopo pochi secondi mi apre. -Alex?!- -Fammi entrare e ti spiego tutto.- -Okay, aspetta che ti apro.- -No! Aspetta, mi arrampico.- lui mi guarda interdetto, poi annuisce. Salgo sull'albero, poi metto un piede sulla finestra e entro in camera di Michael. Ci guardiamo per qualche secondo, poi controllo l'ora ed è mezzanotte e un minuto. Io faccio la calma, per poi lanciarmi al collo di Michael e abbracciarlo -Buon diciannovesimo compleanno, Michael.- dico contro il suo collo. Lo sento sorridere -Cioè, tu sei venuta fin qui, a mezzanotte, solo per farmi gli auguri?!- io annuisco e lui mi alza da terra facendomi girare. Io ridacchio, e quando mi mette a terra dice -Nessuno ha mai fatto tutto questo per me. Grazie, Alex. Davvero.- io sorrido -Oh, quasi dimenticavo! Ecco, tieni.- dico prendendo dal mio zaino uno skateboard. Lui spalanca gli occhi -E questo?- -Si chiama regalo di compleanno, Michael.- dico divertita. Lui scuote la testa -No, Alex. Non dovevi.- -Sì, invece. Come tu hai speso soldi per me, io lo ho spesi per te. E a proposito dei biglietti....ti andrebbe di venire con me?- chiedo in imbarazzo. Lui spalanca gli occhi, poi annuisce e mi abbraccia. -Sei la migliore, Alex.- dice lasciandomi un bacio umido nell'incavo del mio collo. Io arrossisco e mistringo di più a Michael. Appena ci stacchiamo guardo l'ora e dico -Ora vado, sennó Luke si preoccupa.- -Ma sei pazza? Non puoi tornare ora a casa, é tardissimo. Rimani qui, se vuoi.- dice timido. Io arrossisco e chiamo Luke.
"Luke? Si, ho fatto."
"Sì, gli è piaciuto."
"Ecco, sì. Mi ha chiesto se posso rimanere qui, perchè ha detto che non mi lascia tornare a casa."
"Buonanotte, ciao."
-Allora?- -Ha detto sì.- dico passandomi la mano tra i capelli. Lui mi guarda un po', dalla testa ai piedi, e credo abbia notato i lividi sul braccio. Lui stringe le labbra e si avvicina a me, alzandomi acora un po' la manica corta della maglietta. Osserva il mio braccio e poi passa i polpastrelli su tutte le ferite. Io lo osservo, poichè non mi guarda, e cerco di memorizzare tutti i dettagli che posso. -Alex ti ha fatto molto male?- chiede, senza staccare gli occhi dal mio braccio. Io mi limito a sospirare. Lui alza di scatto gli occhi e mi osserva. Mi abbraccia di getto, stringendomi i fianchi. -Scusami, non avrei dovuto lasciarti da sola.- io sorrido -Michael non intrometterti in questa situazione, non voglio che ti metta in mezzo. Mi sentirei incredibilmente in colpa, se ti sfiorasse solamente.- dico nascondendo il viso nell'incavo del suo collo. Lui si allontana, accarezzandomi la guancia. Poi si avvicina e mi da un bacio sulla fronte. -Andiamo a letto.- io lo guardo interrogativa, suscitando una sua risata. -Volevo dire, andiamo a dormire.- io annuisco ridendo. -Michael posso...usare il bagno?- chiedo timidamente. Lui annuisce e mi mette una mano sulla schiena, facendomi strada. Lo ringrazio e entro nel bagno.
Appena esco ritorno in camera di Michael, che mi sta aspettando sul letto. -Vuoi una mia maglietta?- chiede. Io annuisco e si alza, apre l'armadio e me ne porge una. -Puoi cambiarti qui, se vuoi. Ti giuro che non guarderó!- dice ridacchiando. Io arrossisco e aspetto che si giri dall'altro lato, prima di sfilarmi la maglietta e infilarmi la sua t-shirt.Pov's Michael
Anche se sono girato, ruoto leggermente la testa, per osservarla. Lei è girata di spalle, quindi non mi vede. Si sfila velocemente la maglia, per poi infilarsi la mia maglietta. Appena si gira, rigiro la testa -Posso?- chiedo. -Sì- mi giro lentamente e mi si presenta davanti lo spettacolo più dolce del mondo. Alex sembra ancora più piccola e magra, con la mia maglietta, assurdamente grande su di lei. Siccome le arriva quasi al ginocchio, le dico -Se vuoi puoi togliere i jeans, sono scomodi per dormire.- -Da quanto tempo aspetti che una ragazza con addosso una tua maglietta e senza pantaloni dorma con te?- chiede incrociando le braccia al petto. Io ridacchio -Saresti la prima.- dico sorridendole. Lei arrossisce e si sfila i pantaloni, evidentemente imbarazzata. Il mio sguardo ricade quasi automaticamente sulle sue gambe, magre e semplicemente perfette. -Michael sembra tu non abbia mai visto le gambe di una ragazza. Il che mi mette ancora più in imbarazzo.- oh, la stavo fissando. Alzo immediatamente lo sguardo dal suo corpo e incateno le sue iridi scure, con le mie verdi. -Credo sia ora di andare a dormire.- dico avvicinandomi lentamente. Lei alza il capo per potermi guardare negli occhi, mentre io abbasso il mio. -Okay, va bene.- dice prendendomi la mano. Ci stendiamo sul letto e si gira, dandomi le spalle. Io metto un braccio sul suo fianco, per avvicinarla a me. -Buonanotte, piccola.- dico al suo orecchio. Sento alcuni brividi percorrerle la schiena, sorrido. -N-notte Michael. Auguri di nuovo.- sussurra. Le lascio un bacio dietro l'orecchio e poco dopo sento il suo respiro farsi regolare. Si è addormentata.
-Notte, piccola.- sussurro prima di crollare nel mondo dei sogni.
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High School || 5 Seconds Of Summer
Fanfic"È una di quelle persone che con un sorriso possono migliorarti la giornata, e io credo che lui sia il raggio di sole che ha illuminato l'oscurità che mi porto dentro."