Capitolo 30

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-Alex, cara, tutto okay?- chiede Karen, un po' preoccupata. Io annuisco, incapace di proferire parola. -M-michael puoi umh...accompagnarmi un mo-momento di là?- lui annuisce subito, prima di portarmi in salotto e chiudere le porte scorrevoli. -Alex cosa succede?- -Tu hai capito chi c'è lì? Eh? Ti rendi conto che potresti diventare il fratellastro del mio bullo!- dico iniziando a piangere. Lui spalanca la bocca -Lui...cosa?- io annuisco, coprendomi il viso con le mani. Poco dopo, peró, le sue mani spostano le mie. -Hey, risolveremo tutto, okay? Ora se vuoi possiamo passare la serata in camera mia. Mia madre non farà storie, le diró che voglio passare del tempo con la mia ragazza e...- -Sono la tua ragazza?- lui mi guarda imbarazzato, per poi alzare le spalle -Se per te va bene...- io annuisco, facendolo sorridere. -Allora, fidanzata, andiamo a parlare con mia madre!- dice asciugandomi le lacrime, per poi riportarci in cucina -Mamma, io e la mia ragazza- dice, marcando le ultime due parole e mandandomi un'occhiata, con un sorrisetto -Passeremo la serata in camera mia, quindi non venirci a rompere.- dice prima di uscire dalla cucina, ma si blocca sulla soglia, girandosi verso Josh -E tu, invece, non osare portare quel sedere flaccido che ti ritrovi in camera mia, o finisce male.- dice, prima di girarsi e portandomi in camera sua.
Una volta sicuri che nessuno possa sentirci, iniziamo a ridere. -Ow, Michael, sei fantastico.- lui fa finta di spostarsi i capelli dietro la spalla -Lo so, baby.- io rido, tenendomi la pancia che a cause delle risate ha iniziato a farmi male. -Umh...quindi ora siamo fidanzati?- dico, dopo un po'. Lui annuisce, arrossendo lievemente. -Allora umh... Voglio farti vedere una cosa.- lui annuisce, sedendosi di fronte a me. Mi guarda curioso, studiando ogni mio movimento mentre mi sfilo la felpa. La lascio cadere per terra e sollevo la manica sinistra della mia t-shirt. Lui spalanca gli occhi, portandosi una mano sulla bocca. -Tu hai fatto questo p-per noi?- io annuisco, mentre lui solleva la sua manica sinistra, mostrando il suo tatuaggio. Avvicina il suo braccio al mio, facendo combaciare i tatuaggi. -To the moon...- inizia lui -And back.- continuo io, cercando il suo sguardo. Lui sorride, mentre si avvicina velocemente e mi bacia. Un bacio che si puó veramente definire un bacio. -Ma guarda che carini.- dice qualcuno, usando un tono molto acido. Ci stacchiamo di scatto, girandoci verso la porta -Josh vai via.- dice Michael -Oppure?- dice lui in tono di sfida. Io mi arrabbio, bloccando il braccio di Michael, impedendogli di alzarsi e spaccare quel bel visino a quel tipo. -Allora, io non so perchè te la prendi con me, okay? Ma se ora sono su questa sedia è colpa tua, mh? Quindi credo davvero che tu abbia fatto abbastanza. Sono quattro anni che mi picchi, quattro anni che mi rendi la vita un inferno. Questi- dico indicandomi il polso -Sono qui a causa tua. Ma aspetta, a te che importa? Nulla, ovviamente. A nessuno importa, dopotutto mica sei tu, mica tu hai i polsi tagliati, mica tu sei vittima di bullismo, mica tu pensi continuamente di farla finita! No! Ovviamente!- ormai sto urlando. Niente lacrime, solo rabbia repressa per troppo tempo. Josh mi guarda con occhi spalancati, così come Michael. -E sapete cosa c'è? C'è che sono stanca, stanca di soffrire, di piangere, di urlare, stanca di vivere. E credimi, tu sei stata solo la ciliegina sulla torta, Josh. Grazie per avermi rovinato la vita, grazie davvero.-

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