-Dove andiamo?- chiede mentre usciamo dal ristorante. Io alzo le spalle. -Vuoi venire in un posto?- chiede. Io mi giro per guardarlo, per poi annuire. -Peró dobbiamo prendere la macchina, è un po' lontano.- -Okay!- dico entusiasta. Lui sorride lasciandomi un bacio sulle labbra.
Dopo un po' arriviamo a casa sua, e Michael entra per prendere le chiavi. Io lo aspetto fuori. -Alex! Cosa è successo?- chiede Karen uscendo di casa. -Sono stata inv...- mi blocco subito, notando Michael che sta agitando le braccia in aria dietro la madre -Sono caduta dallo skateboard.- dico, cercando di usare il tono più convincente possibile. -Oh, mi dispiace. È grave?- Michael, dietro la madre, si sbatte una mano sulla fronte, scuotendo la testa. No che non è grave, ho solo la gamba rotta per sette mesi e sono su una sedia a rotelle. -No, nulla di grave, solo avró la gamba ingessata fino a giugno.- lei unisce le mani -Mi dispiace moltissimo.- io ridacchio -Non si preoccupi, signora Clifford.- lei annuisce per poi salutarci. Appena entra, io scoppio a ridere, seguita a ruota da Michael. -Scusala, davvero. Non sa quello che dice.- dice scuotendo la testa. Io ridacchio -No, tranquillo. È stato divertente.- lui ridacchia, per poi prendermi in braccio e farmi sedere sul sedile del passeggero nella macchina. Chiude la sedia a rotelle e la mette nel portabagagli, per poi entrare in auto. -Grazie per essere così disponibile, Michael.- lui sorride -È il minimo, davvero. Farei questo ed altro per te.- io arrossisco -Comunque ho un dubbio.- lui annuisce, invitandomi a coninuare -Come facevi a sapere tutte quelle cose che mi hai detto al ristorante? Insomma, avevi ragione su tutto, come quando mi mandasti quel messaggio in cui dicevi tutto quello che stavo facendo. Come fai?- lui ridacchia -È semplice. Tu sei come un libro aperto, per chi ti sa osservare bene. Io ti ho osservato moltissimo, Alex, per questo conosco tutte quelle cose su di te. Sei trasparente come l'acqua, se le persone sanno osservarti.- io arrossisco violentemente, facendolo ridacchiare. Dopo venti minuti buoni di viaggio, accompagnato dal Cd American Idiot, arriviamo in un bosco. Lui spegne la macchina, ma non sembra volersi muovere. Io lo guardo, abbastanza confusa. Lui si gira verso di me, per poi sorridermi. Mi lascia un bacio a stampo per poi scendere dalla macchina. Mi apre la portiera e mi prende in braccio -Non dovresti prendermi la sedia?- lui ridacchia -Posso portarti anche in braccio, tanto dobbiamo arrivare laggiù.- dice indicando con la testa una piccola baita illuminata. Inizia a camminare, ogni tanto lanciandomi qualche sguardo, come ad accertarsi che il stia bene.
-Eccoci qua.- dice aprendo la porta della baita. È piccolina, c'è un caminetto in un angolo del salotto, poi un tavolino da caffè, di quelli bassi, e tutto intorno ci sono vari puff e cuscini. -Di solito a capodanno veniamo qui a festeggiare.- dice adagiandomi su uno dei puff, attorno al tavolino. -Veniamo?- -Io, i ragazzi e le loro fidanzate.- -Oh, già, i ragazzi.- dico ovvia, facendolo ridere. Si siede accanto a me, su un cuscino enorme. -Cosa farai a Natale?- chiede. Io alzo le spalle -Credo che staró a casa come ogni anno, dopo aver rifiutato l'invito da parte di Liz per andare da loro a passare il Natale.- -Perchè non accetti?- -Il Natale deve essere passato in famiglia, io non c'entro nulla, secondo la mia mentalitá sarebbe fuori luogo essere dagli Hemmings a Natale.- lui annuisce -Quindi non accetteresti nemmeno di passarlo da me, il Natale?- io sorrido -Potrei anche ripensarci, no? Dopotutto tua madre crede che io e te siamo fidanzati, insomma, i fidanzati passano il Natale insieme?- lui ridacchia -Sì, decisamente.- -Allora mi sa che dovrai sopportarmi anche a Natale.- lui ridacchia -Non potrei chiedere di meglio.- io gli scompiglio i capelli e lui sorride dolcemente.
Restiamo tutta la serata a raccontarci episodi divertenti e imbarazzanti della nostra vita, per poi finire con l'addormentarmi poggiata al petto di Michael sul letto della baita.
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High School || 5 Seconds Of Summer
Fanfiction"È una di quelle persone che con un sorriso possono migliorarti la giornata, e io credo che lui sia il raggio di sole che ha illuminato l'oscurità che mi porto dentro."