Capitolo 8

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-Luke sono stanca!- dico sedendomi per terra nel bel mezzo del centro commerciale -Alex alzati che ti fissano tutti!- io sbuffo e mi alzo. -Dai, l'ultimo negozio e poi mangiamo.- -Sei peggio di una ragazza.- dico iniziando a camminare verso l'ennesimo negozio. Giro per i reparti finchè non vedo un vestitino bianco tutto in pizzo ricamato. -Che ne dici di questo?- chiedo a Luke -Provalo no?- -Okay.- cerco la mia taglia e entro nel camerino. Mi osservo grazie allo specchio, ma sono abbastanza scettica. Insomma....sembro una ragazza!
-Esci dai!-
Sbuffo e apro la tendina. Appena mi vede spalanca la bocca, poi sorride -Woah Alex! Sembri....una ragazza!- dice avvicinandosi. Io sorrido e mi osservo di nuovo allo specchio. La gonna morbida mi arriva un po' più sopra del ginocchio, e la forma del vestito mi fà sembrare più femminile. Luke mi abbraccia da dietro e lo osservo dallo specchio -Alex sei stupenda, Michael non smetterà di fissarti.- dice dandomi un bacio sulla guancia e sorridendo. -Quindi?- chiedo ancora scettica -Secondo me dovresti prenderlo, insomma...sei bellissima.- dice sorridendomi sinceramente. -Grazie, ma tanto so che non è vero.- gli dico sorridendogli ed entrando nel camerino. Pago e usciamo. -Ora possiamo mangiare?- chiedo esasperata -McDonalds?- -Tu sì che sai come rendere felice una ragazza.- dico iniziando a trascinarlo verso il fast food. Dopo aver mangiato entriamo nella sua macchina e accendiamo la radio. -Che farai stasera?- chiedo -Credo che giocheró a Fifa o andró da Calum a giocare a Fifa. Comunque giocheró a Fifa.- dice facendomi ridere -E Ashton?- -A lui non piace Fifa.- dice iniziando a ridere -Non è possibile.- -Dico davvero!- arriviamo davanti casa mia.
-Grazie Luke, poi ti chiamo quando torno.- dico lasciandogli un bacio sulla guancia -Divertitevi, Alex!- dice salutandomi mentre esco dalla macchina. Entro e guardo l'ora.
Le cinque e mezzo. Ho tre ore.

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Mi guardo allo specchio ancora una volta. Ho i capelli raccolti in una treccia laterale, il mio nuovo vestito bianco e, ovviamente, le mie converse completamente nere.
Decido di mettere anche gli occhiali da vista, anche se non mi piacciono granchè. Bussano alla porta, e considerando che sono le otto e mezzo credo sia Michael. Prendo la mia borsetta a tracolla e il cellulare. Corro giù e apro la porta sorridendo. -Woah Alex sei.....sei bellissima.- dice sorridendomi -Oh grazie Michael...anche tu sei bellissimo.- dico sorridendogli. -Andiamo?- dice porgendomi la mano. -Certo.- dico afferrandola. Chiudo la porta e mi maledico per non aver preso una felpa. Fa un freddo cane.
Mi apre la portiera della macchina e entro. -Alex ti vorrei preparare un po' a quello che potrebbe succedere stasera. ah e tra parentesi: mi piacciono i tuoi occhiali.- prende una pausa -Mia madre non sà che sono nella band con i ragazzi, e crede che tu sia la mia ragazza, quindi reggimi il gioco, ti prego.- -O-okay.- dico in imbarazzo -Non essere in imbarazzo con me, Alex- dice sorridendomi dolcemente -Umh...perchè non sà della band?-
-Perchè lei non vuole che io faccia altro al di fuori dello studio...e poi considera i ragazzi come "Persone poco adatte al mio livello culturale"- dice facendomi ridere
-Evidentemente non crede che tu sia abbastanza punk rock per loro.- dico facendolo ridere -Bhe...tu stasera cerca di comportarti come mi comporto io, e credimi, sarà esilarante.- dice lanciandomi uno sguardo. Io annuisco e sorrido.
-Siamo arrivati, amore.- dice dandomi un bacio sulla guancia.
Io lo guardo stranita -È per entrare nella parte!- dice scusandosi. Io sorrido -Okay, amore.- dico dandogli a mia volta un bacio sulla guancia. Lui sorride prima di venirmi ad aprire la portiera della macchina. Mi prende la mano e intreccia le nostre dita. Iniziamo a camminare verso un ristorante e appena entriamo si guarda attorno e sorride ad una donna bionda, che suppongo sia la madre. Ci avviciniamo e io stringo la mano di Michael, che ricambia la stretta.
-Buonasera George.- -Ciao mamma.- dice Michael sorridendo ad entrambi. Sorrido anch'io mentre stringo ancora di più la mano di Michael che, secondo me, sta provando un dolore allucinante. -Ciao Gordon.- dice l'uomo -George mi chiamo Michael. Odio il mio secondo nome.- -Allora scusami, Michael.-
Io ridacchio e Michael mi dà una stretta veloce alla mano come a farmi segno di stare zitta. Mi zittisco subito e la madre mi sorride -Cara, tu devi essere Alexandra.- -A dir la verità è solo Alex, non è un'abbreviazione.- sorrido gentilmente. Michael mi lascia la mano e mi sposta la sedia,come nei film, e ci sediamo.
-Bene Michael, come hai conosciuto Alex?- chiede George
-Bhè George, siamo nella stessa classe di educazione fisica, anche se sono un corso avanti e abbiamo fatto gli esercizi insieme.- mi dà un colpetto alla scarpa e lo guardo. Mi mima "Aggiungi qualcosa" e io dico -E poi ci incontravamo ogni giorno in biblioteca.- -E come vi siete messi insieme?- chiede la madre. -Bhè.....mi aveva invitato ad uscire e mi ha portata al parco, e poi non só esattamente come il giorno dopo eravamo fidanzati.- dico facendolo ridacchiare.
-Alex hai progetti per il futuro?-
-In che senso?- -Cosa hai intenzione di fare dopo la scuola?-
-In realtà non saprei, prima di conoscere Michael avevo intenzione di viaggiare, vedere posti nuovi e conoscere gente nuova. Ora non só....- dico sorridendo a Michael. -E i tuoi genitori erano d'accordo con te?- chiede George. -Oh emh....i-i miei genitori....ecco...- mi si forma un nodo in gola. -Scusatemi.- sussurro prima di alzarmi e dirigermi in bagno. Entro e mi chiudo dentro uno dei bagni liberi. -Alex?- -Michael cosa c'è?- chiedo reprimendo un singhiozzo. -Esci per favore.- apro la porta del bagno e me lo ritrovo davanti. Lo abbraccio e lui mi avvolge con le sue braccia. Mi accarezza la testa mentre cerco di calmarmi -Alex vuoi che ti accompagni a casa?-
-No davvero, torniamo di là.- gli sorrido -Sicura?- io annuisco e lui mi dà un bacio sulla guancia -E comunque stai andando benissimo.- mi sorride e mi prende la mano. Ci risediamo al tavolo e subito la madre mi chiede -Stai bene cara?- -Certo, non si preoccupi.- -Scusami Alex, non volevo toccare un tasto delicato.- dice George. -Bhe ma lo hai fatto.- dice Michael tranquillamente, anche se si puó sentire la rabbia
-Michael dai, stai tranquillo.- gli dico poggiando la mia mano sulla sua che è sul tavolo. Lui mi sorride prima di darmi un bacio sulla tempia. Arrossisco e la madre continua a farmi domande. La serata passa così, tra domande, sguardi d'intesa tra me e Michael e molto, molto inbarazzo.
-Eccoci arrivati.- dice Michael spegnendo la macchina dopo essersi fermato fuori casa mia.
-Vuoi entrare?- -Se non disurbo..-
-Non disurbi mai, tu.- dico, arrossendo subito dopo. Lui sorride e scendiamo dalla macchina. Apro la porta e appena arriviamo in salotto quasi urlo dallo spavento : c'é Luke che dorme sul divano con le cuffiette nelle orecchie. -Luke!- urlo facendolo svegliare di botto e facendolo cadere dal divano
-Grazie del dolce risveglio, Alex-
-Scusami!- dico affrettandomi a raggiungerlo a aiutandolo ad alzarsi. Poi mi giro e vedo Michael ridacchiare poggiato sullo stipite della porta -Cosa ci fai qui, Hemmings?- chiedo -Jack mi ha cacciato perchè doveva venire la sua ragazza, e siccome questa era la casa più vicina sono venuto qui.-
-Mi maledico per averti dato le chiavi di casa.- dico sedendomi sul divano. -Com'è andata a voi due?- chiede curioso Luke -È stato....figo.- dico sorridendo. -Già, figo.- dice anche lui.

High School || 5 Seconds Of SummerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora