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Era notte, non sapeva di preciso che ora fosse; forse le 23:45 ma non poteva essere sicuro. Aveva piovuto tutto il giorno e lui era stanco, affamato e congelato. I suoi vestiti... o per meglio dire i vestiti di seconda mano di suo cugino erano completamente bagnati e dalla parte dei piedi addirittura infangati.

Con tanta speranza nel cuore il giovane bussò alla porta del Manor. In un attimo la grande porta di legno si aprì. Un elfo vestito come un maggiordomo era alla soglia della porta.

<< Ho bisogno... di... parole al... padrone... di casa...>> disse Harry Potter cercando di non battere i denti per il freddo.

L'elfo gli fece segno di entrare.

<< Giovane padrone Nork non può chiamare il Sommo padron Tom. Il Sommo padron Tom è in riunione. Giovane padrone deve essere stanco e affamato, Nork accompagna il Giovane padrone nel salottino privato.>> disse facendo accomodare il ragazzo nella stanza.

Stordito Harry si mise comodo in una poltrona vicino al camino che si accese immediatamente.

Un' elfa con abiti da cameriera si materializzò vicino al giovane padrone.

<< Prendi una coperta per il Giovane padrone, un brodo caldo e delle fette di arrosto con patate. Nork va a chiamare il Sommo padrone.>> disse.

<< Digli di... venire da solo...>> disse Harry.

L'elfo svanì annuendo e facendo un inchino.

Nel giro di pochi minuti comparve un tavolo con una bella tovaglia bianca e il suo pasto.

☆☆☆☆☆☆

Tom era seduto comodamente davanti alla sua scrivania ad ascoltare ciò che i suoi sottoposti avevano da dire. Si mise a riflettere sul perché ci fosse tanta calma, era insolita...

Nork L'elfo domestico di Serpeverde Manor apparve facendo un profondo inchino.

<< Nork, perché sei qui?>> chiese Tom mantenendo la sua compostezza.

<< Nork è desolato. Nork non può disobedire al Giovane padrone. Sommo padron Tom è stato chiamato da Giovane padrone. Nork ha fatto accomodare il Giovane padrone nel salottino privato.>> disse con profondo rispetto.

Tom era imperturbabile, ma per i suoi più vicini servitori non aveva nessuna maschera...

Quella era la prima volta che veniva chiamato Sommo padron Tom e  se vi era un Giovane padrone significava che il giovane era un discendente di Salasar Serpeverde...

<< Chi è il giovane padrone che mi cerca?>> chiese freddamente.

<< Harry Potter. Sommo padron Tom. >> rispose l'elfo.

Dire che Tom era sorpreso era poco.

☆☆☆☆☆☆

La porta del salotto si aprì e il giovane seduto sulla sua poltrona con avvolto la sua coperta e che mangiava il suo cibo era veramente Harry Potter.

<< Che ci fai tu qui!>>chiesero i tre uomini adulti.

<<Che ci fai con loro?>> chiese Harry con il medesimo tono usato dai tre.

<<Credevi veramente che sarei venuto da solo?>> chiese Tom mantenendo la calma.

<<Va bene, va bene. Lui può restare, ma lui se ne deve andare... ma se lui è qui... tu devi essere sicuramente informato cosa è successo... ammesso che la vecchia fologa non l'abbia mandato qui per intecettarmi... ma se tu non sai nulla... vuol dire che...>>

Second Chances Versione By RitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora