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I goblin della Gringotts sarebbero venuti alle sedici e trenta, i gemelli Lestrange erano seduti in disparte a giocare a scacchi in silenzio mentre Harry era seduto alla scrivania con tanti figli bianchi e le matite colorate era completamente concentrato e non desiderava essere disturbato da nessuno e nemmeno si doveva avvicinare a lui per sbirciare finché non fosse finito.

Ogni tanto i due fratelli guardavano il ragazzo ma sembrava completamente assente isolato nel suo piccolo mondo.

☆☆☆Flash back ☆☆☆

- Tom... tu sei Voldemort? - chiese Harry stordito dal dolore.

Sentiva molto freddo aveva combattuto contro un basilisco rabbioso e rancoroso per aver perso un secondo padrone.
Era una creatura stanca di stare sola, era stanca di vedere i suoi padroni morire... Prima Salasar Serpeverde il padrone che l'aveva amata cresciuta nutrita e istruita, era andato via e non era più tornato... poi arrivò Tom il discendente di Salasar, nutriva grande speranza in lui, ma anche lui era andato via e non era più tornato...

Aveva ucciso un basilisco perché aveva attaccato i suoi amici, era diventata pericolosa, lui non avrebbe voluto ma quella creatura ormai era fuori controllo, un pericolo... una minaccia per Hogwads e tutti gli studenti.

Sotto gli occhi di Tom vi era il cadavere del basilisco e vicino ai suoi piedi vi era Ginny che stava morendo.

Harry si avvicinò con passo incerto.

-Perché?- urlò Harry.

- Non puoi capire...- disse Tom.

- Spiegami, perché Tom... perché il mio Tom sta facendo del male ad una mia amica?- chiese Harry stordito.

- Lei non è tua amica!- gli confessò Tom avvicinandosi ad Harry.

- Ti sta usando per diventare la nuova lady Potter. Silente le ha chiesto di mettere nel tuo cibo la pozione...- disse Tom serio.

- Stai zitto. Tu non sei il mio Tom... - disse piangendo - Sei un assassinio... un pazzo...-

- No. Io non ho mai voluto essere Lord Voldemort... ma la confusione regna sovrana nella mia mente... - disse Tom - Silente è sempre stato lui a manipolarmi. Credimi Harry io ti amo, non ti avrei mai fatto del male di mia spontanea volontà... ma ero così geloso... non facevi altro che parlarmi di Ginny che sorridere, quanto fosse intelligente...-.

I due erano faccia a faccia ancora qualche minuto e Tom avrebbe riavuto il suo corpo fisico e si sarebbero potuti abbracciare.

Harry era confuso, aveva dichiarato il suo amore a Tom e non poteva credere di aver lodato Ginny...

- Cosa fai Harry ragazzo mio, come puoi credere ad un bugiardo?- chiese Silente avvicinarsi con cautela.

-Ti amo tanto Tom...- disse Harry con le ultime forze...

☆☆☆☆☆☆

Gli occhi verdi di Harry si riempirono di lacrime i ricordi che erano stati manipolati affioravano poco a poco, non era lui a decidere cosa ricordare.

Ogni volta che si sforzava sentiva la sua mente come se volesse spaccarsi. Aveva deciso di non opporsi... qualsiasi ricordo fosse bello o brutto non si sarebbe opposto.

Quel bambino era un prodigio che gli aveva salvato la vita. Non vedeva l'ora che fosse tra le sue braccia e ammirarlo in tutta la sua bellezza.

Non vedeva l'ora di finire i suoi disegni un foglio dopo l'altro si riempiva la scrivania, vi erano già cinque fogli completi, ma ancora ne mancavano.

<<Devo parlare con Harry!>> esclamò Severus.

<<Ci dispiace non vuole essere disturbato.>> disse Rabastan senza guardarlo.

Second Chances Versione By RitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora