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<<Sommo padron Tom, Nork chiede perdono. Nork non vuole disturbare i padroni. Nork è venuto a ricordare cosa deve far preparare per il pranzo del Giovane padrone. Giovane padrone ha richieste particolari per Nork?>> chiese l'elfo domestico facendo un profondo inchino.

Harry sembrò pensare un attimo.

<<Vorrei del pollo bollito... e broccoli bolliti... poi delle fragole con tanta panna montata e in cima...>>.

<<Scaglie di cioccolato e foglioline di menta.>> completò Tom interrompendo Harry.

<<Sì! Tante belle fragole rosse!>> disse Harry felice.

<<Sommo padron Tom... Giovane padrone Harry... Nork può andare?>> chiese.

<<Sì puoi andare.>> rispose Tom senza aggiungere nulla.

<<Harry, hai intenzione di mettere la panna montata sul pollo bollito?>> chiese Tom accigliato.

<<E se lo facessi?>> chiese Harry.

Tom era disgustato, ma dall'espressione di Harry capì che era meglio tacere.

I due padroni erano nuovamente soli.

Harry avvicinò le sue labbra a quelle di Tom e senza farsi pregare il Sommo padrone di casa Serpeverde baciò il ragazzo.

Le labbra di Harry erano invitanti e piene di desiderio. Tom si rese conto che i suoi desideri stavano diventando sempre più difficili da trattare e allontanò da esse lasciando il ragazzo piacevolmente stordito.

<<Dovresti cambiarti e andare a pranzo.>> disse prendendo per il ragazzo dei vestiti puliti <<Se vuoi rinfrescarti io aspetto qui!>> ammise Tom.

In realtà chi dei due si doveva dare una rinfrescata era Tom stesso. I pantaloni erano stretti in un determinato punto e cercò di pensare ai ravanelli...

"I ravanelli sono dei tuberi di piccole dimensioni di colore rosa rosso che mi fanno schifo perché sono piccanti, li odio a prescindere dal loro sapore..." pensò Tom, ma questo non aiutava.

Il suo cuore martellava nel petto e qualcosa d'altro pulsata più sotto.

" Allora facciamo mente locale... trentatré trentini entrano a Trento tutt'e trentatré trotterellando... perché? Trentatré trentini entrarono a Trento tutt'e trentatré troterelando... "

Harry aveva preso i vestiti e dopo essersi rinfrescato un pò si mise a vestire... era molto felice e allo stesso tempo emozionato... Tom l'aveva baciato due volte e la seconda volta Tom l'aveva allontanato. Il coraggioso Grifondoro era abbastanza felice, anche se adesso poteva stare tranquillo...

Il suo bambino era nel suo grembo protetto e il padre di suo figlio era disposto ad occuparsi di entrambi. Sentire che Tom era interessato a lui gli faceva piacere, ma... aveva paura... anche se Tom sapeva delle sue cicatrici non poteva essere sicuro in che modo avrebbe potuto reagire alla vista di quei obbrobri.

I vestiti di Tom erano tutti molto eleganti e soprattutto le camice di seta, era di un bel verde chiaro e soprattutto avevano un buon odore.

Harry era molto carino le sue guance erano rosse per l'imbarazzo e Tom gli porse la mano ed Harry accettò volentieri. Tom baciò il dorso della mano e con attenzione lo mise davanti allo specchio, prese la spazzola e cercò di sistemare i capelli del ragazzo.

<< Dovresti lasciarli crescere un pò, forse sarebbero meno ribelli.>> disse Tom cercando di domare la capigliatura del ragazzo.

Harry si mise a ridere, ma poi si zittì. Era la prima volta che lo sentiva ridere divertito. Era un peccato che si forse fermato.

Second Chances Versione By RitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora