Capitolo 31

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                      ALEKSEJ

Il silenzio stasera è una condanna per i miei pensieri, e quando sento i suoi passi sopraggiungere nella mia camera l'aria diventa una sostanza letale che lascia agonizzare il mio cuore.

Ho pestato Matvey senza pormi il minimo scrupolo e non capisco perché nonostante quello che ho fatto è ancora qui?
Dovrebbe avere paura di quello che sono e di quello che ancora potrei fare, eppure le ginocchia che pressa sul pavimento insieme alle sue delicate dita che premono sulle mie cosce imprimono tutta la sicurezza che fuoriesce dalle sue labbra.

Ammiro la sua bontà e la fiducia che ancora riesce a dare a un mostro che dovrebbe farle solo ribrezzo, e invece è qui, a parlarmi di un amore a cui non avevo mai creduto.
Un amore che si, come dice, i miei genitori  non mi hanno mai donato. Perché mio padre mi ha solo insegnato ad essere un Killer, un capo temuto e una belva che brama il sangue di chi lo tradisce.
Invece mia madre, beh, per mia madre sono sempre stato un peso, un peso del quale non gli è mai importato nulla.
E l'amore del quale mi sta parlando io non so cosa sia, ed è proprio per questo che non sono riuscito a guardarla in volto.
Perché dirgli che ha ragione significherebbe ammettere che sto ribaltando tutto il mio concetto di vita, e soprattutto che sto diventando qualcuno del quale nessuno avrà più timore.

Perché l'amore di cui mi parla rende deboli persone come me, e io non sono e non sarò mai un debole.
Ed è per questo che voglio che se ne vada subito dalla mia stanza, perché stasera sento crescere dentro di me uno stato d'animo che non ho mai percepito in vita mia.
Delle emozioni che presto o tardi mi porteranno alla distruzione, una distruzione che non posso permettere.
E se resta ancora qui, ai miei piedi, sono sicuro che tutto crollerà, lasciandomi precipitare in quella debolezza che ho evitato per tutta la vita.
Una vita che Kyla ha stravolto in solo poche settimane.

E forse dovrei liberarmi di lei e ritornare a mettere insieme i pezzi del mio mondo malato, per riportare nelle tenebre il temuto falco.
Ma anche se vorrei allontanarmi per sempre da lei, proprio non ci riesco. Perché una parte di me che credevo morta sta lottando con il mio lato malvagio.
Una malvagità che stasera è vulnerabile, ed e per questo che la voglio a distanza. Almeno, solo per stanotte.

Ma la notte s'agita e i pensieri assillano la mente non appena mi da ciò che voglio, la sua assenza.
Un'assenza che affranta il mio cuore che si sbriciola in schegge umide che colano dai miei occhi.
Con la mano raggiungo il mio volto dove i polpastrelli si bagnano di una sostanza che non credevo sarei stato più in grado di produrre.
E perso nel cupo mondo del silenzio mi ritrovo a chiedermi perché sento sul mio corpo le frustate fredde di un sentimento che mi ferisce di solitudine?
Si, perché senza Kyla mi sento solo, perché lei sovrasta la mia anima con il sole che gli brilla dentro, sciogliendo nel mio cuore a poco a poco quel colore di nero che si tinge di vita.
Una vita del quale al momento non so che fare, perché sono in conflitto con me stesso, e non so a quale delle due parti dare ascolto.

La notte dovrebbe portare consigli, ma la luna che è sfumata nel cielo per lasciare spazio al sole che illumina la mia camera, non mi ha portato altro che pensieri discordanti.
Stanotte sono stato ospite di questa poltrona, e penso che lo sarò per altro tempo ancora, perché oggi non ho voglia di fare un cazzo di niente. E soprattutto non voglio incrociare gli occhi di Kyla, e la faccia spaccata di Matvey.
Perché vederli non mi reca altro che sofferenza, una sofferenza che mai avevo provato prima d'ora.
Resto per non so quante ore nel mio isolamento, fino a che qualcuno bussa alla mia porta spezzando l'esilio della mia mente.
Valuto l'opzione di lasciare che i colpi si dissolvano nel vuoto della mia camera, ma quando l'insistenza giunge ai miei timpani do il permesso al mio indesiderato ospite.

«Capo la servitù ti sta aspettando per servire la colazione» Maksim mi avvisa restando sotto la soglia.
Ma non ho alcuna intenzione di uscire da questa camera al momento.

Крокус (Croco)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora