Capitolo 59

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                       ALEKSEJ

Credevo di avere più tempo, credevo di potermi permettere almeno una giornata rilassante prima di armarmi e andare in guerra.
Ma Feliks Plotnivok ha stravolto tutti i miei piani, e ora tutto dovrà scorrere alla velocità della luce.
Con la morte del mostro che ha violentato la mia Kyla, dovrà susseguirsi la fine di tutta la fratellanza perché la scomparsa di un Plotnikov non passerà inosservata nella Bratva.
È proprio quando il polverone si alzerà, e tutti saranno alla scoperta di ciò che è successo a Feliks, il temuto falco colpirà.

Questo è stato il mio piano fin dal principio, solo non volevo che succedesse proprio oggi.
Ma ormai Feliks era divenuto un pericolo che non riuscivo più a tenere sotto controllo, e non ho avuto altra scelta che condurlo verso la fine della sua vita.
Anche se non avrei mai voluto che Kyla assistesse alla crudeltà che riesco ad instillare a un essere umano quando abusa e ferisce ciò a cui tengo.
I suoi occhi colmi di spavento mi tormenteranno per il resto della mia esistenza, e prego che il suo cuore non si renda conto che in realtà il mostro che vive dentro di me non verrà mai distrutto del tutto.
Perché sento che il male ancora ha potere sulla mia vita, e vorrei solo cancellare ogni traccia d'iniquità che mi marchia l'animo, ma non riesco a non provare soddisfazione per i martiri che donerò a Feliks.
L'unica cosa di cui ho timore è perdere il mio amorevole Крокус (Croco) a causa delle mie azioni spietate.
Ma quale altra scelta ho? Nessuna.
Perché trucidare l'organizzazione è l'unica soluzione che mi resta.

Le torture dell'ignominiosa bestia sono appena iniziate, e quando mi sono allontanato per prendere una boccata d'aria da quel seminterrato putrido, non avrei mai immaginato di potermi ritrovare di fronte a delle azioni che ho impedito si compiessero solo per un soffio.
E non so perché dopo avermi implorato di non ucciderlo, proprio lei ha cercato di strappargli il cuore dal petto.

Ma qualunque sia stata la ragione per il quale voleva smorzargli il respiro, non potevo permettere che ricadesse in un gesto che avrebbe sicuramente sfracellato il suo animo buono.
Kyla è la mia luce, lei è pura, è libera dall'infezione che scorre nelle mie vene.
E ho bisogno che preservi la sua incorruttibilità perché solo grazie a lei potrò varcare una volta per tutte la soglia che mi condurrà verso il bene assoluto.

E per questo che ho dovuto incatenarla nella sua camera, perché il mio piccolo Крокус (Croco) è pervicace, e non si sarebbe arresa finché non avrebbe ucciso Feliks.
E non appena l'ho messa al sicuro da se stessa, mi sono avviato verso l'uomo a quale voglio donare un calvario che mi pregherà di mettere fine il prima possibile.

Il fetido seminterrato accoglie la mia inquietante presenza, e lo scalpito del suo cuore tuona come un fulmine nei miei timpani.
E anche se Feliks cerca di mantenere la calma, leggo chiaramente sul suo volto il panico di certezza che dopo oggi la sua anima si dannerà per l'eternità nelle fiamme carbonizzanti dell'inferno che gestisce l'angelo delle tenebre.

«Hai messo la tua cagna accuccia Sokolov?» Il ghigno da iena non fa altro che infervorare il cervello che escogita le peggiori torture.

Flemmatico giungo verso gli attrezzi letali e scelgo una corona fatta di ferro con delle viti che trapasseranno la sua testa malata. Questo sarà niente a confronto alle passioni che inflissero a Cristo.
Controllando l'impulso sanguinoso avanzo in sua direzione, e quando cerco di mettergli la corona fatta apposta per un misero Re, protesta muovendo il capo in modo convulso.

«Eрзание не поможет, только продлит страдания (agitarti non servirà a nulla, solo a prolungare la sofferenza)» Percepisco che le pupille impazzite mi stanno quasi per fuoriuscire dalle orbita.
Docile smette di dimenarsi e lascia che lo incoroni di male.

Крокус (Croco)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora