KYLA
Provare a cambiare vita non è sempre facile, e risulta molto più complicato quando sei il capitano di una potente fratellanza che governa la città di Mosca.
Nonostante la gravità dei fatti riesco a comprendere le azioni di Sokolov, uccidere.
Uccidere purtroppo è una verità che non volevo accettare, ma dopotutto Alek ha ragione, per far sì che diventi libero, che tutti diventiamo liberi le colonne portanti della Bratva devono sgretolarsi.
Ma mi chiedo, tutto questo cosa comporterà all'anima di Sokolov?
Per tutta la vita ha vissuto in una crudeltà che ai suoi occhi sembrava giusta, ma ora? Ora so quanto sia difficile ricadere in quegli atti spregevoli.
Perché il colore delle sue iridi è cambiato, le tonalità di emozioni si mischiano in un frastuono di pensieri che assillano la sua mente.
Ma la paura è quella che fustiga maggiormente il suo cervello, percepisco il timore di poter perdere quell'umanità che è venuta fuori nel giro di pochi mesi.
La paura che possa diventare nuovamente il mostro che era tempo, e non riuscire mai a vivere quella normalità che tanto desidera, non è altro che un ceppo arroventato che stringe intorno ai suoi polmoni.
E il fatto che la morte di Feliks sia stata una soddisfazione per il suo animo, non fa altro che accentuare lo spavento di potersi perdere per sempre.Ma dopo tutto non lo biasimo, perché io stessa mi sento appagata nel sapere che Feliks Plotnikov non nuocerà più a nessuno.
E questo non fa di noi delle brutte persone, ma ci rende umani, perché dopo tutto quello che abbiamo passato sfido chiunque a non desiderare la morte di chi ci ha reso delle anime in pena che sono state martoriate da delle belve impure, che non meritavano altro che la morte.
E il mondo senza bestie del genere sarà un posto migliore.
E non dovrei ricadere in questi infami pensieri, ma questa è l'emozione che sento nel mio cuore al momento, e forse sono più simile a Sokolov di quanto immaginassi.E non so se questo sia un bene o un male.
Ma di una cosa sono più che sicura, oggi non lascerò Alek ad affrontare una guerra da solo.
Forse sarò un intralcio per la sua mente che si preoccupa della mia vita, ma non intendo girare le spalle e lasciarlo bruciare nel fuoco di questa vita senza dargli il mio aiuto, anche se minimo.
Partire non è un opzione, ed è meglio che Matvey sia d'accordo perché ho visto che Zoya mi appoggerà in questa decisione.
E due donne arrabbiate contro un uomo non è mai una buona cosa.E mentre Sokolov è impegnato ad organizzare il tutto, vado alla ricerca di Matvey, sicuro di trovarlo in terrazza a fumare la nociva sigaretta di sempre.
«Non intendo partire» Senza rigirarci intorno richiamo la sua attenzione che con una torsione veloce mi rivolge lo sguardo.
«E io non voglio iniziare una guerra» Aspira dal filtro fetente nicotina per poi liberare una nuvola di smog nell'aria.
«Ma Alek non vuole darmi ascolto. E anche se non sono d'accordo sulla sua decisione, concordo nel tenervi lontano da tutto questo» Con un movimento veloce delle dita lascia volare il mozzicone giù, per poi avanzare verso l'entrata per abbandonare questa conversazione.
«Non andrò da nessuna senza Alek» I passi si arrestano a pochi centimetri da me e gli occhi che si assottigliano, mi scrutano intensamente come se stesse cercando delle risposte decodificate sulla mia pelle.
«Allora convincilo ad andarcene subito» Scuoto il capo perché non capisco.
«Non abbiamo bisogno di iniziare una guerra per essere liberi. Possiamo scappare Kyla, ma Alek si è incaponito»
«Ma se la Bratva non crolla come riusciremo ad essere liberi?» Plotnikov e altri membri della fratellanza hanno potere in più parti del mondo e non si arrenderanno finché non avranno la testa di Alek servita su un piatto d'argento, e non capisco come possa funzionare l'idea di Matvey?
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Крокус (Croco)
Storie d'amoreUn viaggio, il desiderio di scoprire le bellezze del mondo si trasforma in un incubo che Kyla non avrebbe mai immaginato potesse capitare a lei. Una realtà sconosciuta e crudele, una vita distrutta, e l'amara consapevolezza che non ritornerà mai più...