KYLA
Oggi la colazione in terrazza è stata la prima colazione che ho gustato a pieni polmoni, perché nell'aria non aleggia più quel cupo orrore che invade tutta la Russia.
Vedevo questa città come un posto senza un'ombra di luce, speranza e amore.
Ovviamente non tutti gli abitanti sono dei mafiosi che uccidono, torturano e vendono donne come fossero pezzi di carne essiccata.
Ma ai miei occhi non c'era più alcuna distinzione, Mosca mi sembrava la città del male puro.
Almeno lo credevo fino a che Sokolov non mi ha aperto il suo cuore; ero certa che la sua anima fosse fatta di una consistenza che prima o poi avrebbe luccicato sul male che impregna i suoi giorni.
Giorni che io voglio fargli vivere nella completa spensieratezza che può possedere un uomo normale, perché prima o poi Sokolov lo sarà, normale.Un giorno desidererà di abbandonare questa vita che gli è stata imposta, un giorno capirà cosa vuol dire: "che il mondo è bello solo se noi lo rendiamo bello".
L'universo è la nostra casa, una casa che ci ha regalato mille bellezze da scoprire e coltivare, ma sta a noi sapere se nutrire questo mondo di bene o male.
Sono le nostre azioni che rendono il mondo un posto magnifico dove vivere, perché se tutti preservassero la loro bontà d'animo non ci sarebbe più odio, guerre, martiri, omicidi e soprattutto donne come me, che soffrono una sorte che le annienta più della morte.
Tutto questo un giorno Sokolov lo capirà, e si ritroverà a voler far diventare il suo mondo di una bellezza che solo lui può.
E quando lo farà io sarò felice di restare al suo fianco per ammirare lo splendore che può donare a un mondo che è inquinato dalla malvagità.Dopo la colazione il vichingo dal cuore tenero mi ha lasciato come ogni giorno nella solitudine di questa casa, promettendomi che sarebbe ritornato prima del solito con una sorpresa che avrei sicuramente apprezzato.
Ma oggi il tempo sembra scorrere più lento di una lumaca, o forse è l'attesa di sapere quello che mi riserverà Sokolov a fermare le lancette dell'orologio.
Lancette che decido di far correre andando a scegliere un altro libro in russo che mi farò leggere non appena finirà quello meraviglioso che abbiamo iniziato ieri sera.Sentirlo leggere mi suscita una strana sensazione di dolcezza e allo stesso tempo un intenso calore che si è estende per tutto il corpo, il suo accento ha un qualcosa che mi seduce in un modo che non avrei mai immaginato.
Un modo che mi lascia il desiderio di volergli scoprire tutta me stessa, donandogli la parte che è stata seviziata troppe volte da uomini crudeli, nonostante senta crescere questo bisogno essenziale di avvicinarmi alla sua pura essenza d'uomo, qualcosa ancora mi blocca.
Ma al momento cerco di non pensarci perché la biblioteca aspetta che gli rubi un altro libro; spalanco la porta e mi avventuro tra l'odore stantio delle pagine ingiallite di alcuni capolavori.Cerco di leggere il russo sulle copertine per vedere quale tra questi possa suscitare il mio interesse, ma la lingua è così difficile da leggere, invece, ascoltarla mi è molto più facile.
Indecisa su quale spremermi le meningi mi metto a pensare, quando una figura al mio fianco mi lascia sobbalzare.«Scusa Kyla non volevo spaventarti» Viro lo sguardo verso il volto di Vanya che non vedo ormai da giorni.
«Ti ho vista entrare e ho pensato di chiederti perché non sei più venuta?» Lo sguardo è serio il che mi lascia intendere che questa sarà una strana conversazione.
«Ho avuto da fare» Distaccata rivolgo nuovamente lo sguardo alla fila di libri.
«E cosa avevi da fare esattamente?» Il sono tono mi sembra rimproverante e non capisco il perché.
«Cose mie» Rivolto le iridi in sua direzione dove il mio sguardo si arcigna e confonde allo stesso tempo.
«Queste cose sarebbero spassartela con il proprietario di questa casa?» Le parole inopportune m'irritano e se non fosse così restia a toccare un uomo che non è Sokolov gli tirerei uno schiaffo.
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Крокус (Croco)
DragosteUn viaggio, il desiderio di scoprire le bellezze del mondo si trasforma in un incubo che Kyla non avrebbe mai immaginato potesse capitare a lei. Una realtà sconosciuta e crudele, una vita distrutta, e l'amara consapevolezza che non ritornerà mai più...