Capitolo 34

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ALEKSEJ

Un bacio che ho agognato per settimane, un bacio per il quale avrei anelato per molto ancora se solo lei avesse voluto.
Un bacio che scuote il mio cuore di silenziosi palpiti.

Ogni parte di me freme sotto alla sua lingua che sembra dubbiosa della passione che mi accende dentro.
Una passione che cade dalle mie mani che scostumate si ritrovano a fare quello che non avrebbero dovuto.
Il mio gesto innocuo ma colpevole per i suoi occhi, hanno allontanato da me l'alito di vita che mi riempiva i polmoni di una fresca sensazione di benessere.
Una sensazione che credevo non avrei più assaggiato in questa serata che invece mi ha donato più di quanto sperassi.
Stasera ero venuto in questa biblioteca con la sola intenzione di passare del tempo in sua compagnia, ma poi smanioso mi sono ritrovato a chiedergli qualcosa che sapevo era restia a darmi.
Ma ho voluto comunque sfidarla ad affrontare il maledetto trauma che tiene imprigionata la sua anima che potrebbe brillare più di quanto non faccia già.
Un'anima che mi sta entrando dentro fondendosi con la mia che vuole tenerla per sempre con sè.
Non avrei mai creduto di poter provare questo incandescente sentimento per una donna, una donna che voglio sia la mia Regina.

Un tempo che ormai mi sembra lontano decenni volevo sposare Vania Plotnikov solo per accaparrarmi il suo potere, ma ora il potere non mi sembra più tanto importante.
L'unica cosa che al momento sento importante è solo Kyla.
Mai avrei immaginato di volere una donna nella mia vita solo perché me ne sto innamorando, o forse lo sono già.

Amore, una parola che per anni credevo fosse solo un illusione della mente, ma ora mi rendo conto che un'illusione non riuscirebbe mai ad attanagliarmi lo stomaco se la vedo piangere, non mi lascerebbe battere il cuore all'inverosimile quando mi sorride, non mi lascerebbe scottare la pelle se solo le sue dita mi sfiorano e non mi lascerebbe dentro questo strano desiderio di respirare la vita a pieni polmoni, guardando la luce del giorno sotto un'altra prospettiva, una prospettiva che odora di felicità.
Una felicità che non credevo potessero percepire uomini come me; Kyla ha capovolto tutto quello in cui credevo, o forse quello in cui mio padre ha sempre voluto che credessi.

Non so dove mi porterà l'inizio di questa storia che mi ha aperto la porta verso nuovi orizzonti, orizzonti che sono sicuro di voler scoprire insieme a lei.
Lei che continua a baciarmi trasportandomi in un universo del tutto sconosciuto, ma anche se volo verso una meta a me ignota, non ho paura di precipitare nel vuoto perché percepisco che il mio piccolo Крокус (Croco) non mi permetterà mai di schiantarmi al suolo.

Siamo fronte contro fronte dove gli ansimi si mescolano in un unico respiro di vita.
Mi ha donato l'anima in un bacio che avrei voluto non finisse mai, mi sono abbandonato nel suo avvolgente amore che mi lega a lei con qualcosa che è ormai indissolubile.
Ha rapito la mia anima in un vortice di passione che desidero duri per tutta la notte, non voglio che scivoli via dalle mie mani.
Ho un bisogno essenziale di averla accanto per tutta la notte, un bisogno che spero sia disposta ad accettare.

«Come ti senti piccolo Крокус (Croco)?» Fisso i suoi occhi che sono ancora sigillati mentre i denti tirano nella bocca il labbro inferiore per risucchiare la mia saliva che ancora gli bagna le labbra.

«Io...» Sembra che valuti le parole giuste da dire, o forse non sa come dirmi che è stato disgustoso baciare un uomo come me.
Mi ritrovo ad essere colpito da un fremito che mi lascia tremare le mani che ancora accoppano il suo viso, temo la sua risposta e gli occhi che si spalancano di colpo mi lasciano intendere che forse ha percepito la mia apprensione.

«Credevo che non sarei mai più riuscita a provare queste indescrivibili sensazioni» L'osservo cercando di capire se sia un bene o un male? Non sono bravo in queste cose e ho bisogno che sia più precisa.

Крокус (Croco)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora