1) Distruzione

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Quanto dolore può superare l’amore?
Quante difficoltà possono scavalcare due persone che si amano incondizionatamente e vedono ogni progetto sgretolarsi davanti ai propri occhi?

Manuel e Simone, sposati ormai da quattro anni dopo dieci di fidanzamento e circa tre d’amicizia, hanno vissuto per tutta la vita convinti che niente avrebbe potuto distruggerli.
Crescere insieme, sbagliare insieme, allontanarsi per dei periodi brevi a causa di litigi, incomprensioni e gelosie, arrivare a trentadue e trentatré anni ancora innamorati persi; tutto aveva portato a quel matrimonio di quattro anni prima, a cui avrebbero dovuto seguire momenti felici. Sono arrivati, quei momenti, ma insieme a loro anche molte difficoltà.

Il desiderio e il bisogno viscerale di diventare genitori li sta consumando lentamente, e Manuel sembra l’unico dei due ad esserne consapevole appieno.
Tutto ruota attorno al sogno di quel figlio, all’adozione, alle mille pratiche, ai fallimenti continui dopo speranze vane.
Mille di Questa volta ce la faremo, diventati poi una mera illusione.
Era sembrato, per tutto questo tempo, che tutte le altre coppie in attesa fossero migliori: più capaci, con i requisiti perfetti, con la situazione economica impeccabile; eppure Simone è sempre stato convinto del fatto che nessuno sarebbe stato in grado di dare più amore a un bambino di quanto potrebbero fare loro. Una sua-forse stupida- convinzione, che però gli ha fatto perdere tutta la lucidità di cui è sempre stato in possesso.

Oggi, però, il suo umore è diverso da quello delle ultime settimane. Oggi è in grado di crederci un po’ di più, ad un lieto fine, e sente il bisogno di baciare suo marito, di abbracciarlo, di chiedergli scusa per tutto quel nervosismo che ha buttato fuori e riversato sulla loro relazione nell’ultimo periodo; per questo rientra in casa quasi correndo, rendendosi però conto del fatto che Manuel non è ancora tornato.
Una cosa insolita, perché Manuel finisce di lavorare sempre mezz’ora prima di lui e lo anticipa con il rientro a casa ogni giorno, tranne quando lo avvisa di fare ritardo per un qualsiasi motivo.

Le chiavi nella serratura le sente poco dopo, circa dieci minuti, e prende un grosso respiro prima di alzarsi dal divano e girarsi verso l’ingresso con un sorriso sulle labbra.
Un sorriso che si spegne subito nell’esatto momento in cui realizza ciò che ha davanti: Manuel fissa un punto a terra, con gli occhi gonfi evidentemente da un pianto, e si trascina dentro casa poggiando distrattamente le chiavi nel piattino posizionato all’ingresso.

“Che è successo?” si avvicina preoccupato, con la testa piegata un po’ di lato e verso il basso per riuscire a incrociare i suoi occhi.

Ipotizza milioni di cose, perfino un licenziamento in tronco a lavoro, e sente il bisogno naturale di abbracciarlo, di prenderlo e ricordargli che, qualsiasi cosa sia successa, la risolveranno insieme come hanno sempre fatto in tutti questi anni.

Sono abituati agli imprevisti, alla vita che può riservarti sorprese negative in qualsiasi momento, ma insieme ce l’hanno sempre fatta; insieme sono riusciti a portare avanti quell’amore così forte e immenso, da non riuscire mai a dare il potere reale a un fallimento di prendere il controllo su di loro.
“Mi dispiace.” è un sussurro pieno di singhiozzi, quello di Manuel; è crollato, ha iniziato a piangere come un bambino, agitato, perso. Il suo petto sobbalza per quanto stia respirando male.

“Manu, ma per cosa? Calmati… stai tranquillo. Che è successo?” adesso si stacca da quell’abbraccio, lo guarda mantenendo una minima distanza ma anche un contatto con lui: una mano sulla sua spalla e una sul suo viso.

Manuel cerca e trova quel coraggio che gli permette di guardarlo a sua volta; entrare in contatto con quegli occhi pieni d’amore lo distrugge, lo fa crollare -se possibile- ancora di più. All’indietro, con le spalle sulla porta su cui si lascia scivolare lentamente fino a sedersi a terra in modo scomposto e con le mani tra i capelli che stringe, quasi si strappa via.

No Hero [Simuel] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora