“Dov’è il mio scricciolo preferito?”
Manuel ha appena aperto la porta di casa, dopo essere tornato da lavoro, con due buste in mano e il sorriso sul volto che non era così grande da troppo tempo.
Il giorno prima, su quel divano, non era accaduto niente di ciò che avrebbe desiderato con tutte le viscere, ma sicuramente era accaduto già tanto, quello che desiderava ugualmente. Quell’abbraccio era bastato affinché tornasse a sorridere così.“Papo!” Irene quasi grida, correndo verso di lui seguita da Simone che non aveva fatto domande a Manuel sul perché sarebbe tornato più tardi del solito. Gli aveva solo mandato un messaggio e gli aveva risposto che intanto faceva fare doccia e capelli ad Irene.
“Ma quanto sei profumata?”
“Papà mi ha lavato i capelli con un nuovo shampoo!”
“E si sente! Sei bellissima e profumatissima!”
“Cos’hai comprato?”Lo sapeva, che si sarebbe subito distratta con quelle buste.
Lancia un’occhiata a Simone, che è già con le braccia conserte e lo sguardo accusatorio perché ha capito cosa c’è in una delle due buste.“Allora… questo qui è per te” ne lascia una tra le mani di Irene, che quasi ci infila dentro la testa dall’emozione.
“E questo è per te”
“Manuel.” Lo rimprovera anche solo con il tono, ma niente in questo momento potrebbe spegnere l’entusiasmo di quel padre e marito che vuole recuperare due mesi in cui ha sentito di averli trascurati a causa del lavoro.“Sìììììì! È bellissimo!” Irene grida, guardando un pigiamino invernale con sopra decine di panda. Ridono, vedendola così felice per un semplice pigiama.
“Ti piace?”
“È bellissimo, super bello! Grazie! Posso metterlo stanotte?”
“No amore, domani. Così adesso lo laviamo e poi domani sera lo indossi”Non è proprio convinta di quello che ha appena sentito, ma se lo fa andare bene ugualmente, portando l’attenzione sul regalo di Simone.
“A te cosa ha regalato papo?”
“A me ha regalato una cosa che non doveva regalare. A proposito, come hai fatto a sapere quali fossero?”
“Vuoi che ti dica davvero i segreti del mestiere?”
“Quale mestiere, papo? Cos’è?”Irene alterna lo sguardo tra i due, facendoli anche ridere.
“I segreti per essere un marito almeno un po’ bravo” le dice, piegandosi a carponi alla sua altezza. Lei non ha la minima idea di cosa stia dicendo, ma sorride ugualmente. Manuel guarda Simone, dopo quella frase, e vorrebbe dirgli ancora che lo ama, esattamente come ieri. Vorrebbe urlargli che un paio di scarpe sono niente, davanti al suo errore, ma che vorrebbe regalargli l’intero mondo.
“Ma tu sei il più bravo del mondo, papà!”
“Mh… insomma. Tu dici?”
“Sì, vero papo?” cerca consenso in Simone, che le sorride intenerito da quella domanda.“Diciamo che papà ha fatto qualche marachella, un po’ come le fai tu ogni tanto… però sì, è il più bravo del mondo”
Non riesce a guardarlo in faccia, adesso, e si concentra sul pacco da scartare.“Grazie, sei pazzo…”
“Ma sono brutte, papà!” Irene guarda quel paio di scarpe schifata, e Manuel scoppia a ridere perché è totalmente d’accordo con lei.“Ma non è vero, Ire! Sono bellissime”
“No, papà. Sono strane. A te piacciono?”
“E certo, le volevo”
“Ok… a me non piacciono tanto”“Con quello che me so costate…”
Simone lo guarda male, fingendo, così come Manuel finge che per lui sia stato un peso spendere quei soldi.“Va be, ho capito. Stasera sai che facciamo amore?” si rivolge a Irene, Simone, la quale non ne ha la minima idea di ciò che faranno. “Cosa, papo?”
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No Hero [Simuel]
FanfictionUn matrimonio messo a dura prova da un errore che sembra insormontabile. Ogni giorno, pezzetto dopo pezzetto, Simone e Manuel dovranno cercare di rimettere in piedi tutto quanto.