Manuel avrebbe voluto tantissimo seguire alla lettera quella richiesta che lui stesso ha fatto a Simone, quella di fare l’amore tutta la notte, di recuperare tutti i mesi che sono stati distanti fisicamente fingendo di stare bene.
E Simone sa che l’avrebbe voluto con tutto se stesso, ma adesso sorride vedendolo distrutto e verso una fase di sonno e rilassamento che gli fa capire che no, non ci sarà una sessione di sesso notturna.
“Facciamo l’amore tutta la notte…” imita la sua voce, avvicinandosi e guardandolo steso accanto a lui, con gli occhi semi chiusi e un sorriso che adesso compare sul volto di Manuel.
“Sono fuori allenamento, adesso ho bisogno di altri mesi per riprendermi”
“Lo sapevo, che c’avevo il marito rotto. Dici, prometti… e poi ecco qua, un vecchio” si stende sopra di lui, senza alcun intento che non sia dolce, per baciargli il viso e soprattutto gli occhi.Baci piccoli sulle palpebre chiuse di Manuel, che non smette mai di sorridere e di accarezzargli la schiena per tutto il tempo.
“Ti prendo una maglia? Senti freddo?”
Si libera di ogni cosa, Simone. Di ogni accortezza che ha sempre avuto, di ogni gesto dolce, di tutto ciò che aveva tenuto da parte negli ultimi mesi.
Perché lui è stato sempre e solo questo: innamorato e apprensivo, attento, sempre pronto ad assicurarsi che Manuel stesse bene. Come adesso, che suo marito sta crollando nel sonno e lui vorrebbe evitare che possa sentire freddo durante la notte.“Sei resti così non sento freddo” vorrebbe tenerlo addosso tutto il tempo, con la pressione e il calore del suo corpo.
“Non posso restare così. Aspetta”Scende dal letto, vestendosi velocemente, e prende una maglia in più da poggiare sul comodino di Manuel prima di infilarsi nuovamente sotto le coperte.
“Se poi senti freddo, c’è la maglia sul comodino”
Manuel sorride e basta, non riesce nemmeno più a tenere gli occhi aperti. L’unica cosa che riesce a fare è cercare la mano di Simone dietro di lui, un po’ a tentoni, per poi tirarlo verso di sé per farsi abbracciare.Simone lo fa, l’avrebbe fatto anche senza quel gesto; si stringe a lui, circondandolo con un braccio e portando il suo viso tra i capelli di Manuel che hanno lo stesso profumo da diciassette anni.
Sorride al solo pensiero, lo stringe ancora più forte, e con il braccio libero arriva sopra la testa dell’altro. Non ha sonno, non riesce a dormire, e le sue dita leggere tra i ricci di Manuel sono una valida alternativa al restare a guardare il soffitto.Gioca con i suoi capelli, alternando quei gesti a piccoli baci sul collo.
Se la ricordava esattamente così, quella sensazione in grado di farlo sentire davvero felice, ancora con la morsa allo stomaco dopo quattordici anni di relazione.Anche il mattino successivo non riesce a nascondere tutta la necessità che aveva di ripristinare tutto nel loro rapporto; si era messo in testa che avrebbe dovuto, almeno per un po’, approfittare di un Manuel servizievole e sentirsi così perfettamente il centro del suo mondo.
Poi gli è bastato farci l’amore, guardarlo e rendersi conto del fatto che non avrebbe mai potuto trarre beneficio da una cosa del genere. Tutta la quotidianità interrotta era già stata tanta, niente avrebbe evitato in qualche modo che si alzasse, adesso, e andasse a preparare lui il caffè come ha sempre fatto ogni mattina da quando hanno iniziato a vivere insieme.
A Simone non è mai pesato, si è sempre svegliato prima di lui ed è sempre dovuto uscire prima di lui di casa per arrivare in tempo a lavoro. Così ogni giorno, tolte rare eccezioni, lui si svegliava, si preparava, gli faceva il caffè e poi lo andava a svegliare sedendosi sul suo lato di letto, già vestito e pronto per combattere contro un bambino che non ne voleva sapere di svegliarsi.
STAI LEGGENDO
No Hero [Simuel]
FanfictionUn matrimonio messo a dura prova da un errore che sembra insormontabile. Ogni giorno, pezzetto dopo pezzetto, Simone e Manuel dovranno cercare di rimettere in piedi tutto quanto.