CAPITOLO 32

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POV HEEJUN

A quelle parole il mio corpo ebbe uno spasmo, non potevo più rimanere li con lui, ne ero profondamente attratta, quella consapevolezza mi destabilizzava, non dovevo provare quel tipo di sentimenti per quello stronzo patologico.

Con una mossa, che non mi apparteneva, riuscii a togliermi dalle sue grinfie e scappai letteralmente verso le scale diretta in camera mia, mi rilassai solo quando le mie spalle toccarono la porta della mia stanza, accuratamente chiusa a chiave.

Quel sentimento di pace durò pocchissimo, sentii distintamente dei passi fermarsi al di fuori della porta, e la voce di Niki mi scosse nel profondo, come se fosse di fronte a me e a dividerci non ci fosse nulla.

<< Non seguo la religione e tu lo sai, ma mi inginocchierei davanti a te in questo momento e fidati che sarebbe una di quelle esperienze così esaltanti che non vorresti più nessuna faccia tra le tue gambe se non la mia.>>

Per poco non mi affogai con la mia stessa saliva, si ricordava della mia infelice uscita, non ci potevo credere.

<<Lo so che mi stai ascoltando, e non necessito di una risposta, la mia è una promessa.>>

Sentii i passi allontanarsi, avevo bisogno di una doccia ghiacciata, immediatamente.

Non ero pronta per quelle parole, cercavo di dare un senso a quel comportamento, perchè si comportava in quel modo e poi mi trattava da schifo? Che lui fosse uno stronzo era assodato, forse era il suo modo di conquistare le ragazze.

Mi alzai di scatto dal pavimento e mi diressi a passo spedito verso il bagno, mi spogliai velocemente e mi buttai sotto la doccia, non mi doveva dar fastidio il pensiero che si comportasse così con tutte, non mi dovevo illudere di essere speciale, perchè novità: non lo ero.

Eviedentemente aveva un debole per le conquiste difficili e io con il mio carattere gli avevo appena servito la caccia perfetta.

Mi lavai anche i capelli, quando finalmente uscii dalla doccia mi resi conto che l'ambiente era denso di un sottile strato di nebbiolina, evidentemente la temperatura dell'acqua era troppo alta, mi diressi verso lo specchio e passai sopra lo specchio il braccio coperto dall'accappatoio, vidi la mia immagine riflessa, le mie guancie erano leggermente arrossate, tirai un respiro profondo e mi concentrai sul groviglio di capelli, dovevano essere pettinati ma con tutti quei nodi ci avrei messo un secolo.

Quando finalmente finii di fare tutto erano da poco passate le otto di sera, il mio stomaco brontolò, avevo fame ma il caos che proveniva dal piano di sotto mi fece desistere, la rabbia prese il sopravvento, per colpa di Niki lo stronzo non potevo mangiare, o meglio avrei dovuto aspettare fino alla mezzanotte per poter scendere al piano di sotto per raccimolare qualcosa da mangiare.

Mi buttai sul letto e chiusi gli occhi, da quando davo retta a quello che mi diceva Niki?

Il mio stomaco brontolò per l'ennesima volta, richiusi gli occhi e cercai di evitare di pensare al cibo, forse così sarei riuscita a mitigare la fame, difficile ma non impossibile.

Mi sedetti sul letto e presi il tablet, avevo una serie di k-drama arretrati, forse quello sarebbe stato un buon momento per recuperare qualcosa, un boato al piano di sotto mi fece bloccare, dopo una manciata di secondi la musica fuoriuscì dagli autoparlanti a un volume indecentemente alto, chiusi gli occhi e soffocai una parolaccia, mi allungai e presi le cuffie, cercando si escludere il rumore al di fuori, come se fosse possibile.

Era passata più o meno un ora e mezza, nella quale avevo realmente cercato di seguire quel fottutissimo k-drama, ma la musica e le urla al piano di sotto superavano di gran lunga il volume delle mie cuffie, la parola infastidita non rendeva l'idea di come mi sentissi in quel momento, misi in pausa il video e lanciai le cuffie dall'altro lato del letto.

I Can't Stop|| NI-KIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora