CAPITOLO 30

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POV HEEJUN

Chiusi gli occhi e in barba a qualsiasi cosa mi godetti quel contatto, il suo fiato sul collo mi creò piccoli brividi, tutto il mio corpo era proteso verso Niki.

<< E' arrogante da parte tua pensare di sapere certe cose.>>

La sua voce era sempre più bassa e roca, e che dio mi fulminasse se dicevo che non mi piacesse, non riuscii a rispondere, tutte le mie facoltà mentali si erano annullate, come se avessero spento l'interruttore ed ora a comandare erano le mie sensazioni, che grande fregatura.

<< Se non ti avessi notata, riusciresti a farmi questo?>>

Non feci in tempo a recepire le sue parole, che Niki con uno scatto ben calcolato fece combaciare i nostri bacini, sentii distintamente la sua eccitazione premere contro di me, rimasi sconvolta, non potevo credere che fossi io a fargli quell' effetto.

La testa mi girava, l'alcool cominciava a fare effetto e tutto quel calore non aiutava di certo, Niki non aiutava.

<< Pensi ancora di non poter essere il mio tipo?>>

L'aveva detto in modo aggressivo, come se la mia insinuazione l'avesse ferito nel profondo.

<< Quindi io ti piaccio?>>

Non so da dove mi uscì quella frase, era la seconda volta che aprivo la bocca quando invece avrei dovuto starmene zitta, maledetta me!

Niki non mi rispose, accostò le labbra alla mia guancia e percorse il profilo del mio viso con le labbra, alternava baci a piccoli morsi, strinsi le gambe intorno ai suoi fianchi così tanto che mi feci male.

Il mio corpo prese vita da solo, non ero più in grado di ostacolarlo, quella linea immaginaria che mi ero detta non avrei mai superato era stata appena abbattuta, mossi i miei fianchi in modo da cercare di alleviare il fuoco che mi pulsava dentro, Niki si irrigidì immediatamente, avevo sbagliato qualcosa? Cominciai ad odiare quella domanda.

<< Principessa, non posso credere alle parole che mi stanno per uscire dalla bocca, ma non succederà nulla, sei troppo ubriaca e domani, se mai ti ricorderai qualcosa, te la prenderesti con te stessa, non posso farti questo, non a te.>>

Quelle parole, se fossi stata più sobria, le avrei apprezzate, aggiungendo qualche tassello in più al puzzle che lui era, mi avrebbero dato modo di riflettere, di capire Niki, ma in quel momento le percepii solo come un rifiuto.

Mi divincolai dalla sua presa, lui mi lasciò fare, in quel punto della piscina non toccavo, fantastico.

Prima che potessi andare con la testa sott'acqua Niki mi afferrò sotto le ascelle e mi mantenne a galla, lo stronzo rideva, chissà se dopo una testata avrebbe riso lo stesso.

<< Vorrei far presente a quella testolina bacata che questo non è un rifiuto, perchè fidati, mi sta costando veramente molto non soddisfare la tua richiesta, ma tu non sei come le altre e io posso essere stronzo quanto vuoi ma...>>

Non riuscì a finire di parlare che un rumore lo zittì, qualcuno si era svegliato e trovarci in quella situazione non era proprio da contemplare.

Sentimmo dei passi avvicinarsi alla porta, Niki si girò verso di me, io ero già nel panico.

<< Nanerottola adesso ascoltami attentamente, so che non sarai felice di quello che farò... o forse si.>> Mi guardò con un sorrisetto impertinente << ma non possiamo correre il rischio che chiunque entri da quella porta ti veda, quindi lasciami fare.>>

Annuii leggermente, non avevo la più pallida idea di quali fossero le sue intenzioni , ma non potevo far altro che eseguire quello che lui mi aveva detto.

I Can't Stop|| NI-KIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora