CAPITOLO 39

237 19 18
                                    

POV HEEJUN

Chiusi il libro di matematica e la mia amica Ryujin sobbalzò, forse più che chiudere l'avevo letteralmente sbattuto.

<< Posso sapere cosa ti prende? Sono tre ore che sbatti tutto quello che ti capita a tiro.>>

I miei muscoli si tesero ulteriormente, dire che fossi nervosa era un eufemismo, non avevo voglia di spiegarle nulla, anche perché immaginavo la ramanzina che sarebbe venuta dopo.

<< Non ho nulla, semplicemente stanotte non ho dormito bene, è un periodo complicato.>>

Guardai di sott'occhio la mia amica, dalla sua espressione potevo tranquillamente capire che non se l'era bevuta.

<< Quindi il tuo nervosismo non centra nulla con l'occhio nero di Joonie?>>

Per poco non mi affogai con la saliva, Joonie aveva un occhio nero? Ero stata così presa dagli ultimi eventi da non aver più richiamato il mio amico, avevo ricordi confusi della sera che eravamo usciti insieme, ma comunque questo non giustificava la mia dimenticanza.

Mi alzai di scatto e mi diressi verso la porta, sentii la voce della mia amica che mi richiamava ma non le diedi peso, in quel momento il mio amico doveva trovarsi in palestra, quindi mi diressi verso la scalinata e cominciai a scendere i gradini.

Ero quasi arrivata alla fine quando mi sentii trattenere il polso, non so cosa mi prese ma chiunque mi stava trattenendo a breve avrebbe avuto il setto nasale rotto.

Mi bloccai e nel girarmi caricai il pugno, che colpì come previsto il naso del malcapitato, avevo fretta e chiunque fosse non aveva il diritto di mettermi le mani addosso.

<< Heejun... ma che cazzo!>>

La voce era familiare, solo quando riuscii a mettere a fuoco mi resi conto di aver colpito la faccia di Heeseung, ma che personcina educata che ero.

Mi abbassai e presi il fazzoletto dalla tasca cercando di fermare la fuoriuscita di sangue, ma perché dovevano capitare tutte a me?

<< Questa si che è stata una delle scene più divertenti alle quali io abbia mai assistito.>>

Notai dietro di lui Sunghoon e Jay, mancavano all'appello le gemelle psyco, l'australiano molesto e ovviamente il pezzo di merda per antonomasia.

<< Mi dispiace, sul serio, non immaginavo fossi tu.>>

Lo sguardo di Heeseung era esterrefatto.

<< Quindi vorresti dirmi che tu reagisci sempre così quando ti fermano per parlare?>> si girò a guardare Sunghoon << la prossima volta lo farai tu.>>

Il ragazzo in questione lo guardò come se avessero appena detto qualcosa di sacrilego, incrociò le braccia e alzò un sopracciglio.

<< Non dire scemenze, il mio viso è troppo bello per sanguinare, di te si ricordano solo per il cazzo.>>

Guardai questo scambio di battute e per poco non mi cadde la mascella per terra, la cosa che mi spaventò di più fu che non mi stupivano più certe uscite.

<< Bene, visto che non è successo nulla di grave io andrei.>>

I loro sguardi si puntarono su di me, contemporaneamente, inquietante.

<< Ti pare che il sangue che esce dal mio naso sia qualcosa che si possa classificare come: nulla di grave?>>

Pareva brutto se avessi risposto di si?

<< Non ci chiedi perché ti abbiamo fermata?>>

Jay mi guardava in un modo che mi fece arrossire, era tremendamente serio, alzai gli occhi al cielo e sbuffai.

I Can't Stop|| NI-KIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora