CAPITOLO 15

282 23 50
                                    

POV HEEJUN

Avevo passato tutta la giornata in camera mia, non ero pronta ad affrontare Niki di nuovo, non dopo che avevo visto come mi aveva guardata, il suo sguardo era puro fuoco e promesse di un piacere illimitato, un po' come i giga.

Non avevo messo il naso fuori di casa neanche per pranzare, avevo sentito lo stronzo uscire di casa e quindi avevo la piena consapevolezza di essere sola, decisi che era arrivato quindi il momento di andare a mettere qualcosa nello stomaco prima che cominciassi a dare i numeri.

Guardai l'orologio sul cellulare: erano le 7:30 p.m., non c'era neanche un messaggio da parte di mia madre, questa cosa non era nuova, solitamente quando era in ufficio veniva assorbita, letteralmente, da un casino di compiti facendole perdere anche la cognizione del tempo.

Misi un pantaloncino, giusto per scongiurare qualsiasi situazione molesta che avrebbe messo a dura prova le mie ovaie e terminazioni nervose e mi diressi in cucina, non avevo la più pallida idea di cosa mangiare, infatti come da prassi rimasi ferma a contemplare il frigorifero in attesa che gli alimenti stessi mi suggerissero cosa ingurgitare, cosa che ovviamente non avvenne.

Chiusi indispettita il frigo e mi sedetti su uno sgabello vicino all'isola, presi il cellulare e cominciai a vedere su internet quale ristorante prendere in considerazione per mangiare, il servizio d'asporto andava alla grande a Seoul.

Ero così assorta nel pensare a cercare la pietanza che mi aggradava di più, che sentii troppo tardi il bip della serratura che scattava e un vociare confuso, segno che non potevano essere mia madre e Roku.

<< Jungwon seriamente sei un idiota.>>

Alzai un sopracciglio, chi cazzo era adesso Jungwon?

<< Te lo consento solo perchè sei più grande di me, altrimenti ti avrei già preso a calci nel culo.>>

Questo ragazzo aveva la mia stessa delicatezza.

<< Ti sei dimenticato qualcosa, non ti pare?>>

Lo sbuffo sonoro mi fece sorridere, essere quello piccolo in Korea era sinonimo di rottura abnorme di palle.

<< Sunghoon-hyung, ora sei contento Park-fesso? HYUNG ovviamente.>>

Sunghoon? Esattamente questa gente chi cazzo era?

Non mi mossi di un millimetro, quando sentii la voce dello stronzo.

<< Non fate troppo casino, altrimenti la pazza psicopatica potrebbe dare i numeri.>>

Che esimia testa di cazzo, la pazza psicopatica ero io? Mi guardai intorno cercando qualcosa da potergli lanciare contro, infondo era questione di minuti prima che la sua faccia da culo varcasse la soglia della cucina.

E in effetti non avevo sbagliato, quando si accorse di me inchiodò sull'uscio, e mi fissò con aria di sfida, dietro di lui notai altri sei ragazzi, tutti alti, tutti fastidiosamente belli, cosa cazzo avevano, una specie di club? Tipo: se non sei figo no party?

<< Tu dovresti essere Heejun, giusto?>>

A parlare era stato un ragazzo alto quasi quanto lo stronzo, perchè si, l'avevo soprannominato cosi, capelli mossi neri, naso leggermente all'insù.

<< E invece tu sei?>>

Non avrei mai confermato chi io fossi, non prima che lui non dicesse il suo, di nome.

<< Giusto, io sono Heeseung, ma tu puoi chiamarmi come vuoi.>>

Ci stava per caso provando?

I Can't Stop|| NI-KIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora