CAPITOLO 21

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POV HEEJUN

Rimasi sbigottita: cosa cazzo aveva appena fatto?

Mi alzai, quando il campanello suonò un altra volta, e aprì di nuovo Niki lo stronzo, che non aveva mosso un passo dalla porta.

<< Sono più che certo che qui abita Heejun, difficile che tu non la conosca.>>

Joonie aveva parlato con autorevolezza, era lo stesso tono che usava con i ragazzini del primo anno per farsi offrire le merendine alle macchinette, inventandosi chissà quale colpa per quelle povere anime.

<< Sono più che certo che tu non debba parlare con così tanta sicurezza.>>

E nel dirlo notai che stava di nuovo per sbattere la porta in faccia a Joonie, ma non riuscì nel suo intento perchè il mio amico mise il piede in modo da bloccare la porta prima che si chiudesse.

<< Amico, andiamo... è una ragazza non molto alta, capelli scuri lunghi, faccia da angioletto e lingua biforcuta, impossibile che tu non l'abbia notata.>>

Ma che personcina educata, stava parlando con il mio inferno personale e per giunta mi stava insultando, come se la sua vita non fosse già appesa ad un filo.

<< Punto primo: io e te non siamo amici, per quel che mi riguarda sei solo una sacca ambulante di sangue...>>

Decisi che era il caso di intervenire, ero più che consapevole che il resto della frase sarebbe risultato ancora meno piacevole.

<< Joonie?>>

E' la medaglia d'oro per recitazione improvvisata va a?! Me, ovviamente.

<< Jagi-a, finalmente.>>

Nel dirlo, con non so quale forza, spalancò la porta e diede una spallata a Niki, il quale colto di sorpresa fece due passi indietro, e mi corse incontro stritolandomi in un abbraccio.

Guardai lo stronzo, che guardò Joonie prima con una faccia ebete, la quale durò meno di un battito di ciglia, per sostituirla con una faccia da: ti fulmino, e non solo con lo sguardo. Benissimo!

Joonie adorava il contatto fisico, infatti io e Ryujin li avevamo affibbiato il soprannome di orsacchiotto coccoloso, non era strano che quando eravamo vicini mi stringeva la mano, oppure mi abbracciava o mi guardava con uno sguardo carico d'affetto, molte persone quando eravamo in giro ci scambiavano per una coppia, e non si poteva di certo dargli torto!

<< Alla fine sei arrivato, mai una volta che tu riesca ad essere puntuale.>>

Ero ancora avvolta dalle sue braccia, i nostri corpi erano praticamente appiccicati, ma non era una situazione che mi metteva a disagio, anzi.

Lo sentii allontanarmi leggermente, senza però sciogliere l'abbraccio.

<< Sarei arrivato anche qualche secondo prima, ma lo stoccafisso che mi ha aperto la porta mi ha fatto perdere tempo.>>

Per poco non mi affogai con la saliva, come l'aveva chiamato? Cercai di contenere la risata, perchè andiamo, era una battuta veramente esilarante, e portai lo sguardo sullo stoccafisso, dire che fosse nervoso non rendeva l'idea, aveva assottigliato lo sguardo e ci stava incenerendo, forse il soprannome che gentilmente gli aveva dato Joonie non era di suo gradimento.

<< A tal proposito, Joonie lui è Niki...>>

Sciolsi l'abbraccio e feci girare il mio amico nella direzione dello stronzo, in fondo ero pur sempre una ragazza educata.

<< Niki lui è Joonie.>>

Vidi Joonie fare un mezzo inchino nella direzione dello stronzo.

I Can't Stop|| NI-KIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora