Shawn pov's
Aprii gli occhi. Non ero nel campo da calcio, ma in un letto di ospedale. Non sentivo nulla, solo un grande senso di angoscia. Mi voltai e vidi Mr. Travis alla mia destra: "Allora,come ti senti?". "Che cos'è successo?". "Non ricordi? Alla metà del secondo tempo sei svenuto e ti abbiamo portato qui". "No...l'ultima cosa che ricordo è il calcio di inizio della partita di allenamento... per quanto tempo sono stato privo di sensi?". "All'incirca 6 ore, i medici dicono che probabilmente è stato un calo di pressione dovuto al troppo stress. Ora riposati, farò sapere ai tuoi compagni di squadra che stai bene". Lo guardai uscire dalla porta e poi mi voltai verso la finestra: il cielo era tempestato dei colori sgargianti e caldi del tramonto che illuminava il campo da calcio e lo faceva apparire dorato. Mentre ammiravo quel magnifico scenario, solo per un attimo, mi apparse un immagine davanti agli occhi: Aiden immobilizzato da entrambi le mani e i piedi. Di fronte a lui vi era una figura maschile: non vidi bene il suo volto, ma scorsi un cicatrice dalla parte destra. «Che cos'è stato? Perché quella visione? Forse è un'illusione...» Non era un'illusione. Era reale, ma lo capii soltanto tempo dopo. Non facevo altro che pensare: «Forza Shawn... Concentrati. Cerca di ricordare. Che cosa hai fatto dopo aver rubato il pallone al giocatore degli Heart of the Jugle?» Nonostante i miei sforzi, non ricordai nulla. Sentii bussare alla porta: "È permesso?" "Certo Silvia, entra pure". "Ehy Shawn!" "Capitano, ci sei anche tu". Mark annuì. "Allora Shawn , come stai?". "Adesso sto bene, grazie". "Sei stato formidabile alla partita di oggi". "Già, hai fatto dei goal fantastici!" "Cosa...Ho segnato?!" "Si, perché, non ricordi?" "No. Solo i primi 10 minuti della partita, nient'altro. Cos'è successo?". "Beh, dopo aver rubato la palla sei partito in attacco, hai dribblato tre giocatori e poi... Poi...mmh...". "Hai tirato da centrocampo ed é andata in rete. Era un tiro velocissimo, hai letteralmente spazzato via i giocatori della squadra avversaria!". "Davvero?" "Si. Quando hai imparato quella tecnica?" "In verità io non...". Proprio quando stavo per rispondere la porta si aprì ed entrò un'infermiera: "L'orario delle visite è finito. Mi dispiace ragazzi dovete lasciare la stanza". "Si, ce ne andiamo subito". "Ciao ragazzi, grazie di essere venuti a farmi visita". "Figurati, è stato un piacere" "E poi anche gli altri erano ansiosi di sapere come stavi". "Beh, noi dobbiamo andare. A domani, Shawn". "Si, a domani".
Rivedere i miei compagni mi fece dimenticare tutte le tensioni e le preoccupazioni che mi avevano tormentato fino a quel momento, ma il senso di angoscia persisteva. «Perché mi sento così...»Aiden pov's
"A quanto pare il corpo di Shawn non è ancora pronto a sostenere tutto questo potere... -Dark mi osservò per qualche secondo e la sua energia iniziò a ritirarsi arrivando fino ai polsi e le caviglie - non posso aspettare... Devo procedere con la fase 2. Peccato, pensavo di avere più tempo...".
Tolse la mano dalla mia testa e lentamente iniziò ad allontanarsi. Io, dolorante e quasi completamente privo di forze, gli chiesi con un fil di voce: "Aspetta... Che cos'è la fase 2?" "E perché mai lo vorresti sapere". "È la mia mente, il corpo di mio fratello... Ho il diritto di sapere che cosa ci succederà". "Non hai tutti i torti... Comunque non ti dovresti preoccupare, la fase 2 farà più male a Shawn che a te". "Perché... cosa hai intenzione di fargli?". "Mettiamola su questo piano ... - si avvicinò a me e alzò la mia testa con la mano; il mio viso si rifletteva sui suoi occhiali neri - "Se in queste condizioni il corpo di Shawn non è in grado di contenere a pieno il tuo potere, dovremmo far in modo che lo sia in tempi brevi". "In che senso? Spiegati meglio!" "In un allenamento speciale il corpo viene spinto entro e non oltre il limite per tempi prolungati. Quello che ho in mente per Shawn lo porterà ben oltre il limite in tempi miseri in confronto". "Cosa ti fa pensare che accetterà?" "Nulla... ma lo faràse servirà a proteggere le persone che ama". -Un risolino. <Devo avvertire Shawn, ma come... SI! CI SONO! Forse Dark non lo sa, ma io e Shawn siamo sempre stati uniti da un legame, un legame così forte che il neanche la morte è riuscita a spezzare: provavamo le stesse sensazioni, quando uno dei due era nei guai l'altro lo percepiva e correva subito ad aiutarlo. Nel momento in cui ci siamo uniti, il legame è diventato ancora più intenso rendendoci capaci di vedere anche le stesse cose solo per pochi attimi. Posso provare a sfruttare questo legame per avvertire Shawn...> Cercai di raccogliere le poche forze rimaste per avvertire Shawn senza che Dark se ne accorgesse: i miei sentimenti, i miei occhi... Dark scomparve e con lui anche le mie ultime forze.
Commenti dell'autrice
Bene, eccoci tornati con un nuovo capitolo! Per prima cosa volevo ringraziarvi per le 111 visualizzazioni, i 5 voti e i 3 commenti raggiunti in soli 4 giorni (per me valgono moltissimo anche perché non me ne aspettavo più di 30 XD, grazie di tutto ;-) ) Ora passiamo con il commento del capitolo. Shawn si sveglia in ospedale e non ricorda niente di quello che è successo ore prima. Sa solo che stava giocando una partita di allenamento e aveva rubato il pallone a un calciatore degli "Hearts of the Jungle" dopo 10 minuti dal calcio d'inizio. Gli vengono a far visita Mark e Silvia che gli raccontano l'andamento della partita e a quanto pare Shawn a segnato con un nuova micidiale tecnica!! Nel frattempo Aiden è alle prese con Dark e cerca di avvertire il fratello del pericolo che incombe su di lui.
Dark avrà detto tutto sulla fase 2? Come farà Dark a convincere Shawn a sottoporsi a tale fase? Che tipo di allenamento ha in mente? Aiden riuscirà a liberarsi dal suo dominio?
Per chi deciderà di seguirmi, arrivederci al prossimo capitolo!!!
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Inazuma eleven: Il ritorno di Aiden
FanfictionIl FFI è giunto al termine e i nuovi campioni mondiali stanno tornando a casa dalle loro famiglie, almeno chi ha una famiglia. Shawn Frost non ha nessuno, solo la sua scuola e i suo compagni di squadra... La valaga gli ha portato via tutto: suo pa...