22 maggio 2023
•Milano - Italia -Mi svegliai con un forte mal di testa , come ogni mattina del resto .
Mi guardai intorno e constatai che Riccardo stava ancora dormendo, gli diedi un veloce bacio sulla guancia sperando che qualcosa sarebbe cambiato , mi alzai e andai verso la cucina per preparare il mio solito caffè mattutino, presi il telefono e aspettai che la macchinata salisse nel mentre mandai il buongiorno a mia madre e aprì Istagram scorrendo un po' le storie degli altri.
In quel momento Riccardo si alzò dal letto e venne in cucina .
Casa nostra non era troppo grande ,era composta da sei stanze : salotto , cucina , camera da letto, bagno e un piccolo studio .
"Buongiorno" disse con voce assonnata
"Giorno" gli risposi continuando a guardare il mio cellulare.
" Hai saputo l'ultima?" Gli chiesi alzandomi e spegnendo il caffè sul fuoco
"Cosa?" Disse lui sedendosi e prendendo il pacchetto di sigarette, eccoci , non è cambiato un cazzo .
" Mengoni a pubblicato un nuovo album" versai io caffè in due tazzine e gli diedi una delle due
"E allora? Come si chiama sto Album, fammi sentire ya" rispose accendendosi la sigaretta, io sospirai
"MATERIA ( PELLE)" lui rise
" Ok? Cosa cambia da MATERIA ( TERRA) " io mi sedetti
"bho non l'ho ancora ascoltato , so solo che la prima canzone ha già molte visualizzazioni" lui butto fuori il fumo dalla bocca
"Quale sarebbe questa Prima canzone?"
" Si chiama... Due vite "
Lui allungò la mano verso di me
" Da qua" disse , io gli passai il mio telefono e lui lesse il testo della canzone ad alta voce"Siamo i soli svegli in tutto l'universo
E non conosco ancora bene il tuo deserto
Forse è in un posto del mio cuore dove il sole è sempre spento
Dove a volte ti perdo, ma se voglio ti prendo
Siamo fermi in un tempo così, che solleva le strade
Con il cielo ad un passo da qui, siamo i mostri e le fate
Dovrei telefonarti, dirti le cose che sento
Ma ho finito le scuse e non ho più difese..."Non la lesse nemmeno tutta che gettò il telefono sul tavolo e sbuffò
" Che cazzo è? Fa schifo" disse.
Io rimasi in silenzio con gli occhi puntati sul telefono , no non faceva schifo.
" Già" sapevo di non dover mai contraddire Riccardo e infatti mentì
"Più tardi l'ascolto " dissi bevendo il mio caffè
" Mh" Riccardo presente un contenitore dalla tasca del giubbotto che la sera prima aveva appoggiato sul tavolo
" Ricca... No " gli dissi , non ti nuovo , non avrebbe aspirato quella roba in cucina , non dove mangiamo
" Fatti i cazzi tuoi" rispose , iniziando a mettere la polverina bianca sul tavolo
" No che non mi faccio i cazzi miei , qui ci mangiamo" mi alzai di scatto , non poteva farlo
" E quindi? Non rompere il cazzo , ieri non facevi tutte queste polemiche" aspirò un po'di polverina e sorrise contento
"Forse perché oggi ti sei dimenticato di drogare il mio bicchierino di caffè mentre ero distratto " risposi chiudendo i pugni , lui alzò gli occhi al cielo
" Te lo detto non l'ho fatto a posta , mi è scappato, lo sai che ti amo " disse Prima di fare un altro tiro
" Mi ami eh? " Mi morsi il labbro inferiore, non me potevo più
" Si ti amo , e se mi ami ti fai anche tu un tiro "
Sospirai , sempre la stessa storia .Mi abbassai , chiusi una delle due narici con un dito e aspirai quella roba , mi alzai e mi allontanai di poco
" Contento ora?" Lui si alzò e mi accarezzò i capelli
"Bravo"
Abbassai lo sguardo, non volevo e non potevo guardarlo in volto .
Lui mi prese il mento con le dita e mi alzò lo sguardo
"Guardami" gli strapperei quel sorriso da idiota dal volto.Alzai lo sguardo e lo guardai , lui mi diede un veloce bacio e poi mi lasciò andare.
Andai in camera da letto e mi vesti con i primi vestiti che trovai , presi le cuffie e le chiavi di casa
" Esco " urlai prima di uscire da casa nostra .
Mi fermi alcuni minuti davanti al porta di casa , sospirai e accesi le cuffie , andai su Spotify e selezionai il nuovo album di Mengoni.
Sentire dopo così tanto tempo la sua voce.. era come ritornate in superfice dopo essere stato troppo tempo sott'acqua, senza più fiato in gola.
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Veglio su di te, io sono il tuo guerriero
FanfictionSanremo 2024 , sul palco dell' Ariston volano sguardi complici che anche un cieco avrebbe potuto vedere ma cosa succederà dopo? Cosa c'è realmente dietro quegli sguardi scambiati tra Mahmood e Marco Mengoni?