Veglio su di te, io sono il tuo guerriero

tutti i miei ricordi

All udire il campanello suonare ,io, spalancai gli occhi e gettai la testa all indietro tirando uno sbuffo.
Marco da parte sua , invece ,si girò a guardare la porta poi mi guardò e mi diede un veloce bacio prima di ricomporsi
"Torno subito ok?" Io annuì e lo vidi avvicinarsi alla porta , scesi dal pianoforte e mi rivestì, ormai tutta l'atmosfera che avevamo creato era caduta nel vuoto.

Marco guardò dallo spioncino
" Hai ordinato un glovo per caso?" Mi chiese , lo guardai , un glovo?
" Mh? No" mi avvicinai alla porta e guardia anch'io dallo spioncino. Aprì piano la porta
"Salve, è il signor... Mahmoud" mi chiese il fattorino
" si sono io.. ma .. non ho ordinato niente" guardai Marco , lui alzò le spalle , sembrava non saperne nulla
" Si sì infatti mi hanno detto che è una sorpresa per .. una vittoria " vittoria? Non avevo vinto niente se si riferivano a Sanremo
" Oh.. ok grazie " il fattorino prese una scatola dalla sua busta e io la presi
" Quanto le devo?" Gli chiesi
" No no è già pagato , buona serata" vidi  Marco appoggiarsi al muro vicino alla porta e ridere in maniera silenziosa , gli diedi una gomitata
" Va bene , buona serata anche a lei "
chiusi la porta e guardai male Marco .
Mi incamminai verso la cucina e appoggiai quella scatola sul tavolo , la guardai per un po' , era totalmente bianca e al centro aveva un cuore rosso, guardia Marco che era appoggiato sullo stipite della porta con la mani incrociate
"Che fai la apri? " Io guardia di nuovo la scatola e mi sedetti , Marco fece un passo avanti e si sedette vicino a me , aprì leggermente la scatola e cercai di intravedere il contenuto , poi velocemnte l'aprì definitivamente e quello che mi ritrovai davanti mi face davvero arrabbiare , più dell' essere disturbati da un fattorino.

Le pareti dalla scatola erano ricoperte di foto di me e Riccardo e ,dento, c'erano tanti petali rossi che coprivano di poco delle lucine oro. C'erano tanti piccoli bigliettini ripiegati e tanti cuori e ,infine, in mezzo c'era una scatolina di velluto anch'essa rossa .

Guardai quella scatola con uno sguardo schifato e la allontanai dalla mia vista
"Seriamente" Marco sembrò scioccato quanto me dall'inaspettata sorpresa, riprese la scatole e aprì uno dei bigliettini leggendolo ad alta voce
"Il limbo è un luogo in cui si trovano le anime di chi, non è stato né buono né malvagio nella sua vita passata, in cui non si è puniti e non si è premiati. Sembra molto noioso e vuoto, e io faccio di tutto per evitare di finire là. Non è ancora arrivato il mio momento, ma non posso immaginare di vivere senza te, senza te che mi fai ridere con le tue cazzate , che dici .. andiamo insieme nel limbo?"

La mia faccia era ancora più disgustata e quella di Marco non era da meno, prese un altro biglietto
"Mi perdoni?"
Io sogghignai " no cazzo" Marco mi diede un veloce bacio sulla guancia, come per dire - questa è la cosa giusta da dire!- e io sorrisi , poi prese un altro bigliettino
"Per te potrei stare ore e ore sotto la pioggia , a costo di prendere la febbre perché ti amo " aveva iniziato ad imitare la voce di Riccardo e io scoppiai a ridere
" Sentila questo.. mi ama" feci una faccia che parlava da sola e diceva chiaramente- non ci crede manco lui-

Marco continuò a leggere i bigliettini e io rimasi con le braccia incrociate ad ascoltarlo , finiti i bigliettini prese la scatola rossa
" Wow che delizia " disse in modo ironico e io toccai con curiosità il tessuto della scatola
"Almeno è morbida "

Aprì la scatola vellutata  e appena lo fece una dolce luce argento si accese , mostrando un anello con una collana , d'argento,io indicati i due gioielli
" Vedi questa è la prova che non mi conosce realmente, io amo i gioielli oro non quelli argento. L' oro mi sta meglio addosso "
Lui mi guardò e sorrise " buono a sapersi "
Appoggiai la testa sulle mani e sbuffai
" Secondo te capirà mai che non lo voglio più?" 
Lui mi guardò " penso che lo capirà e se non lo farà glielo faremo capire "
Cosa intendeva con - glielo faremo capire -?