caramella alla fragola ( I parte )

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Alla fine le caramelle che aveva comparato Marco finirono in un batter d'occhio .
Sul tavolino vicino al divano erano accartocciate tante piccole carte rosa .
Io e Marco avevamo mangiato quasi tutte le caramelle mentre parlavamo di cosa avevamo fatto tutto quel tempo tra il 2022 e il 2024 , dove , per determinate situazioni e persone, non ci eravamo praticamente mai sentiti o visti
" Ho scritto un nuovo album ed è andato stranamente bene " aveva detto Marco , io l'avevo guardato
"MATERIA (PELLE) per tua sfortuna l'ho ascoltato" marco sembrava sorpreso , spalancò la bocca e si mise seduto meglio sul divano
"Davvero l'hai ascoltato?" Io annuì e aprì un altra caramella alla fragola
" E quell' è la tua canzone preferita? Ora voglio saperlo " mi guardò, io masticai la caramella per un po' mentre pensavo . Guardavo in altro come per avere una visione divina e quando ingoiai risposi
"Mmmh credo meglio di me oppure ... In città o... tutti i miei ricordi ! Dai sono indeciso " lui rise " huh.. anche Unatoka Wapi è bella .. anche se ancora devo capire cosa significa" lui mi guardò " Significa Da dove vieni " lo guardai sconvolto "Davvero?" Lui annuì, io presi un cuscino e lo strinsi a me
"Vabbè in generale mi piacciono parecchie canzoni di quel album ,ora non sto qui ad elencarle tutte , sono molto orecchiabili" lui alzò le sopracciglia "orecchiabili? Andiamo! Sono molto più di questo" io risi " sei molto modesto su questo eh" lui si indicò "io? Naah" io risi e gli gettai il cuscino addosso
"Hey!" Lui me lo rilanciò " ma alla fine con Mario? Quando dobbiamo fare quello uscita?" Lo guardai
"In realtà dovrebbe venire qui proprio oggi verso le sei e mezza, così ci organizziamo meglio , nessuno dei due ci ha capito niente per messaggio " lui sembrò pensarci un po' sù poi disse
"posso esserci anch'io quando parlate?" io lo guardai e scossi la testa
" Non voglio distrazioni " lui sbuffò
"Ma io non sono una distrazione " alzai le sopracciglia
" Devo ricordarti di quando Emma voleva parlare con me , nella mia cucina , e tu.." mi fermai per un istante presi un po' d'aria "e tu hai fatto quello che hai fatto " lui rise un po'
" ti ho dato un pizzicotto, perché? ti ha distratto?" Lo guardai malissimo
"Si" lui rise di nuovo e alzò le mani
" Scusa è stato più forte di me " io incrociai le braccia al petto e lo vidi prendere una caramella alla fragola e metterla in tasca
" Hey , quella è la mia caramella alla fragola" lui alzò le spalle
" Serve più a me che a te " lo guardai con uno sguardo dubbioso
" A che ti serve una caramella alla fragola?" Lui la prese dalla tasca e la guardò
" Che ne puoi sapere? E se un bambino vuole una caramella e io ce l'ho?" Guardai la caramella che sembrava così piccola nelle sue mani
" Dubito che un bambino ti chieda una caramella" lui mi guardò per un po' poi guardò la caramella e mi riguardò, si avvicinò di poco a me e allungò verso di me due dita che reggevano la caramella quadrata con la carta rosa . Lo guardai con uno sguardo che esprimeva tutta la mia curiosità.
Cosa stava facendo? Appoggiò delicatamente la caramella sulla mia spalla e io risi
"Che fai?" Lui chiuse gli occhi e aggrottò la fronte , fece scorrere la caramella dalla mia spalla al mio collo e poi fino all altra spalla , continuai a non capire cosa stesse facendo ma lo lasciai fare.
Lui aprì gli occhi e mi guardò e io risi
" Dai mi dici che stai facendo?" Richiuse la caramella nel pugno della mano e la rimise in tasca
" Niente, stavo pensando" curvai le sopracciglia
" A cosa stavi pensando?" Lui mi scrutò
" Non credo tu voglia saperlo "incrociai le braccia al petto
" Invece si , voglio saperlo" lui mi sorrise
" Se proprio ci tieni" si avvicinò al mio orecchio, come se mi dovesse dire un segreto.

"Stavo pensando a quanto potrebbe star bene quella caramella sul tuo corpo , spostata unicamente da me e la mia lingua" sussurrò, rimasi immobile per connettere bene quello che avevo appena sentito , lui si allontanò dal' mio orecchio e mi guardò
" Te lo detto che non lo volevi sapere" io ricambiai il suo sguardo e mi morsi l'interno della guancia , lui prese una caramella dal tavolino e la scartò mettendola in bocca e masticandola
"Ora non essere schioccato per così poco" disse con la bocca piena, lo guardai e abbassai le sopracciglia
" Non sono schioccato, sto pensando" lui rise
" Ora ci stai pensando anche tu , dì là verità" io sospirai
"Già"
Ci guardammo per un po' poi Marco si avvicinò a me e mi diede un bacio
" Mi dispiace deluderti lo sai , ma sono le sei e mezza" accesi il cellulare e vidi l'orario.
Marco aveva ragione , erano le sei e mezza. Mario sarà qui a momenti.

Mi alzai dal divano e presi tutte le cartacce della caramelle per gettarle .mi guardai intorno e sbuffando presi i cuscini che io e Marco avevamo buttato a terra , li ributtai sul divano , non colpendo Marco per davvero poco
"Hey stai tentando di uccidermi per caso?" Io risi e lo guardai
"Sono cuscini non posso ucciderti con questi" lui alzò le spalle
"Il soffocamento è pur sempre un metodo per uccidere e.. indovina un po'... Si può fare anche con i cuscini " lo guardai con una faccia che diceva proprio -ma seriamente?- lui rise
"Scherzo eh" io mi abbassai per sistemare il tappeto
" Ci mancherebbe" vidi Marco stare immobile sul divano
" Una mano non la dai eh?" Lui sorrise
" Dipende in che senso la vuoi e dove, ti avverto la mia risposta potrebbe variare" gli feci il terzo dico e presi il porta cenere dal davanzale di un mobile per portarlo in cucina
" Poi non dire che non ti ho offerto la mia mano" io sbuffai e alzai gli occhi al soffitto, marco incrociò le mani al petto
" Potrei abituarmici a te che pulisci la casa" io lo guardai e lui si grattò il collo
" Magari con uno di quei completini sexy , si sarebbe l'ideale" lo guardia malissimo e attivai il robottino che puliva il pavimento, roba d'altri tempi a qui non mi abituerò mai. Sono cresciuto alla vecchia maniera , con mamma che mi urlava contro per farmi passare l'aspirapolvere e io che non mi volevo smuovere dal piccolo studio di registrazione che avevo creato in camera mia.

Il campanello suonò e io guardai ancora malissimo Marco come per avvertirlodi non fare niente di male , lui alzò le spalle e io andai ad aprire.

" Ciao Ale , scusa per il ritardo " Mario entrò e io lo strinsi in un abbraccio
" Non preoccuparti, accomodati pure " mentre dicevo questa frase mi tornò in mente mia madre , con le sue buone maniere con gli ospiti e i suoi - quando se ne vanno ti faccio vedere - se facevo qualcosa di male. In quel momento mi sentì proprio così.

Mario entrò e ci mise davvero poco a notare Marco seduto sul divano
" Hey Marco , anche tu qui?" Marco si alzò e si avvicinò per salutarlo
" A quanto pare si " gli sorrise e io guardai la scena , dissi a Mario di andare verso al cucina e lui si incamminò verso la cucina , guardai di nuovo Marco con la stessa identica faccia che faceva mia madre quando voleva dirmi - se fai qualcosa di sbagliato dopo facciamo i conti - e lui alzò le spalle avviandosi verso la cucina , io feci la stessa cosa e mi sedetti di fronte a Mario
" Allora come stai?" Gli chiesi , vidi Marco sedersi vicino a me e nella mia testa stavo invocando già tutti i santi
" Io sto bene , voi ragazzi?" Marco alzò il pollice " tutto bene" io appoggiai le mani sul tavolo
"Non posso lamentarmi dai " Mario fece scorrere lo sguardo sul mio volto e poi su quello di Marco
" Ma allora voi due? Vi frequentate" ricordavo quella domanda , era la stessa che mi fece al bar e al quale non ho saputo rispondere.
Marco si voltò verso di me e io verso di lui e all unesco dissimo di si , Mario sorrise
" Bhe allora mi aspetto lui all uscita a quattro" indicò Marco e io sorrisi annuendo
" Al proposito , quando vogliamo farla quest'uscita " Mario incrociò le dita sul tavolo
" Per me va bene anche domenica , vedi tu" io lo guardai e poi guardia marco che annuì
" Bene , allora lo dirò a Emma" dopo questa frase iniziamo a parlare di tutto.

Marco mi prese la mano sotto il tavolo e io feci finta di niente, fin quando non mi ritrovai qualcosa tra le dita , era la caramella quadrata alla fragola , quella caramella alla fragola , strinsi la mano a pugno come per tenerla stretta , Marco mi guardò e io continuai ad ascoltare quello che stava dicendo Mario, non contento iniziò a battere le dita sul tavolo per attirare la mia attenzione ma io feci finta di niente , mi appoggiò una mano sulla coscia ma io non mi mossi fin quando non sentì Mario accennare un
" Ora dove proprio andare in studio" Lui si alzò e io feci lo stesso .
Marco ed io lo accompagnammo alla porta e lo salutammo.

Appena la porta si chiuse io appoggiai le mani sui fianchi, proprio come faceva mia mamma quando mi doveva sgridare ma in risposta Marco si avvicinò a me e mi baciò , con una mano mi prese il volto mentre con l'altra recuperò la caramella che avevo tra le dita.
" Grazie" disse quando finì di baciarmi.
Fece volteggiare la caramella in aria come se fosse una pallina e la riposò in tasca.

/ / / Angolino / / /

Hey belli! Mille anni per scrivere questo capitolo e bho non mi piace.

Si aspetta la seconda parte sperando che sia migliore di questa 😭🤙

SCUSATE PER L'ORARIO!!!!

V.V.B❤️‍🩹

(Capitolo non rieletto)

-filo🍬🍓

Veglio su di te, io sono il tuo guerrieroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora