Guardando il cielo

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Circa una settimana dopo, eravamo lì, distesi sulla riva del lago di Como, con lo sguardo all'insù ad ammirare il cielo.
La notte si stendeva come un manto scuro, punteggiato di luccicanti diamanti.
Le stelle splendevano come piccole candele nel cielo, formando intricati disegni tra le profondità dell'infinito.
La luna, pallida e maestosa, sorgeva  lentamente, illuminando il paesaggio con la sua luce argentea.
L'aria era fresca e leggera, carica di mistero e promesse mentre il vento sussurra tra gli alberi, accompagnato dalle piccole onde del lago.
Io indicavo con un dito le diverse costellazioni e gli occhi di Marco brillavano di curiosità.
" Quella lì" dicevo indicando un punto nella distesa di stelle
" È l'orsa maggiore"
Marco guardava attentamente e si girava a guardarmi
"Come fai a capirlo?"mi chiedeva.
"La sua stella principale è una tra le più luminose nella notte , attira molto l'attenzione del occhio umano , è impossibile non vederla" gli rispondevo sorridendo.

Quella sera il cielo era limpido, nulla impediva la visione delle stelle, della luna e di Saturno che appariva come un punto luminoso nel cielo.

"Quello?" Mi chiese Marco indicandomi proprio il piccolo punto luminoso di Saturno
"È Saturno" lui rimase in silenzio e continuò a guardare quella piccola luce
" È molto simile a Giove , è il sesto pianeta del sistema solare ed è composto da idrogeno elio e altri materiali gassosi" Marco si mise seduto e mi guardò
" Dimmi di più" la voce bassa per non rovinare la tranquillità del luogo e il volto illuminato di curiosità
" Mmmh.." ci pensai un po'  "Ha circa 80 lune scoperte , una delle più importanti è Titano composta per lo più di giacchio e materiali rocciosi, è una delle più grandi lune di saturno"Marco si distese di nuovo con lo sguardo al cielo
"È bello"
"Già"

La Luna piena illuminava la superficie gelata del lago.
Un leggero venticello faceva muovere le fronde degli alberi, anch'essi illuminati dalla Luna.
Intorno a noi c'era solo la natura: gli alberi, i gufi, le stelle e la gelida acqua del lago. Nessun lampione o casa.
La tranquillità di quel luogo era spezzate

"Pensa che i marinai si orientavano grazie alle stella , il sole e la luna." Sistemai un braccio dietro il capo
" Studiavano costellazioni specifiche come.." indicai un punto preciso
" La stella polare che è la stella più luminosa del Orsa minore"
"Come fai a distinguere l'orsa maggiore dalla minore?" Mi chiese Marco
" l'Orsa Maggiore è più grande, più luminosa e ha una forma simile a un carro più grande, mentre l'Orsa Minore è più piccola, meno luminosa e ha una forma simile a un carro più piccolo, non so se mi spiego.."
Marco annuì semplicemente
" Della luna? Cosa sai dirmi della luna?" I miei occhi si posarono sulla luna piena.
" Della luna.. Mmh bhe so che vediamo sempre la stessa faccia di essa , anche se ad occhio umano sembra sempre diversa.
La sua superficie ha: crateri, montagne, valli e mari lunari e inoltre la luna non ha una luce propria, come si crede , ma è in realtà illuminata dal sole.." Marco fece toccare di poco le nostre dita
" la.." mi fermai e mi girai a guardarlo , il suo volto di profilo ammirava la luna e tutti i suoi misteri "la luna ha sempre affascinato l'uomo, infatti, migliaia  di poeti , scrittori e filosofi hanno scritto di essa.." lui si girò a guardarmi e io guardai altrove come se stessi facendo qualcosa di proibito e fossi stato sgamato
" Pensa che in Giappone.... si usa l'espressione ' bella la luna vero? o 'sta sera la luna è bellissima' per dire ti amo"  presi la sua mano , che fino a qualche minuti prima stava cercando disperatamente la mia, e la strinsi nella mia solida presa.
Mi voltai per guardarlo e lui sorrise
" Bhe.. tu che dici? Sta sera è bella la luna?" Mi chiese.
Mi sedetti e lo guardai
" Si sta sera la luna è davvero bella"

Passammo l'intera nottata a guardare quel cielo stellato, pieno di cose da scoprire.
Le nostre voci, i nostri baci e le nostre mani che si toccavano erano l'unica cosa che spiccava nella quiete del lago. Verso l'alba Marco si alzò e mi tese la mano.
"Andiamo?" Mi chiese, annuii e afferrai la sua mano alzandomi.
L'aria che pian piano stava diventando sempre più calda, il colore roseo dell'alba e il sole che si alzava creando dei riflessi di luce nella tranquilla acqua del lago. Gli uccelli che si svegliavano dal leggero sonno della notte e con essi anche la natura stava pian piano risvegliandosi.
Ad ogni passo che percorrevamo si poteva sentire il rumore delle piccole pietre che venivano spostate.
Mi guardai intorno, il cinguettio degli uccelli rimbombava nell'aria.
"Stavo pensando una cosa "
Mi fermi a guardare Marco che fino a qualche minuto prima stava camminando pensieroso
"Dimmi" lui mi guardò
"Marta mi ha chiesto di andare in settimana bianca con lei e altra gente, so che tu hai dei firma copie in questi mesi."
Io annuì e incrociai le braccia.
"Si."
"Quindi non ci vedremo per un po'."
Mi morsi l'interno della guancia, era vero, non ci saremmo visti per un bel po' di tempo.
"Già"

Veglio su di te, io sono il tuo guerrieroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora