cena

400 19 5
                                    


"Oh mi fai male però" Marco era intento ad asciugarmi I capelli , muoveva la sua mano destra tra i miei capelli e ogni tanto le sue dita si incastravano tra i capelli mossi
"Porta un po'di pazienza Ale"  io sbuffai
"Si ma tu mi fai male" lui spense l' asciugacapelli e guardò i miei capelli dallo specchio
"Perfetto" io alzai gli occhi al soffitto e lui riaccese l'asciugacapelli passandola tra i suoi capelli
"Non fare l'antipatico" mi disse , io incrocia le braccia al petto
"Non sto facendo l'antipatico" lui alzò le sopracciglia
" Invece si ,smettila di lamentarti" sospirai e mi aggiustai meglio l'accappatoio bianco che indossavo
" Non smetterò di lamentarmi" Marco spense l'asciugacapelli
" Io dico di si "
"Io dico di no "
Lui rise
"tanto ho ragione io" Alzai di nuovo gli occhi al soffitto e uscì dal bagno.
Lo so.

"Per caso mi puoi prestare una maglia?" Camminai velocemente verso l'armadio di Marco
"Si ma la maglia si chiama Pietro , torna indietro entro una settimana"  aprì la bocca e imitai quello che stava dicendo , mossi la  testa e presi la prima maglia che mi ritrovai davanti.
Era una maglia a maniche corte nera
"Smettila di imitarmi ti vedo" continuai a gesticolare e a imitarlo
"Non è cortese da parte tua" vidi il suo riflesso dallo specchio vicino all armadio, era appoggiato allo stipite della porta a braccia incrociate e mi stava guardando con un sorrisetto beffardo, gli feci il terzo dito e mi vesti.

Mentre andavo all esplorazione della grande casa di Marco canticchiavo sotto voce una canzone sentita in radio quella mattina
" Fossi capace come Pablo Neruda
Staremmo già ballando sulla luna
Ma na na na , no, non aiuta
Neru-Neruda, alma desnuda"

Stavo guardando la grande terrazza di casa di Marco, fuori aveva delle poltroncine bianche e un tavolino .
Era molto carino come terrazzo.
Sentì due braccia abbracciarmi da dietro
"Perché canti?" Sorrisi a quella domanda
"Mi va di cantare"  mi voltai e Marco mise le mani nelle tasche dei jeans
" E perché canti proprio quella canzone?"
" Bho l'ho sentita in radio" Marco rise
"Per caso fa.. Ci fosse ancora tempo per una scusa
Che questa ormai è una festa nella testa
Le dita sulla pelle, un'ombra confusa
Neru-Neruda, alma desnuda.." lo indicai
"Si! Fa così! L'hai sentita anche tu?" Lui rise
" In realtà l'ho scritta , è una mia canzone " spalancai gli occhi e la sua risate divenne più accentuata , non ricordavo fosse una sua canzone
"Davvero?" Lui annuì
"Davvero" mi portai un mano sul volto
"Che riguarda di merda" sussurrai come se volessi dirlo solo a me.
Marco mi prese la mano dal volto , sorrideva
"Non dire così, ci sta che non lo sapevi" scossi la testa e ritornai a guardare il terrazzo
"Che bello" il sole stava tramontando e una lieve luce rossa si scorgeva dall terrazzo
"Mia mamma diceva sempre.. rosso di sera bel tempo,si spera" 
Sospirai
" Vedremo"

"Cosa vuoi mangiare per cena?"mi chiese, io ci pensai un po'su.
Adoravo tutto quello che cucinava Marco.
"Mh qualsiasi cosa" Sbadigliai e camminai verso il divano, mi stesi a pancia in giù su esso e Marco rise
" Io avrei una proposta ma non so quanto possa piacerti eh" si avvicinò al divano e si abbassò
"Dimmi" il suono della mia voce era attutito dalla pelle del divano , la mia voce era molto più profonda.
Marco si avvicinò al mio orecchio e riuscì a percepire che stava sorridendo
"Mh.. che ne dici di mangiare me?" Risi e mi girai di poco per guardarlo
"Cannibalismo, lo adoro" lui sorrise
"Allora?" Io feci finta di pensarci un po'su
"Proposta allettante debbo dire" lui annuì
"Già" mi alzai del tutto e mi misi seduto a gambe incrociate
" Anche se non vado pazzo per la carne eh" alzai le mani e lui rise
"A no? Pensavo di sì" scossi la testa
"No no" lui rise
"Aspetto una tua risposta allora" incrocia le braccia
" Solo se mi prometti che è un piatto buono" lui alzò le mani
"Buonissimo" io sorrise e annuì
"E va bene"





Per la prima volta dopo ormai mesi riuscì a dormire senza problemi , senza incubi o ricordi d'infanzia.
Stavo abbracciando il busto di Marco e lui aveva una mano tra i miei capelli , mentre stavo per addormentarmi ricorda la sua mano accarezzarmi il braccio , le guance e il collo .
Io disegnavo dei cerchi immaginari sul suo petto e lo guardavo, era davvero bello con i capelli spettinati, le labbra gonfie e gli occhi pieni di felicità.
Era sempre stato bello, tranne nel suo periodo emo , no lì sembrava un membro della Sad.
Fortunatamente quando l'ho incontrato io era ancora una persona normale. Fortunatamente era ancora lo stesso Marco di quella sera al bar.
Lo stesso Marco che cercava di istaurare una convenzione prima di chiedermi il numero.
Lo stesso Marco che sembrava così antipatico ma che alla fine era l'opposto.

Quando chiusi gli occhi ero felice , non avevo mai dormito felice , a volte non dormivo proprio.
I ricordi della fabbrica abbandonata, della band e di Riccardo che mi vende come un giocattolo usato riempiono sempre i miei sogni .
Il ricordo dei pugni .
Il ricordi della piccola camera dove dormivo . Di quel letto scomodo che se messo a confronto con quello di Marco era come ritrovarsi il fuoco e l'acqua davanti.
Quella notte non sognai niente , cosa che capitava raramente.
Quella notte andai a letto con lo stomaco, tra molte virgolette, pieno.
Pieno d'amore , pieno di una persona che mi amava.

Quando mi svegliai Marco era ancora lì, lo stavo ancora stringendo tra le mie braccia , lui era sveglio , stava leggendo dei messaggi sul suo cellulare .
Il suo viso era concentrato e non appena si accorse che mi ero svegliato mi guardò, mi guardò e mi diede un bacio in testa
"Buongiorno" le sue braccia erano ancora strette intorno al mio corpo , non le aveva staccate da lì nemmeno per un minuto.
"Buongiorno" sentivo il suo cuore battere forte contro il mio orecchio , sentivo tutto il suo amore
"Com'era la cena?" Mi chiese ironicamente
"Non male , non male" lui rise e mi diede un altro bacio in testa prima di riguardare lo schermo del cellulare.

/ / / Angolino/ / /

Bho ho sonno .
(Capitolo non riletto)

V.v.b 🤍

-filo🎀🤍

Veglio su di te, io sono il tuo guerrieroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora