Entrammo a casa , mi tolsi il cappotto e subito dopo le scarpe , guardai Marco fare lo stesso e poi incrociare le braccia . Mi guardava con aria di rimprovero, sorrisi e anch'io incrociai le braccia
" Cosa c'è?" Gli chiesi , lui rimase serio a guardarmi
"Perché non hai finito la pizza?" Tirai un sospiro
" Te lo già detto , non avevo più fame " Marco aggrottò le sopracciglia
" Non lo so , ho l'impressione che dietro ci siamo molto di più" io avanzai per la stanza e aprì un mobiletto tirando fuori un pacchetto di sigarette
" Molto di più?" Chiesi curioso prendendo una sigaretta e portandola alle labbra , chiusi il pacchetto e lo riposai nel mobiletto
" Si.." lui si appoggiò alla parete e alzò la testa come per scrutarmi dal altro in basso
" Ti assicuro che non è così " accesi la sigaretta e feci un tiro , mi avvicinai al muro dov'era Marco e mi ci appoggiai anch'io , buttai fuori il fumo dalla bocca e passai la sigaretta a Marco
" Ok ma ti prego la prossima volta mangia tutto" lui fece un tiro e mi ripassò la sigaretta
" Mh.. ok" presi il telefono dalla tasca e cercai il numero di Mario tra la rubrica di WhatsApp, vidi di sottecchio Marco guardarmi , buttai fuori il fumo della sigaretta e gliela ripassai
" Con chi ti scrivi?" Mi chiese , io scivolai lentamente dal muro al pavimento e lui fece lo stesso
" Geloso per caso?" Lo guardai e lui mi passò la sigaretta
" Perché? Non dovrei esserlo?" Io risi cacciando il fumo dalla bocca
"No, comunque è Mario , sto cercando di organizzarmi per quella uscita" Marco fece l'ultimo tiro di sigarette e si alzò per andarla a spegnerla nel portacenere
" Mario eh... Da quando lo conosci?" Mi chiese tornado a sedersi sul pavimento affianco a me
" Bho forse due anni" guardai lo schermo rispondendo ai messaggi di Mario
" Ho sentito che il suo nuovo album - la divina commedia - è l'album più ascoltato d'Italia" lo guardai, aveva la testa appoggiata al muro e guardava il soffitto o perlopiù i led colorati che si accendevano quando Alexa sapeva che era a casa
" Si , si è vero , è un bell album , molto orecchiabile" appoggiai la testa sulla sua spalla e spensi il telefono
" Orecchiabile.. si" sussurrò abbassando la testa
" Domani è San Valentino.." realizzai , lui mi guardò
" Davvero?" Io annuì piano sulla sua spalla e lui mi diede un bacio sulla fronte.Ci furono dei minuti di silenzio che io spezzai con un frase
" Ho freddo " mi alzai dal pavimento gelido e vidi Marco ridere di poco
"Accendi il riscaldamento allora" si alzò subito dopo di me e prese il suo cappotto
"Dove vai?" Gli chiesi , credevo che rimanesse da me anche quella notte
" A casa" presi il telecomando che accendeva il riscaldamento e lo accesi. Appena avevo premuto il pulsante al centro del telecomando un piccolo -Bip- uscì da esso e io mi sentì già più al caldo , guardai Marco e mi avvicinai di poco a lui
" Non resti?" Lui mi accarezzò piano la guancia
" Devo pur sempre pensare a qualcosa per san valentino no?" Io sorrisi e gli diedi un veloce bacio sulla guancia
" No , non ce ne bisogno" lui sorrise
"Invece si" aprì piano la porta di casa mia e mi diede un bacio prima di sussurrare un "buonanotte" e uscire.La casa calò improvvisamente in un silenzio che non sentivo da troppo tempo . Sospirai e iniziai a pensare a qualcosa da dare a Marco l'indomani . Pensando feci il giro di casa un paio di volte e alla fine mi fermai davanti al pianoforte.
"Trovato" sussurrai come se qualcuno potesse capire le mie intenzioni e rubarmi l'idea,anche se , ormai la casa era deserta.Passai diverse ore a provare al pianoforte e decisi di smettere solo quando mi resi conto che quello che stavo facendo aveva ormai un senso , così, mi alzai dalla panca , che al mio alzare fece uno scricchiolio , e mi diressi verso la mia camera da letto, misi il pigiama e andai a letto , ripetendo mentalmente le note di quel brano.
Il suono del telefono che squillava mi svegliò .
Guardai l'ora dall' orologio che avevo sul comodino , erano le sette.Presi il telefono, era geolier.
Mi misi seduto sul letto e risposi
" Emanuè?dimmi" sentì la sua voce ovattata dal telefono
" Alessà oh o frat , stai già sveglio?" Mi chiese , intorno a lui c'era davvero un casino incredibile
" Mi hai svegliato tu , che mi devi dire?" Sbadigliai e sentì Emanuele ridere
" Scus fratè , sto qua al mercatino di Napoli e ci stanno certe persone che ti vogliono salutare , sanno che io e te simm cumpagn"
Io sorrisi " a si?"
" Si si! Ora al mio tre ti salutano ok?" Potevo sentire tutta la felicità in quelle parole
"Ok" presi il telefono in mano e scesi dal letto
" Uno , due ... Tre!" Un coro di " Ciao Mahmood!" Mi arrivò dritto all orecchio, sembravano tutti bambini
" Hai sentito?" Mi chiese .
Appoggiai il telefono sul piano della cucina
" Si si , digli che li saluto anch'io" in risposta sentì un " Wagliù v salut! Vabbè grazie Ale , buon san valentino"
"Buon sanvalentino Ema" Emanuele concluse la chiamata e io scossi la testa sorridendo.
Napoli doveva essere davvero un posto magnifico ,lo sentivo più felice , si riusciva a percepire dal suo tono di voce , quel rombano acuto e pieno di felicità che si ha solo dove si sta bene.
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Veglio su di te, io sono il tuo guerriero
FanfictionSanremo 2024 , sul palco dell' Ariston volano sguardi complici che anche un cieco avrebbe potuto vedere ma cosa succederà dopo? Cosa c'è realmente dietro quegli sguardi scambiati tra Mahmood e Marco Mengoni?