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sveglia in anticipo, ma ora che mi alzo dal letto sono in ritardo, mi preparo in fretta per il lavoro, tra un maglione e l'altro, un rossetto marrone o uno rosa? orecchini a cerchio o pendenti? pantaloni o gonna lunga? i capelli? vabbe non c'è più tempo, niente colazione, niente pranzo pronto, devo aprire il negozio oggi, sarò da sola per qualche ora, l'ennesimo martedì in negozio, clienti assurdi, ma colleghe adorabili, chissà oggi cosa mi spetterà in quel postaccio.

stranamente in orario, inizio a montare le vetrine, sperando di non far cadere gioielli e rompere tutto, sperando sia tutto giusto, saluto gli altri negozianti, le guardie del centro commerciale le ragazze del box informazioni, ormai sono in questo centro commerciale da tre mesi, mi conoscono tutti, e sono due anni che faccio questo lavoro, so fare bene tutto, o quasi diciamo, accendo la radio, le solite canzoni pietose, una playlist con canzoni discutibili, scelti da un qualche dipendente discutibile delle risorse umane della discutibile azienda per cui lavoro.

il negozio è sistemato, io pure, il centro commerciale apre, è sempre strano vedere i negozi chiusi di un centro commerciale, non ci farò mai l'abitudine, nonostante lavori nei centri commerciali da ormai tre anni.

mi sono fatta trasferire in questo centro commerciale poichè in quello dove lavoravo precedentemente ho rischiato abbastanza, sempre la stessa catena di gioiellerie, ma un centro commerciale lontano e un po' introvabile.

una giornata in negozio come tante altre, entro, monto, servo qualche cliente, mentre la mia collega, che ha qualche anno in più di me mi racconta del suo matrimonio che si terrà a breve. chissà che bello amare ed essere amati in maniera pura e sincera, è una cosa che a quanto pare il destino ha deciso di non farmi vivere, e so, di essere piccola, ma l'invida è tanta, soprattutto per una romanticona come me.

dicembre è un mese piuttosto freddo e triste, grigio, come tutto l'inverno, ma dicembre è malinconico, il natale, la famiglia, i regali, festeggiare l'ultimo dell'anno...è la prima volta che festeggerò tutto ciò da sola, mi farò degli auto regali e chiamerò mio fratello, non sia mai che la mia famiglia si degni di parlarmi dopo quello che è successo. non ho tempo di tornare a casa per festeggiare poichè lavoro anche nei giorni festivi, forse riuscirò a convincere le mie amiche a venire da me a passare il capodanno, sempre che non abbiano impegni con i loro ragazzi. anche in questo caso la solitudine si sente, sono l'unica che alla fine è rimasta senza un ragazzo, e per la mia età è un po'triste non riuscire davvero a stare bene con un'altra persona o semplicemente trovare una persona adatta.

sono abituata alla solitudine. mi basto da sola. non ho bisogno di nessuno. ma ci sono momenti in cui morirei per avere qualcuno con condividere dei momenti della mia vita, ci ho fatto l'abitudine a vivere da sola, e a sopravvivere da sola, che forse alla fine è meglio così.

secondo le antiche leggende asiatiche, ognuno di noi è legato ad un'altra persona con un filo rosso "il filo rosso del destino", che ti legherebbe alla tua persona, ma ovviamente è pieno di nodi, da snodare. a volte capita in negozio, di dover snodare delle collane aggrovigliate tra loro, ed è un po' la stessa cosa, ci vuole tempo e pazienza, ma alla fine ce la si fa sempre, si tira un sospiro di sollievo, e si sistema tutto.

sarebbe davvero bello se anche in amore funzionasse come con le collane aggrovigliate.

la mia collega mi lascia un volantino che ha trovato per caso di una mostra d'arte che ci sarà in questi giorni in uno dei paesi vicino a cui abito, ci farò un salto quando avrò tempo, non conosco l'artista, "duccio", sarà l'ennesimo vecchio che dipinge cose oscene, un arista di paese che non conosce nessuno, ma è gratuita, sono sola, e non ho niente di meglio da fare, è l'unica opzione alla fine. ci farò un salto una di queste sere dopo il lavoro.

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