Non era insolito che Gojo si dovesse recare da solo in missione, specialmente quando si trattava di doversi misurare con spiriti maledetti di entità considerevole.
Al momento lui e Geto condividevano lo stesso livello solamente sul piano ufficioso; ma dei due era solo il primo ad essere già in grado di incanalare la sua energia malefica per esorcizzare le maledizioni con degli attacchi a distanza.
La tecnica del Bagliore Blu, per quanto fosse stancante, Gojo la padroneggiava alla perfezione sin da ragazzino e con essa la sua controffensiva risultava tanto potente da poter mettere al tappeto anche uno stregone con decenni di esperienza.
Aveva ancora molto da imparare e, tuttavia, la sua forza in battaglia superava di gran lunga quella di ogni singolo studente del terzo se non addirittura del quarto anno.
«Professore», esordì, prima di lasciare l'aula e raggiungere l'assistente stregone, già in sua attesa all'uscita dell'edificio. «Posso sapere in cosa consiste l'abilità di Suguru? Voglio dire, finora l'ho visto solo assimilare spiriti maledetti, ma... con tutta l'energia malefica che sta immagazzinando, immagino debba avere una tecnica prosecutiva dell'abilità, no?».
Yaga si accigliò, squadrando attentamente il suo allievo dalla cattedra. «Perché vuoi saperlo?»
«Curiosità», fece l'altro, incurvando le labbra all'ingiù.
«Mi pareva foste diventati amici, siete sempre in giro a cazzeggiare insieme!»
«Eh?»
«Gojo, quanto mi devo preoccupare?», aggiunse. «Ah, dannazione, avrei giurato fossero innocui i vostri battibecchi-».
Satoru alzò gli occhi al soffitto di fronte alla reazione immotivata di Yaga. «Insomma! Ma per chi mi ha preso?! Non ho intenzione di sconfiggerlo in combattimento, se è questo a preoccuparla», lo rasserenò. «Mi chiedevo solo... se sarà in grado di partecipare all'Incontro di Scambio-»
«Assolutamente no», rispose secco l'insegnante. «Satoru, non mettergli strane idee in testa», aggiunse allarmato.
«Ma perché? Io l'ho visto esorcizzare a mani nude uno spirito maledetto di terzo livello!, se la caverebbe alla grande e inoltre-»
«Qui nessuno sta mettendo in dubbio la sua forza», lo interruppe bruscamente e Gojo si zittì, accigliandosi confuso.
Ma allora per quale motivo non voleva lasciarlo partecipare? Non sarebbe stato certamente il primo studente a fare uso del solo corpo a corpo in battaglia, c'erano addirittura stregoni professionisti che avevano basato la loro carriera sul mero utilizzo di armi intrise di energia malefica.
«Gojo», lo richiamò l'insegnante. «Tu ti sei già fatto un'idea delle sue capacità, giusto?».
Satoru annuì. Non si trattava di un'assimilazione fine a se stessa: l'abilità di Suguru consisteva nel manipolare e manovrare a suo piacimento gli spiriti maledetti, ne aveva già sentito parlare in precedenza.
Ciò rendeva le sue tecniche maledette potenzialmente infinite, posto che si esplicavano nel controllo diretto delle maledizioni da lui assimilate e, di conseguenza, anche di tutte le loro tecniche specifiche.
«Come in Yu-Gi-Oh, l'avevo detto», sussurrò tra sé, alzando poi gli occhi sul volto del professore. «Il problema riguarda il dover padroneggiare le maledizioni una volta evocate, giusto?»
«Esattamente», annuì Yaga, compiaciuto della sua sagacia. «È per questo che finora mi sono contenuto. Prima di passare ai livelli superiori, è necessario che Geto impari ad evocare e manipolare le maledizioni di basso livello. Già quelle che ha assimilato finora potrebbero mettere in pericolo gli altri studenti, qualora le evocasse senza saperle poi gestire... farlo partecipare all'Incontro di Scambio, allo stato attuale delle cose, è un rischio che non possiamo permetterci di correre».
Merda, ha persino più senso di quel che vorrei ammettere.
E adesso chi glielo dice del dragone alato o come diavolo si chiamava?
Rilasciando un profondo sospiro, Gojo valutò il da farsi e si sentì bloccato su ogni fronte: come avrebbe fatto a dissuaderlo? Geto era certo di poter partecipare, si stava anzi impegnando molto per potenziarsi, arrivando persino a chiedergli di poterlo accompagnare nelle sue missioni, quando aveva a che fare con spiriti maledetti di grande entità.
Ah, questa sì che è una bella rogna!, pensò, certo che il compagno non l'avrebbe affatto presa bene.
Anzi, c'era il concreto rischio che si mettesse in testa di fare da solo, se l'avesse scoperto. Del resto non si era fatto troppi scrupoli nel mentire a lui e a Yaga pur di seguirlo in missione e assimilare il Drago Arcobaleno.
«Che cos'è quella faccia, Gojo?», si allarmò l'insegnante.
Satoru scosse il capo. «Nulla, nulla», ribatté vago, congedandosi subito dopo per raggiungere l'assistente.
Quella volta, tuttavia, evitò di passare dalla camera di Geto e si apprestò a portare a termine la missione assegnatagli.
Due ore dopo era già di ritorno in Istituto.
«Hai fatto in fretta», commentò Yaga, scrutando il piglio adombrato con cui lo studente era appena uscito dall'auto.
«Non mi diverte più così tanto».
Non era quello lo scopo.
«Prof, dovrebbe avere più fiducia nelle capacità di Suguru», affermò infine, suggerendogli di cominciare ad allenarlo seriamente.
«Premuroso, da parte tua».
Il suo sarcasmo pungente, tuttavia, non smosse alcuna reazione nel giovane: sapevano entrambi che dietro alle sue esortazioni ci fosse dell'altro.
«Sei davvero così impaziente di vederlo superarti? Non è da te-»
«Non mi supererà», ribatté piccato l'allievo. «E lo sa anche lei»
«Allora per quale motivo ti sta così a cuore il suo percorso?»
«Voglio che mi affianchi qualcuno, in missione», confessò e il sorrisetto appagato di Yaga lo fece subito pentire di averlo detto. «Mi diverto di più, tutto qui-»
«Kamo dell'Istituto di Kyoto non è una valida spalla?», lo provocò il professore, accigliandosi sempre più compiaciuto.
Avanti, moccioso. Ammettilo e basta.
«Mm no, cioè... è forte, ma-»
«Ma con Geto è tutta un'altra storia, eh?».
Il giovane non rispose. Restò anzi in silenzio e mantenne lo sguardo inchiodato al suolo per tutto il tempo, mentre un tenue rossore stava andando poco a poco a sostituire il pallore naturale del suo volto.
E Yaga, accorgendosene, ne rimase esterrefatto: era stato persino più facile di quanto aveva pensato.
«D'accordo», si arrese infine. «Vedrò di provare a velocizzare un po' le cose, se ci tieni tanto. Ma sulla partecipazione di Geto all'Incontro di Scambio, la mia decisione non cambierà. Intesi?».
Dissimilando alla meglio il disagio, Gojo annuì e si defilò verso l'ingresso dell'istituto.
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L'ultima Calda Primavera - SatoSugu Prequel
Hayran KurguTokyo, estate 2005. Suguru Geto incontra per la prima volta Satoru Gojo. Tutti i diritti sui personaggi sono riservati a Gege Akutami, autore del manga Jujutsu Kaisen. I diritti inerenti la storia narrata sono frutto della mia fantasia e pertanto so...