I maori erano convinti che sconfiggere una tribù nemica accrescesse il mana,
cioè l'onore e il prestigio della tribù, e celebravano le vittorie con feste truculente in cui uccidevano i prigionieri e se ne cibavano.Leigh
Dentro l'ascensore si sentiva solo il suono del mio fiato. Avevo corso più veloce che mai. Ero in ritardo. Avevo passato un'ora a cercare il cane che avevo smarrito. Dopodiché, avevo espressamente detto ad Emylia che neanche nella prossima vita avrei fatto la dogsitter.
Le porte dell'ascensore si aprirono di colpo. Non riuscii a muovere un passo. Il mio sguardo puntò Alastair che se ne stava seduto sulla sedia girevole con le gambe poggiate sulla mia momentanea scrivania. Guardava molto attentamente un foglio.
«Che fai? Vieni.» mi incitò senza neanche alzare gli occhi su di me. Sospirai e decisi di avvicinarmi. Arrivai di fronte alla scrivania con lo sguardo. Aprii improvvisamente la bocca per difendermi ma lui mi parlò sopra.
«Me lo stavo chiedendo da un po'... Ho davvero la bocca così piccola?» mi chiese lasciandomi di stucco. Solo in quel momento sollevò la sua attenzione su di me. Sbattei le palpebre completamente smarrita.
«Mi stai prendendo in giro?» Aggrottai la fronte. Trattenne una risata. «Io ti sto prendendo in giro? Credo che tu abbia invertito i ruoli.» Girò il foglio che teneva tra le mani mostrandomi il suo scarabocchio. Piegai il capo.«Non sono così piccole, le labbra.» rettificai. Divertito e stranito al tempo stesso, poggiò il foglio sulla scrivania. I miei occhi si focalizzarono sui suoi numerosi anelli. Si alzò, girando la scrivania, e mi fronteggiò. Tese una mano in mia direzione, sulla guancia. Poi, come se ci avesse pensato, tentennò e abbassò le dita.
«Non ti piace toccarmi?» dissi spontaneamente. Lui, preso alla sprovvista, sbarrò gli occhi. Quel momento di smarrimento venne subito sostituito da un'improvvisa curiosità.
«Da cosa lo deduci?» domandò visibilmente interessato. Si piegò leggermente arrivando alla mia altezza. Sentii il suo fiato investirmi il
viso.«Eviti il mio contatto.»
«Io evito il contatto. È diverso.»
«Perché?» Scrollai le spalle.Alzò l'angolo della bocca apparentemente sorpreso. «Non dovresti chiedere così direttamente di cose così private, sai?»
«Non dovrei o non devo?»
Strinse le labbra cercando di non lasciar trasparire un sorriso che però io vidi benissimo.
«Se ti chiedessi di non farlo, lo faresti?»
Ci pensai. «Dipende. Mi alzi lo stipendio?»
«No.»
«E allora no.»Alzò gli occhi al cielo divertito. Notai in lui un umore diverso. E mi scocciava dirlo ma vederlo ridere lo rendeva ancora più bello di quanto già non fosse. Posò nuovamente gli occhi su di me.
Si fece improvvisamente più serio.«Ma tu sei proprio così?» mi domandò come se non potesse realmente crederci. Aggrottai la fronte. «Così come?»
«Vera.»
Non riuscii a comprendere le sue parole. Cominciai a tastarmi per poter rispondere alla sua domanda. Lui, di risposta, scoppiò a ridere. Una risata cristallina. Il miglior suono che avessi mai sentito in tutta la mia vita. Dopo quello del richiamo delle balene.«Nah, meglio le balene...» mi uscì involontariamente. Lui smise di ridere e mi guardò come se fossi un alieno.
«Le balene?» chiese scettico. Divenni paonazza. Aprii e serrai le labbra più volte. Non sapevo esattamente cosa inventarmi.
«Sì, paragonavo la tua risata a quella di una balena.», optai per la verità.Mi studiò come una creatura a lui sconosciuta. Qualcosa che non aveva mai visto prima.
«Mi stai paragonando ad una balena?»
Detto da lui, sembrava ancora più assurdo.
«Più o meno.» confermai.Era pronto a replicare ma una risata improvvisa glielo impedì. Cercò in tutti i modi di smettere di ridacchiare ma come sembrava riacquistare un minimo di serietà riprendeva. D'un tratto, anche a me venne da ridere. E lui in quel momento si fermò. Quando smisi di ridere, lo guardai. Lo colsi in fragrante ad osservarmi e liquidò la cosa riscaldandosi la voce e guardando altrove.

STAI LEGGENDO
Kairos
Roman d'amourLeigh è una ragazza di origini maori, suo padre le ha insegnato tutto riguardo la sua tradizione sin da quando era una bambina. Ma, frutto di un matrimonio travagliato, Leigh ha vissuto con una madre che si è sempre opposta alle sue tradizioni. Obbl...