Capitolo 40 (Tutto l'amore che provi per me)

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Alex e Claire stavano cenando insieme. Alex era distrutta per via della giornataccia che aveva appena passato. Claire era stranamente silenziosa.

"Claire. Amore. Mi dici cos'hai?" disse mettendole una ciocca ribelle dietro l'orecchio.

Claire non aveva toccato cibo. Ci giocava nel piatto ma non aveva mai messo una sola forchettata in bocca. Sospirò. "non è niente." disse ma si alzò dal tavolo velocemente e si allontanò per non farsi vedere. Le lacrime avevano preso il sopravvento.

Alex capí e la raggiunse. La trovò girata di spalle che tentava di nascondersi. Ma li sentiva i suoi singhiozzi. La abbracciò da dietro e la fece sfogare un po'.

Claire si riprese "va via Alex. Non dovevi vedermi in questo stato." disse mentre si asciugava le lacrime.

"È per quello che è successo, vero? Te lo già detto è tutto ok." dopo la bomba Alex quando era ritornata in ufficio era stata accolta dall'abbraccio preoccupato di Claire. "Non preoccuparti, sto bene."

Claire si voltò verso di lei "sì. Questa volta. E la prossima? Cazzo, Alex. Un'altra bomba. Ci è mancato poco che..." scoppiò di nuovo a piangere e aggiunse "...ti ho quasi persa oggi."

Alex l'abbracció di nuovo. La culló a sé. Tentando di rincuorarla. Ma sapeva che questa volta c'era mancato poco. Se le forze speciali non fossero intervenute e quello stronzo li avesse trattenuti il tempo necessario sarebbero tutti saltati in aria.

"mi dispiace Claire. Anche questo fa parte del mio lavoro"

"no. Ti prego. Non ricominciare con questa storia." disse allontanandosi da lei.

Alex s'intristí "lo sapevi. Quando hai deciso di stare con me. Ti avevo avvisato che poteva succedere. Che avresti potuto soffrire." le fece notare, lei le voleva evitarle quel dolore.

"sì lo so. Non è colpa tua. È solo che...è stato orribile. Quando me l'hanno detto, mi sono sentita morire." disse andando avanti e indietro nervosa e tenendosi la testa spostandosi indietro i capelli per la frustrazione.

"c'è sempre l'alternativa" disse Alex con il cuore a pezzi alla sola idea.

"e quale sarebbe?" chiese, non capiva.

"quella...che scelgono tutti/e" ammise triste, con le spalle ricurve come un cane bastonato che stava per essere abbandonato sull'autostrada. Stava per succedere di nuovo. Aveva già vissuto scene del genere. E ogni volta finivano tutte nello stesso modo  con l'altra persona che se ne andava via per sempre. Aprivano la porta di casa e non tornavano più.

Claire la fissó "oh no. Scordatelo. Io non ti lascio. Hai capito. Alex, io ti amo. E non ti lascerei per nessun motivo al mondo. Toglietelo dalla testa" disse prendendole il viso fra le mani e costringendola così a guardarla negli occhi.

"cosa ti salta in mente?" continuó "starti lontana non è l'alternativa piuttosto una condanna a morte, senza via di scampo" appoggiò la fronte alla sua e aggiunse "mi dispiace. Sono una stupida. Dovrei sostenerti in un momento così delicato e invece che faccio? Mi metto a frignare come una bambina di cinque anni. Perdonami"

"non hai nulla di cui farti perdonare. I sentimenti che proviamo ci rendono diversi da loro. È ciò che ci rende umani"

Passó le braccia dietro la sua nuca "però! Una sbirra saggia. Mi piace." sorrise. Poi tornó seria "io sarò qui. Sempre. Tutte le volte che avrai bisogno di me io ci sarò. Non vado da nessuna parte. Piuttosto ammazzo tuo padre." ammise con un sorriso sulle labbra.

"ah si? Faresti questo per me?" disse fissandola. Ma sapeva che erano i loro giochi, le loro battutine. Le usavano per chiarirsi e stare bene. Per sciogliere la tensione. Ricordó il suo incontro incarcere con suo padre e sorrise involontariamente perché sapeva di cosa era capace. Nulla la spaventava se non l'idea di perdermi.

"farei qualsiasi cosa per te." ammise

"lo sai vero che poi ti dovrò arrestare"

"ho le mie attenuanti. L'amore fa fare pazzie. E poi conosco un bravo avvocato che mi farà avere gli arresti domiciliari. Così potremo restare io e te a casa a fare l'amore tutto il tempo. Giorno e notte" disse dandole dei piccoli baci sulla bocca tra una frase e l'altra.

"ah! Quindi all'omicidio aggiungiamo anche sequestro di persona. Per lei non si mette bene signorina." tentò di dire mentre Claire continuava a baciarla. Piccoli baci ripetitivi.

Ma Claire non era ancora soddisfatta e la provocó "mi farei ammanettare volentieri da te" le sussurrò all'orecchio. Il gioco stava prendendo una direzione diversa. Ma Alex la allontanò "aspetta Claire"

"scusa. Non...non ti va? Oh! Ho capito sei arrabbiata con me vero."

"no. Certo che no. Voglio solo togliermi di dosso la puzza dei cadaveri e l'odore della bomba. Capisci? Mi dai dieci minuti? Faccio una doccia al volo" disse salendo di sopra

Claire sospirò, si maledí per essere stata così stupida. Alex aveva bisogno di lei e invece di sostenerla si metteva a fare i capricci. "cazzo!" imprecó. voleva sbattere la testa al muro per essere stata così debole in un situazione del genere. Fissó le scale e poi prese la decisione di salire di sopra. Di raggiungerla. Era sulla soglia del bagno, si tolse la maglietta, ma si fermó. Alex non le aveva chiesto di fare la doccia insieme. Forse non avrebbe apprezzato il suo inserirsi di soppiatto. Lasciò perdere e si mise ad osservarla. Intravedeva il suo corpo solo inparte per via del calore della doccia e del vetro patinato. Ma le bastava.

Alex sentí la sua presenza. Sorrise. "lo sai che anche spiare chi si fa la doccia è un reato?" chiese scherzando

Claire rimase sorpresa. Beccata! "scusa...io..non volevo. Non era mia intenzione" disse mentre stava andando via mortificata.

Ma Alex aprí il box doccia "dove scappi?" chiese mettendosi in posa per farsi ammirare, un braccio appoggiato al muro e l'altro al box.

Claire rimase abbagliata da tanta bellezza. Alex aveva un fisico asciutto. Il ventre piatto. Un seno piccolo ma sodo. Perfetto. "wow" disse come se fosse la prima volta. Fissare quella meraviglia ogni volta le suscitava emozioni diverse. "sei bellissima" ammise in un sussurro.

Alex sorrise "mi sta ancora guardando signorina. Lei è una guardona. Ma...se mi raggiunge potrei chiudere un occhio."

Claire non capiva. "è davvero quello che vuoi?"

"e perché non dovrei? Pensi davvero che sia arrabbiata con te perché prima mi hai dimostrato quanto mi ami. Perché è questo che ho visto in quelle lacrime. Tutto l'amore che provi per me" sorrise "dai, sciocchina." disse poi la fissó seria e vogliosa "vieni qui".

Claire si precipitó da lei ma Alex la bloccò "alt." disse mettendole un dito sul naso "prima dovresti toglierli quelli" disse indicando i jeans che portava indosso.

Claire lo fece molto velocemente. Se ne liberó. Le mise una mano sul petto per farla indietreggiare e si rinchiuse il box alle spalle.

Alex rise divertita "speravo ti togliessi tutto" disse ammirando il suo seno.

Claire aveva lasciato la biancheria intima. La fece contenta e si liberó anche del reggiseno. Le prese le mani e le portò sul suo seno grosso e sodo. "va meglio?" la provocó. La fissó "non sarà una bomba a far diminuire il mio amore per te."

"lo so." disse accarezzandole il viso.

Claire la spinse a muro, bloccandole le braccia e i polsi con le mani "c'è un altro modo che posso usare per dimostrarti il mio amore" sussurrò sulle sua labbra. Poi la bació. Tenendola ancora bloccata passò a baciarle il collo. Mentre una mano la l'intrecció alla sua. E l'altra esplorava il suo corpo accarezzandone ogni centimetro. La circonferenza del suo seno, i suoi lineamenti pettorali e infine le due linee dei fianchi che la porta anno esattamente dove voleva essere. Accarezzó il pube e la sua intimità. Facendola eccitare e gemere. Continuó con movimenti costanti finché la fece venire.

Alex mentre si riprendeva si a abbandonó al suo abbraccio. Rimasero così, abbracciate sotto il getto dell'acqua.

A young...brilliant... Detective Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora