Capitolo 46 (Aurora Longo)

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Il giorno dopo Alex si svegliò presto. La sua bella addormentata stava ancora dormendo le diede un bacio senza svegliarla. Si vesti e si presentò in ufficio. De Luca e Natasha la stavano aspettando.

"ho delle novità" disse mettendo sulla scrivania il foglio di giornale con l'articolo. La sera prima li aveva chiamati dicendo che forse aveva scoperto qualcosa.

Il suo capo lo recuperó e disse "perché è tutto bagnato?"

Era l'acqua dei fiori "è una lunga storia." tagliò corto Alex.

Lessero l'articolo...

"sì, la vittima di cui parla l'articolo potrebbe essere la persona che stiamo cercando. Ma ci serve di più di un misero e vecchio foglio di carta." le fece notare il suo capo.

"ho già parlato al telefono con il giornalista. L'ho convocato per sta mattina. Dovrebbe arrivare a momenti."

"bene. Ascolteremo cos'ha da dirci"

"ho già un nome. Aurora Longo. Ti dice niente?" chiese al suo capo che aveva più anni di servizio di loro.

"hai detto Longo?" ci pensó su "no. Non ho mai sentito questo nome. Considera però che io sono stato trasferito in questa città negli ultimi dieci anni. Questa storia è più vecchia."

"forse so chi può aiutarci" disse Alex pensando al suo mentore.

Bussarono alla porta...

Un agente fece capolino "capo, scusate il disturbo. È arrivato Edoardo Crespi. L'ho fatto accomodare nella saletta n1."

"va bene, grazie. Arriviamo, subito."

I tre, entrarono nella saletta. Fu Alex a fare le domande, visto che si erano già parlati.

"signor Crespi, grazie di essere venuto. Sono la detective Ferrari. Ci siamo sentiti ieri sera, ricorda?" disse e poi presentò anche la sua collega e il suo capo.

"ma certo detective. Sono qui per rendermi utile. Ditemi, come posso aiutarvi?"

"ecco noi abbiamo ragione di credere che la vittima di questo articolo..." disse mettendolo sul tavolo, per poi proseguire "...sia la stessa persona che stiamo cercando."

"vi riferite a questa famosa, Lady Killer, vero?"

"esatto. Ci parli di quello che è successo vent'anni fa. Ci parli di Aurora Longo"

L'uomo andò indietro con i ricordi e sospirò. " non è una bella storia..." esordi per poi bloccarsi. Dopo un attimo di esitazione continuó "...non dimenticherò mai il viso di quella ragazza spaventata, impaurita. Così fragile. Aveva gli occhi di un bellissimo blu, ma erano spenti."

"Aurora Longo era una ragazzina come tutte le altre. Le piaceva andare al cinema. Ascoltare la musica, fare shopping di tanto in tanto al centro commerciale. Finché una sera decise di andare ad una festa, un compleanno di una compagna di scuola. Accadde proprio quella sera. Mentre rientrava a casa. La poverina si è imbattuta in un gruppetto di ragazzi..." tacque per un attimo "da quella sera non fu più la stessa. Come biasimarla, era stata violentata ripetutamente da..." cercò la parola adatta "...animali. Sì questo è il termine giusto. Si sono approfittati di lei come delle bestie."

Prese un lungo respiro e prosegui "erano in otto. Capite? Otto." strinse i pugni in preda alla rabbia.

"che cosa è successo?" chiese Alex.

"non venne punito nessuno di loro. Nessuno. All'epoca ci fu molto rumore su questa storia. Ma tutte le testate giornalistiche ebbero ordini dall'alto. Il sindaco stesso aveva vietato di scrivere e parlare di questa storia. La città, la gente aveva iniziato ad aditare la ragazza come una bugiarda. Si era inventata tutto, dicevano. Veniva trattata male da tutti. Non poteva più uscire di casa. Anche solo per fare le cose normali di tutti i giorni come la spesa al supermercato o andare in farmacia. Nulla. Non riuscì neanche a terminare gli studi. Non prese neanche il diploma."

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