Capitolo 13 (L'autopsia)

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Quando Nath arrivò in ufficio trovò già Alex seduta alla sua scrivania.

"ti ho portato un caffè decente." e lo appoggiò sulla scrivania. Accanto alla cartellina gialla con su scritto il nome della vittima della sera precedente Tommaso Greco.

Alex non la degnó di uno sguardo. Era intenta ad aprire un nuovo caso. La solita procedura...cartaceo e compiuterizzato. Si trattava del povero sventurato che avevano ritrovato ieri sera.

" non c'è di che" disse Nath facendole notare che non aveva neanche ringraziato, ma sapeva che la sua migliore amica era fatta così. Le voleva lo stesso un mondo di bene. Prese posto alla sua scrivania e gongolava, fissandola e bevendo di tanto in tanto un sorso di caffè.

Alex lo notó con la coda dell'occhio e capì, aveva in mente qualcosa "avanti spara...perché hai quel sorrisetto? Che hai combinato sta volta?"

"io? Niente. Sono innocente lo giuro." rispose come se fosse un interrogatorio che facevano agli indagati.

"ho indagato su di lei signorina e le prove dicono il contrario." stette al gioco e poi aggiunse "Parla"

"e va bene. Ho conosciuto una persona."

"ecco! Lo sapevo. È sposato? Controlla sul database."

"non indovinerai mai chi ho conosciuto, ieri sera" le diede un piccolo suggerimento visto che la sera prima erano sulla scena del crimine.

"oh ti prego. Un altro giornalista no eh! L'ultimo era un prepotente e ti usava solo per avere informazioni e scrivere gli articoli per il suo giornale e fare lo scoop del momento."

"niente affatto detective. Lei è fuori strada." e sorrise divertita

Alex stava scrivendo al computer, si tiró indietro e appoggiandosi allo schienale della sedia, mettendosi a braccia conserte si mise a fissarla.

Nath sorrise ricordando la scena di quella splendida donna che era arrivata all'improvviso sulla scena del crimine con un vestito da urlo. "il nuovo medico legale" disse

Alex non capiva cosa ci fosse di così divertente. "fammi indovinare un altro maschilista e pieno di sé"

Nath sorrise ancora, non stava nella pelle. Doveva trovare un modo per farle incontrare. Sapeva benissimo che la sua migliore amica aveva un debole per le belle donne. E quel medico legale era davvero uno schianto. Cosa avrebbe dato per vedere la faccia di Alex quando l'avrebbe incontrata. Le venne un idea "ieri sera ha detto che avrebbe fatto l'autopsia stamattina alle 10. Potresti andare tu. Continuo io con il rapporto" propose.

"sul serio? Lo sai che non vado d'accordo con i tipi del genere"

"prima o poi dovrai incontrarlo ti pare?"

"d'accordo, hai vinto" disse alzandosi dalla sedia. Stava per recuperare il giubbotto dalla spalliera ma..

"no. Quello lascialo lì"

"perché?"

"fidati. Mi ringrazierai dopo"

"certo che oggi sei più strana del solito"

Alex guardò l'ora "sono le 9.30. Prima di scendere al piano di sotto. Avviso il capo sul nuovo caso."

Poco dopo bussó alla porta anche se era aperta. "capo, posso?"

"certo Alex. Vieni. Allora! Cosa abbiamo sul nuovo caso?"

"beh! Almomento sappiamo che la vittima è un uomo. Bianco. Sui 35 anni. Sposato da tre ma niente figli. Abbiamo già contattato la moglie che era fuori città per lavoro e rientrerà nel pomeriggio. Sarà la prima che sentiremo. È stata convocata per domani mattina"

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