Capitolo 8.

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"Se vuoi posso darti un passaggio io."

"Cosa?!" scatto incredula
"Ti porto io a casa" ripete
"No" sbuffo una risata.
"E perché no?"

Ma che cazzo ha nel cervello, vermi?!

"Non mi sembra una domanda intelligente"
"A me si" ribatte.
"Bhe non importa, chiederò a qualcuno" faccio un passo per entrare e cercare qualche volto familiare.

Sono tutti ubriachi fradici oppure sconosciuti.

Perfetto.

"Harry!" Urlo. "Harry vero che puoi portarmi a casa?" chiedo alle sue spalle ricevendo in cambio qualche parola incomprensibile.

Quando si volta verso di me mi accorgo del suo stato.

Anche lui é ubriaco, fanculo.

Mi siedo su un divanetto e mi passo una mano tra i capelli.

"Penso proprio che tu non abbia scelta" sento la sua voce alle mie spalle.

Quando mi volto lo vedo:
Sorride facendo girare le chiavi della macchina intorno all'indice.

Alzo gli occhi al cielo.

"Dov'è finita la tua troia? Accompagna lei a casa che magari ti da la ricompensa"

"Gelosa, Evans?" un brivido mi percorre la schiena mentre sussurra quelle due semplici parole, che potrebbero fottermi il cervello.

"Direi di no, Tomlinson." faccio un mezzo sorriso, "solo che Ashley è una troia, e lo sai"
"Non parlare così di lei"
"Come scusa?"
"Non mi piace come parli di lei."

La sta difendendo davvero.

"Beh, se non ti dispiace vado a cercare un passaggio da qualcuno"
"Non lo troverai Maddie, sai benissimo che puoi tornare a casa solamente con me. Non hai scelta"

Il tragitto è troppo lungo, non ce la farei da sola.

Mi alzo e mi allontano da lui il più possibile, raggiungendo il bagno.

La sua vicinanza, la sua voce.

Mi è mancato dannatamente tanto, anche se non lo ammetterei mai.

Mi sta facendo solo male, quando i ricordi si fanno spazio dentro di me è la fine.

Quando lo supplicai di restare ma senza nemmeno voltarsi scosse la testa lasciandomi sola.

Non lo dimenticherò mai.

Mi sciacquo la faccia con l'acqua gelata e prendo un sospiro.

Esco dal bagno e mi guardo un'altra volta in giro.

Ha ragione, dannatamente ragione, è l'unica persona in grado di portarmi a casa.

Non so cosa fare.

Vedo Louis parlare con Ashley.
Quanto la odio.

Come ha potuto mettersi con lei? Dopo quello che ha fatto.

Dopo quello che siamo stati.

Fanculo.

"Louis, puoi venire un secondo?" gli chiedo ricevendo un'occhiataccia dalla bionda alla quale rispondo con una smorfia, e il sorriso compiaciuto del suo ragazzo.

"D'accordo" sbuffo. "ma andiamo. Subito."
Annuisce mentre usciamo dalla sala, ma probabilmente non se lo aspettava.

L'inizio del viaggio è silenziosissimo, quasi imbarazzante.

Non ho intenzione di parlare con lui, potrei dare i numeri davvero.

Dopo diversi minuti a guardare fuori dal finestrino accendo la radio.

Deer 2|| Louis Tomlinson.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora