Capitolo 38.

3.9K 210 24
                                    

"Mettilo lì" indico una scatola a Niall, che ci mette dentro il televisore.

Si sono offerti tutti e cinque di aiutarmi a sistemare le cose che dovrò portare da Louis.

Passo accanto ai giornali sparsi sul tavolino della sala e mi decido a buttarli, uno per uno.

Su varie pagine ci sono cerchiate un evidenziatore offerte di lavoro a cui io e Sam volevamo interessarci, quest'estate.

È strano come cambi tutto in così poco tempo.

Suona il campanello: credo che sia Louis.
È sceso prima per portare degli scatoloni in macchina, non dev'essersi portato le chiavi.

Raggiungo la porta e la apro, senza preoccuparmi di guardare nello spioncino.

Quasi mi soffoco con la mia stessa saliva mentre guardo il ragazzo di fronte a me.

"Tyler" sussurro portandomi una mano alla bocca.

Si passa una mano sul ciuffo prima di fiondarsi su di me e stringermi in un grosso e goffo abbraccio.

Lo sento borbottare mentre lo faccio entrare in casa, è agitato e si vede.

"Vuoi qualcosa da bere?" gli chiedo non sapendo cosa fare.

Annuisce distrattamente, senza guardarmi.

Harry si blocca sui suoi passi e ci guarda con un orologio in mano, per poi schiarirsi la gola e tornare a sistemare.

Tiro fuori due birre dal frigorifero quasi vuoto e gliene passo una, sedendomi di fronte a lui.

"I-io... Ero fuori città, l'ho saputo due giorni fa. Non sono neanche venuto al funerale... Mi dispiace così tanto" stringe gli occhi.

Anche lui conosceva bene Sam, anche lui teneva a lei.

Annuisco.
"Come.." sospira, "c-cosa stai facendo in questi giorni?" cambia domanda.

Alzo le spalle. "Tu?"

"Mi hanno fatto un'offerta di lavoro, a Manchester" parla sotto voce.
"Non so se accettare. Non lo so, sono troppo sconvolto.
Con Louis... Come va?"
"Bene. Va tutto bene" annuisco.
"Tu... Hai trovato qualcuno?" mi schiarisco la gola.

"Mi sto sentendo con una ragazza, ma non è nulla di serio."
"Sono contenta per te" dico sinceramente.

Si merita sul serio il meglio.

"Okay sarà meglio che vada, volevo solo assicurarmi che stessi bene"

Si alza e io lo accompagno fino alla porta, per poi abbracciarlo forte.

Forse è l'ultima volta che lo vedrò.

"Abbi cura di te, Maddie"

Sospiro guardandolo per qualche istante, per poi richiudere la porta.

"Tutto bene?" mi chiede Liam.

Lui, Harry, Zayn e Niall mi stanno guardando preoccupati.

Annuisco.
La porta si apre dietro di me e Louis entra nel salotto.

"Perché ho incontrato Tyler Hooper nell'atto del palazzo?" chiede passando del celofant sopra a dei quadri sparsi sul divano.

"È passato a chiedermi come stavo"
"Oh." risponde senza girarsi.

Liam mi fa un mezzo sorriso, tornando a prendere gli scatoloni.

Sta tornando quello di prima, finalmente.

"Grazie di tutto ragazzi" dico.
"Vi va una birra?"

Annuiscono tutti, così vado in cucina a prepararle.

"Hey" mi giro trovando Harry appoggiato alla parete, con le braccia incrociate.

"Harry" mi piego verso l'ultimo cassetto per prendere l'apri bottiglie.

"Sono contento per te e Louis" una fossetta si fa spazio sul suo viso.

"Grazie" gli sorrido impacciata. Abbiamo sempre avuto un rapporto di amici, sì, ma non poi così intimi.

"Hey."
Alzo la testa, trovandomelo a braccia aperte.

Mi stringo sul suo petto, lasciandomi avvolgere tra le sue braccia.
"Sei forte, lo sarai sempre. Io sarò sempre qui per te in ogni caso, chiaro?" Lo ringrazio sussurrandogli, senza allentare la presa su di lui.

Dopo qualche istante sciolgo l'abbraccio, sentendo le lacrime vicine.

Gli sorrido per poi sistemare le birre su un vassoio e tornare in salotto seguita da lui.

"Ecco qui" Niall mi schiocca un bacio sulla guancia prendendone una, tenendo i miei cd nell'altra mano.

"Abbiamo fatto" annuncia Zayn
"È tutto inscatolato" si sistema i pantaloni Liam, prendendo anche lui una birra.

"Grazie" dico di nuovo.

"Okay io devo scappare." dice Zayn infilandosi il giubbotto.
"Ah, Maddy. Louis mi ha detto della Modest, sono fiero di te" mi prende il viso tra le mani dandomi un bacio sulla fronte.

"Grazie Zayn" gli accarezzo una spalla, lui mi sorride.

"Ci si vede" alza due dita ed esce dall'appartamento.

Niall, Harry e Liam vanno via poco dopo, stanchi.

Rimaniamo solo io e Louis, facendo su e giù verso la sua macchina per portarci gli scatoloni finali.

"Louis" lo chiamo quando si prepara a prendere l'ultimo cartone.
"Mh?" chiede distrattamente, per poi guardarmi e aspettare che gli risponda.

Guardo come la luce dietro di lui gli illumini solo una parte del viso, rendendogli gli occhi ancora più chiari, tendenti quasi al grigio.

La canotta abbandonata sul suo corpo e i jeans chiari arrotolati alle caviglie che lasciano intravedere la ragnatela tatuata proprio  di sopra alle sue vecchie e consumate Vans nere.

È così spontaneo e casuale, non fa neanche apposta ad essere perfetto.

Sorrido.

"No, nulla" gli rispondo.

Mi sistemo i capelli per poi prendere le chiavi dallo scaffale dell'entrata, aspettando che Louis esca per guardare un'ultima volta la casa e chiudere la porta dietro di me, sospirando pesantemente.

Una volta arrivati in macchina, Louis guida verso quella che sarà la mia nuova casa -la sua-.

Lascio andare la mia testa sulla sua spalla, e lui subito dopo appoggia la mano sulla mia coscia.

Gli dò un bacio sul collo per poi spostarmi verso il finestrino e guardare fuori.

Siamo quasi arrivati, a giudicare da ciò che vedo.

"Ti sta suonando il telefono" mi avverte Louis. Non lo avevo neanche sentito.

"Sì?" rispondo.
"Signorina Evans, abbiamo esaminato il suo lavoro." è il signor Christian.

"Oh" sento il cuore iniziare a battere il triplo di prima. "E... Quindi... Sì insomma..?" mi schiarisco la gola, Louis stringe la presa sulla mia coscia.

"Ci piace. E abbiamo una proposta da farle. La aspettiamo in sede domani mattina, per tutti i dettagli"
"Ci sarò" annuisco,
"Allora a domani"
"Fantastico. Arrivederci"
"Salve" chiudo la chiamata.

Sorrido e guardo Louis, che ha sentito buona parte della conversazione per via del tono di voce alto di Christian.

"Vengo con te, non ci sono scuse" sorride puntandomi un indice contro, alzando la mano dalla mia gamba.
"Non riesco ad aspettare domani, sono troppo curiosa"
"Sono fiero di te, amore" mi guarda fermandosi sotto casa, io mi sporgo verso di lui e lo bacio per poi scendere dall'auto, e lui con me.

Apre il bagagliaio e iniziamo a portare in casa la mia roba.

Mentre sistemo i cartoni, non posso fare a meno che pensare a domani: cosa vorranno propormi?

Deer 2|| Louis Tomlinson.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora