Capitolo 11.

4.5K 236 19
                                    

Non è così che doveva andare.

"Vaffanculo" do un pugno sul volante appena chiusa la portiera della mia auto.

Ma che cazzo sono diventato, io, che posso avere tutto dalla vita, ad essere smerdato completamente davanti alla ragazza che amo tra le braccia di un ragazzo perfetto, con il regalo che le avevo fatto qualche anno fa in mano, osservando la scena.

Spengo di scatto la voce allegra della radio, voglio solo tornare a casa.

Mi butto sul divano.

Mi sento una merda, ecco cosa, una merda.

Un suono vicino al mio orecchio mi sveglia improvvisamente. Ho acceso la videocamera mentre dormivo.

Inizio a guardare i video che ci sono, uno per uno.

Il primo.

Era la sua festa di compleanno e voleva assolutamente usarla subito, aveva le mani davanti all'obbiettivo e io le stavo insegnando, le mie mani sulle sue. La sua risata, quando quello che ha inquadrato era il nero della mia maglietta quando si era avvicinata per baciarmi.

I ricordi sembrano volare in questa stanza silenziosa, mentre guardo uno per uno i bellissimi momenti passati insieme che lei ha voluto ricordare per sempre filmandoli.

"Louis puzza" le sue risate registrate sono l'unico suono qui,
"Però la mia puzza ti piace, ammettilo" mi inquadra e io sorrido, le mani dietro alla testa, ero sdraiato sul mio letto.
"Un po' "

Cambio video, fino a vederne uno che non avevo mai visto.

Guardo la data, risale a pochi mesi dopo che finisse tutto.

"Louis saluta!"
"Solo se mi baci"
"Allora non salutare"
Si sentono solo i suoni di un video che ho già visto tra i precedenti ma l'inquadratura è su il materasso di un letto o divano.

"Maddy soffre il solletico"
"Smettila basta!"
"Parola magica"
"Ti amo"
"Anche io"

L'inquadratura sul materasso inizia a muoversi.

Stava riguardando i video anche lei e non si era accorta di star registrando?

"Ahi!"
"Smettila con queste urla stridule, fai male alle orecchie"
"Se tu la smettessi di prendermi in braccio e mettermi sopra di te"
"Non ti piace avere il controllo su di me? Vuoi che faccia tutto io?"
"Io non-"
"Vieni qui"
"Smettila!"
"Sssht."
"Ti amo"

Ricordo benissimo quel momento, eravamo solo noi, nessun problema, preoccupazione, tutto perfetto. Quella è stata una delle nostre serate, nessun pensiero, solo lei e i suoi occhi ipnotizzanti nella mia testa.

Non so perché mi è rimasto impresso ma ricordo quel giorno come se fosse ieri.

Maddy che riguardava i video sembra ricordarlo come me, l'inquadratura inizia a tremare fino a diventare nero, lasciando il silenzio, se non i suoi singhiozzi.

Stava riguardando i nostri momenti per poi crollare.

È un suono che uccide, vedere quella ragazza che ha sempre un motivo per sorridere, quel sorriso che ti spinge a sorridere a tua volta, la sua voce, così dolce ma gioiosa, sentirla piangere è la peggiore delle torture.

E forse l'unica tortura peggiore è sapere che tutte le lacrime che ha versato e che sta versando anche oggi sono tutte, una per una, a causa mia.

Spengo la videocamera sollevando la guancia ormai da troppo tempo appoggiata al cuscino.

Passo una mano sugli occhi trovandola bagnata di qualche lacrima.
Non adesso. Non ancora.

Che casino siamo diventati.
Sono egoista.
Dovrei volere il suo bene perché la amo.

Non dovrei volere il mio, giusto?

Lei è felice. Sta bene. Devo accettarlo.

Eppure io so che con me stava meglio. Potrei renderla felice, se solo me lo permettesse.

Decido di pensare ad altro, così chiamo Liam.

"Possiamo vederci?" chiedo appena risponde.
"È successo qualcosa?" si preoccupa subito.
"No, mi andava una birra" mento.
"Okay, io sono con Sam la sto riportando a casa... Ci vediamo al loro appartamento?"

Certo, io non voglio pensare a Maddie Evans e tu mi dici di andare a casa sua. Grazie Liam.

"Okay, a tra poco" riattacco sbuffando, infilandomi le scarpe.

MADDY'S POV

Esco dalla doccia di corsa, consapevole di essere in ritardo.

Sento la porta suonare così mi infilo giusto l'intimo per andare ad aprire, sapendo che si tratta di Sam.

Saltello per il corridoio per via del freddo marmo a contatto con i piedi e arrivo all'ingresso con ancora i capelli gocciolanti.

Il forno a microonde suona così apro la porta di corsa fondandomi poi in cucina.

"Ciao Sam, allora io ora mangio una cosa al volo e poi esco. Ah probabilmente ti chiamerà Tyler," parlo armeggiando con il mio pranzo dando le spalle a Sam, che è all'entrata della cucina dato che ho sentito i suoi passi seguirmi fin qui.

"Mi ha chiamato due o tre volte ma non ho voglia di sentirlo ora" dico sincera, "ah e poi-"
"Credevo che tra te e Tyler andasse tutto bene" dice una voce, che non è per niente quella di Sam.

Mi giro, Louis è davanti a me con le mani in tasca e gli occhi che vagano per il mio corpo.

Cosa gli dico? Non lo so nemmeno io come sta andando con Tyler.

"Cosa ci fai qui?" rispondo con un'altra domanda, sviando la conversazione.

"Liam mi ha detto di passare qui, visto che accompagna a casa Sam. Dovrebbe arrivare tra poco" risponde, gli occhi che non lasciano i miei.

Improvvisamente mi ricordo di essere in intimo, così mi copro con l'asciugamano dei piatti.

Sono ridicola.

Louis sbuffa una risata, "di te ho visto ben oltre di un semplice reggiseno, Maddy."

Il modo in cui il suo nome scivola fuori dalle sue labbra mi manda brividi per tutto il corpo.

Lascio cadere lo strofinaccio e ignoro Louis fino alla mia camera da letto, mentre mi vesto.

Sento che mi sta seguendo così ne approfitto per farmi aiutare da lui.

"Potresti.. Tirarmi su la zip?"
Gli do le spalle, indicandogli la zip del top che sto per indossare.
"Uh si, certo" sento una sua mano calda  appoggiarsi lentamente e con cautela alla base della mia schiena, mentre con l'altra tira su la cerniera.

È talmente vicino che sento il suo fiato sul mio collo.

Mi giro e i nostri nasi quasi si sfiorano.
Mi fissa le labbra, leccandosi le sue.

Improvvisamente sento la porta sbattere, "Maddy siamo a casaaaaaaa" c'è anche Liam con lei.

Mi schiarisco la gola e torno in salotto insieme a Louis.
"Che... Ci facevate voi due in camera?" Chiede curiosa.
"Niente" rispondiamo in coro.
"Okay, io devo andare" dice Louis prendendo Liam per un braccio e uscendo da quella situazione.

Deer 2|| Louis Tomlinson.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora