«E adesso? Vieni a fare una passeggiata con me?» Mi chiese Andrew. «Si.» Risposi senza pensarci veramente, in fondo che male c'era? Se Damon baciava le altre ragazze perché non potevo fare una passeggiata con Andrew? Ero una stupida, perché pensavo quelle cose? Io e Damon non stavamo nemmeno insieme. «Finalmente!» Scherzò Andrew e io sorrisi, uscimmo fuori dal cancello di casa e Isabella mi fece l'occhiolino mentre alzavo gli occhi al cielo. «Allora.» Cominciò Andrew mettendosi le mani nella tasca dei jeans firmati. «Si?» Chiesi alzando un sopracciglio. «Parlami di te, sei sempre silenziosa.» Disse sorridendo e facendomi notare quanto i suoi denti fossero bianchi. «Sono una persona piuttosto normale.» Ammisi, non volevo di certo confidarmi con lui. «Cosa ti piace fare?» Insistette sistemandosi quell'odioso ciuffo biondo. «Disegnare.» Alzai le spalle. «Io vado a cavallo.» Mi disse ma io non glielo avevo chiesto, così mi limitai ad annuire. «Sono molto bravo.» Ma chi si sentiva? Odiavo i tipi come lui, si dava troppe arie, gli lanciai un'occhiata torva mentre continuava a parlare di come fosse eccezionale ma io non ascoltavo, come la scorsa volta, il mio pensiero volò a Damon, chissà cosa stava facendo, era già al Summer? E ci andava tutte le sere? Robert a quanto avevo capito lo stava frequentando, forse per entrare nel giro, a quel pensiero rabbrividii, come poteva un ragazzo così bello sprecarsi in quel modo? Anche se mi attirava tanto ero contraria al "lavoro" che faceva, scossi la testa, non doveva importarmi, non dovevo pensarci, lui aveva altri pensieri e dovevo averli anche io, ritornai a guardare Andrew, era molto bello anche lui ma di una bellezza scontata, di sicuro aveva così tante ragazze pronte a cadere fra le sue braccia, la domanda mi venne spontanea a quel punto. «Perché proprio io?» Gli chiesi interrompendolo, volevo capire perché passava il suo tempo con me anziché con altre ragazze. «Che vuoi dire?» Rispose con un'altra domanda confuso. «Perché passi il tuo tempo con me?» Lui restò a guardarmi ancora un po' per poi parlare di nuovo. «Perché ti trovo interessante.» Disse annuendo, io interessante? Mi faceva ridere, scossi la testa sorridendo, lui non capiva proprio niente.
Quella sera rimasi a guardare Robert uscire dal cancello, guardarsi attorno e poi andare via, forse mi stava cercando ma avevo deciso di non andare con lui, non sapevo cosa andarci a fare, vedere Damon baciare un'altra non mi andava per niente, sbuffai rientrando in casa, salii di sopra nella nostra camera, mi mancava un po' casa nostra, lì avevo una camera tutta per me arredata come volevo.
Mi sedetti sul letto e guardai Isabella, dormiva tranquilla, mi guardai intorno, la stanza era solo illuminata dalla luna, era perfetta per mia sorella ma a me mancavano i miei disegni, senza pensarci due volte mi alzai e raggiunsi il mio zaino, lo aprii, presi il taccuino e una matita che avevo portato con me e cominciai a disegnare trasportata dai pensieri, quando smisi notai che era veramente tardi, guardai il disegno e rimasi sorpresa: avevo disegnato Damon.
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Fatti per amare
Romance"Noi lo sappiamo cosa ci manca. Lo sappiamo anche quando non lo vogliamo sapere.„ - Massimo Bisotti Lacey e Damon hanno due anime diverse ma due spiriti uguali. Come può un ragazzo così tenebroso innamorarsi di una ragazza così innocente? Un'estate...