Uscii fuori in giardino aspettando la risposta di Damon, gli avevo scritto parecchi messaggi ma non aveva ancora risposto da quella mattina, mi sembrava strano, lui rispondeva sempre e subito, forse aveva da fare, rimisi il cellulare in tasca continuando a camminare sul prato quando sentii la porta d'ingresso chiudersi, mi voltai e vidi Robert camminare a passo svelto verso il cancello. «Esci con Happy?» Gli chiesi avvicinandomi. «Devo passare da Damon.» Rispose in fretta aprendo in cancello. «Cosa succede?» Chiesi allarmata da tutta quella fretta. «Non lo sai?» Mi domandò stupito, sospirai. «Portami con te.» Dissi seria uscendo con lui. «Non penso sia un'ottima idea.» Constatò sapendo della lite con mio padre. «Robert, andiamo.» Risposi fulminandolo con lo sguardo.
«Perché l'hai portata qui!» Lo rimproverò Damon non appena mi vide sotto casa sua con mio cugino. «Sai quanto è testarda.» Rispose grattandosi i capelli. «Perché non mi vuoi qui?» Chiesi avvicinandomi. «Vuoi dirmi cosa succede o devo come al solito venirlo a scoprire da altri?» Lo incalzai mentre socchiudeva gli occhi. «Puoi lasciarci soli?» Chiese Damon irritato, Robert annuì andando via, non so dove. «Torna a casa.» Disse rivolgendosi a me con tono scontroso mentre si avvicinava alla sua moto sistemando uno zaino, a cosa gli serviva? «Io non ti capisco, stai andando via? La scorsa sera eri in un modo e adesso in un altro, vuoi deciderti? Che cosa conto io per te?» Chiesi con le lacrime quasi agli occhi. «Tu cerchi di cambiarmi e io non posso... non devo.» Mi ero ancora illusa, continuavamo a litigare per il solito motivo, mi portai una mano sul viso cercando di trattenermi nello scoppiare a piangere. «Allora non so se possiamo stare insieme, sono stanca di questo.» Dissi e quelle parole quasi mi uccisero, il suo sguardo si spense mentre mi voltavo decisa ad andare via, feci un passo pregandolo mentalmente di farmi voltare, di farmi tornare da lui, feci due passi sentendomi pesante, ne feci tre e quasi crollai. «Lacey...» Lo sentii bisbigliare, mi aveva chiamata, mi fermai e lo sentii prendermi il braccio, mi fece voltare verso di lui, subito incontrai i suoi occhi sofferenti e poi le sue labbra sulle mie, mi voleva con se. «Non andartene.» Quasi mi pregò mentre mi abbracciava. «Resto se...» Non mi fece finire che parlò al mio posto. «Uscirò da questo giro, te lo prometto.» Spalancai gli occhi a quelle parole, lo strinsi più forte, voleva farlo veramente, in quel momento sentii mancarmi l'aria, mi ero innamorata, mi ero innamorata follemente, e speravo vivamente che anche per lui fosse lo stesso. «Lo farai?» Chiesi cercando più sicurezza, lui annuì ricominciando a baciarmi lentamente. «Vuoi dirmi dove vai?» Domandai ancora staccandomi da lui. «Sono di nuovo nei guai con la polizia, devo uscire dalla città e dormire fuori questa notte.» Rispose sospirando. «Voglio venire con te.» Dissi prendendogli le mani. «Sei impazzita? È pericoloso e poi torno presto.» Rispose accarezzandomi la guancia. «Damon, ti prego preferisco stare con te anche se in pericolo.» Alle mie parole il suo sguardo si addolcì. «Piccola... io ti farei venire con me, ma non posso farti rischiare tanto e con i tuoi come la metti?» Aveva ragione, che scusa avrei inventato? In un attimo mi venne un'idea. «Verrò con te.» Dissi decisa, non lo volevo più distante da me.
Qualche ora dopo eravamo in viaggio, avevo convinto i miei genitori che avrei passato la notte da Happy, e loro, ci avevano creduto, ero orribile ma volevo andare con Damon, non volevo lasciarlo solo, lo strinsi forte mentre il vento mi scompigliava i capelli fuori dal casco, eravamo in fuga e avevo paura ma non appena mi parlava tutto tornava tranquillo per me, tutto tornava perfetto.
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Fatti per amare
Romance"Noi lo sappiamo cosa ci manca. Lo sappiamo anche quando non lo vogliamo sapere.„ - Massimo Bisotti Lacey e Damon hanno due anime diverse ma due spiriti uguali. Come può un ragazzo così tenebroso innamorarsi di una ragazza così innocente? Un'estate...