20 Capitolo

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Non so come, riuscirono a trascinarmi fino al Luna park anche se non facevo altro che seguirli e stare in silenzio, con gli amici di Mary era anche venuto Robert perché mia zia l'aveva costretto. «Verrà anche Happy?» Chiesi avvicinandomi a mio cugino mentre scuoteva la testa. «Lei detesta gli amici di mia sorella.» Io annuii un po' seccata anche Robert lo era, così, la domanda mi venne spontanea. «State insieme?» Gli chiesi mordendomi la lingua subito dopo, lui sembrò imbarazzato all'inizio, poi mormorò qualcosa di incomprensibile e alla fine parlò. «Noi... io... una specie.» Rispose alzando le spalle. «E tu e Damon cosa state facendo?» Mi chiese subito dopo, io abbassai lo sguardo. «Credo che stia giocando con i miei sentimenti.» Ammisi sospirando, lui si fermò di colpo lasciando andare gli altri avanti. «Lacey, lui fa così con le ragazze e io non voglio che tu soffra per lui, esci da questa cosa prima che sia troppo tardi.» Mi disse con sguardo preoccupato. «Prima che sia troppo tardi?» Chiesi non capendo. «Prima che ti affezioni.» Io abbassai di nuovo lo sguardo, mi sentivo una stupida, lui non mi aveva nemmeno chiamata dopo ieri. «Dai, andiamo, ci stanno chiamando.» Disse poi Robert poggiando una mano sulla mia spalla e camminando verso di loro. «Noi abbiamo deciso di andare al cinema qui accanto, venite con noi?» Ci chiese Andrew, mio cugino scosse la testa. «Devo andare via io.» Io lo pregai con lo sguardo di restare e lui annuì. «Anche con Lacey.» Aggiunse. «Perché anche Lacey?» Chiese con voce squillante mia sorella avvinghiata a Manuel. «Deve aiutarmi.» Disse velocemente. «In cos...» Non le lasciai finire la domanda che risposi immediatamente. «Ci vediamo a casa.» Risposi trascinando Robert dall'altra parte. «Vedo che non ami stare con loro.» Scherzò mio cugino mentre gli davo una leggera gomitata. «Ma Christian sta venendo a prendermi, abbiamo cose da fare, vuoi che ti lasci a casa?» Mi chiese e io annuii tristemente ripensando a Damon.
Poco dopo cominciammo a camminare verso l'uscita per aspettare l'amico di Robert e quando arrivò nella sua macchina scura e abbassò i finestrini notai che c'era anche Damon, e il mio cuore si fermò, mio cugino mi lanciò un'occhiata «Passo a prenderti senza Damon.» Bisbigliò e poi salì in auto. «Andiamo.» Disse in fretta, Christian mise in moto ma Damon lo fermò di colpo. «Io non vengo.» Disse fissandomi, io abbassai lo sguardo mentre scendeva dall'auto. «Lasciala stare e sali.» Ringhiò Robert aprendo lo sportello per scendere, Damon mi guardò di nuovo, il suo sguardo si era addolcito. «Voglio parlarti.» Sussurrò e io annuii, dovevo lasciarlo spiegare? «Tranquillo, andate pure.» Dissi a mio cugino sorridendogli, per fargli capire che era tutto apposto, lui si ricompose salendo di nuovo in macchina e partendo. «Cosa vuoi?» Chiesi a Damon con tono scorbutico non appena andarono via. «Mi dispiace piccola.» Disse, sembrava nervoso. «Io non lo dico mai a nessuno, ma, tu quella sera mi hai visto vulnerabile, indifeso e solo.» Aggiunse toccandosi i capelli. «E io... sono tornato da te.» Ammise.
Non avevo mai visto Damon insicuro, si vedeva che era nervoso, sembrava anche intimorito da me, quei gesti mi sorprendevano, lui, forse, non lo aveva mai detto a nessuno alle ragazze che aveva avuto, se non volevano quello che lui voleva le faceva andare e non le cercava più, mentre da me era tornato, con questi pensieri i miei occhi si illuminarono.
Lentamente mi alzai sulle punte per lasciargli un delicato bacio sulle labbra, quel gesto lo sorprese, ma poco dopo sorrise approfondendo il nostro bacio, restammo attaccati ancora un po'  è appena ci staccammo lui sembrava sereno. «Allora.» Disse prendendomi la mano. «Ti va un giro sulle montagne russe?» Io spalancai gli occhi. «Non ci sono mai stata.» Ammisi, lui sorrise baciandomi di nuovo. «Una prima volta.» Disse sorridendo maliziosamente.

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