«Vado a fare una doccia.» Disse Isabella uscendo dalla nostra camera, ne approfittai per prendere il mio taccuino e guardare meglio il disegno di Damon, gli occhi sembravano proprio i suoi, brividi attraversarono il mio corpo pensando alla scorsa sera, lui stava cercando di baciarmi e io ero scappata via, non avevo mai baciato nessuno e di questo mi vergognavo, mi sentivo stupida, forse ero l'unica al mondo, l'unica ragazza che a diciassette anni non aveva ancora baciato un ragazzo, scossi la testa al pensiero, "prima lo studio." Non faceva che ripetere mio padre e così avevo fatto, per me era stato importante solo: studiare e disegnare, ma adesso cosa mi stava succedendo? Sospirai tornando a guardare il disegno e i capelli scompigliati che gli avevo fatto, era identico a lui. «Chi è?» Sobbalzai sentendo la voce di mia sorella, lanciai per terra il taccuino spaventata, non mi ero nemmeno accorta che avesse finito. «Hai già finito?» Chiesi cambiando argomento, lei annuì stringendosi nel suo accappatoio. «Chi era Lacey?» Insistette piegando di lato la testa. «Tu non disegni mai volti.» Abbassai lo sguardo, era la verità, non mi piaceva, fino a quella sera. «Sta volta si, lascia perdere.» Dissi sollevando da terra il taccuino e mettendolo al sicuro sotto il cuscino. «Sono tua sorella.» Ricominciava con quella frase, roteai gli occhi. «Chi era quel ragazzo?» Mi chiese sedendosi accanto a me sul letto. «Non è importante Isabella.» Dissi scocciata. «Io credo proprio di si.» Ammise squadrandomi dalla testa ai piedi. «È solo un disegno...» Mentii, per me era molto di più. «Allora posso solo vederlo?» Chiese allungando la mano verso il cuscino.
«Perché non andiamo a dormire?» Cambiai argomento bloccando la sua mano, lei scosse la testa ma poi si alzò, aprì l'armadio tirando fuori la sua camicia da notte, la indossò e poi si coricò sul suo letto mentre spegnevo la luce, rimase per un po' in silenzio, doveva essersi addormentata, così chiusi gli occhi. «Hai disegnato quel Damon?» Quella domanda mi fece spalancare gli occhi. «Andrew ti ha vista con lui, per questo è venuto a chiamarti sabato sera al Summer.» Disse, la sua voce era piena di delusione e io socchiusi gli occhi. «Cosa ti è venuto in mente Lacey? Lui vuole solo portarsi a letto ragazze qualsiasi, non è interessato ad una storia e spaccia droga.» Il suo tono era velenoso e mi colpì dritto al cuore. «Andrew ha detto solo a me di averti vista perché sono tua sorella e voglio proteggerti, non ha sparso la voce, dovresti ringraziarlo, non devi più frequentare quel tipo, mi hai capita? Cosa penserà papà se lo viene a scoprire?» Mi chiese tristemente, io non riuscii a parlare, mi voltai verso di lei ma non la vidi in faccia, era troppo buio. «Andrew è un bravo ragazzo, perché non vuoi capirlo Lacey?» Continuò a parlare ma io avevo la gola chiusa e lei non aspettò la mia risposta. «In questo momento mi importa solo sapere che tu non frequenterai più quel ragazzo, fallo per te e per tutti noi.» Disse infine per poi voltarsi dall'altra parte, dandomi le spalle, questa volta doveva essersi addormentata sul serio mentre io non sapevo cosa pensare e cosa fare, dovevo ascoltarla ma non ci riuscivo.
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Fatti per amare
Romance"Noi lo sappiamo cosa ci manca. Lo sappiamo anche quando non lo vogliamo sapere.„ - Massimo Bisotti Lacey e Damon hanno due anime diverse ma due spiriti uguali. Come può un ragazzo così tenebroso innamorarsi di una ragazza così innocente? Un'estate...