11 Capitolo

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La mattina dopo aprii gli occhi, avevo dormito scomoda per colpa dei vestiti che avevo, mi guardai attorno e notai Damon in piedi, era in mutande, serrai immediatamente gli occhi quando sentii la sua risata. «Ti ho vista sbirciare piccola.» Rise ancora mentre arrossivo. «Mi sto vestendo puoi riaprirli.» Disse, aprii un occhio e controllai, stava facendo come mi aveva detto, così, mi alzai e andai in bagno per darmi una sistemata, dovevo avere un aspetto orribile. «Andiamo via tra poco, ti lascio a casa.» Mi disse dall'altra stanza. Guardai l'ora erano quasi le cinque del mattino, non avevo dormito per niente. «La polizia non mi starà cercando, è un'orario tranquillo.» Mi spiegò mentre mi lavavo il viso, appena finii lo raggiunsi trovandolo già vestito. «Stanno cercando anche me?» Lui scosse la testa. «No, adesso non più, solo la scorsa notte, ho parlato con degli amici.» Mi informò, io lo guardai negli occhi notando ancora quanto fossero meravigliosi. «Andiamo.» Disse in fine distogliendo lo sguardo.

«Ok, fermati pure qui.» Dissi non appena arrivammo all'inizio della strada di casa dei miei cugini. «Non vuoi farti vedere con me?» Mi chiese fingendosi offeso. «I miei non sanno che sono stata fuori...» Ammisi ma lo sapeva già, lui annuì, chissà cosa pensavano i suoi genitori, certo, lui era maggiorenne ma chissà se sapevano cosa faceva. «Grazie.» Dissi scendendo dalla moto. «Per avermi accompagnata.» Precisai, lui sorrise annuendo.
«Lacey!» Sentii qualcuno chiamarmi e mi voltai, era Robert, salutai Damon con la mano andando verso il cancello di casa e lui ripartì. «Eri con lui?» Mi chiese non appena lo raggiunsi, io annuii e lui sospirò. «Tua sorella mi ha chiesto di aspettarti fino a quando non saresti arrivata, sono già tutti svegli, ti faccio entrare dal retro.» Mi disse cominciando a camminare. «I miei hanno chiesto di me?» Chiesi mordendomi il labbro. «Si, Isabella ha detto che sei a letto con il mal di testa.» Io annuii mentre apriva la porta sul retro, sentimmo le voci dei nostri genitori. «Ok, vai.» Sussurrò mentre cominciavamo a salire le scale nel modo più silenzioso possibile, non appena raggiunsi la mia camera mi voltai di nuovo verso Robert. «Tu ieri sera c'eri al Summer?» Chiesi ma lui scosse la testa, gli sorrisi ed entrai in camera mia, tirai un sospiro di sollievo, Isabella non c'era ma di sicuro Robert stava andando a dirle che ero arrivata, quanto avrei voluto saltare questa "chiacchierata" con lei, sospirai, avevo anche bisogno di una doccia, decisi di approfittarmi della sua assenza per correre in bagno e lavarmi.
Quando finii e tornai in camera, però, era proprio lì ad aspettarmi. «Dobbiamo parlare.» Disse fulminandomi con lo sguardo.

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