ROXANNE DESCRIZIONE

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Roxanne legato al persiano Roshanak e significa "rilucente, luminosa''

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Roxanne legato al persiano Roshanak e significa "rilucente, luminosa''.

Questa è una fanmade su un nuovo personaggio inventato di Hazbin hotel (non esistente), creato da me.)

Il nome è Roxanne, ma si fa chiamare Roxy.

Roxy è un demone donna volpe kitsune, con solamente 3 code perché il suo potere non è del tutto sviluppato .

I colori delle code sono rosso, blu e verde. Le code possono essere utilizzate per afferrare oggetti.

Ha i lunghi capelli ramati, semi lisci con boccoli.

Ha un occhio blu ed uno rosso con forma felina, e delle orecchie da volpe (con all'interno del pelo blu). Le mani sono semi scheletriche nere e blu, artigliate ed allungate e possono contorcersi in pose innaturali. Le gambe e parte delle braccia sono nero scuro violaceo e presentano dei disegni viola lungo tutti gli arti. I disegni sono di colorazione blu elettrico/violaceo e cambiano continuamente forma. Si muovono come degli impulsi elettrici illuminando gli arti a tratti ed a pulsazioni.

Il suo potere principale è quello di scrutare dentro le anime delle persone attraverso delle fiamme blu (con la punta rossa) che devono toccare la persona da "scrutare". Lei riesce a vedere i sentimenti positivi in superficie con le fiamme colorate, e le paure, depressioni e sensi di colpa come fumi grigi. (Ha delle visioni di ricordi o pensieri ricorrenti della persona scrutata. Le visioni sono monocromatiche con sfumature di grigio e ricoperte di fumo, se riguardano sentimenti negativi; sono invece colorate con varie gradazioni di blu e di rosso se riguardano sentimenti positivi). Queste immagini non si vedono chiaramente, ma sono un assieme di luci ed ombre che brillano o di contorcono e creano immagini a seconda del sentimento che esprimono.

Ho creato e cantato appunto anche una canzone per Roxy.

(sto aspettando di creare delle scene da mettere sotto la canzone).

Sarebbe bello creare un fumetto delle varie storie che scriverò su di lei, però non so disegnare quindi se a qualcuno piace Roxy e gli va di aiutarmi, ne sarei molto contenta.

Le code sono di 3 colori diversi, perché rappresentano i 3 peccati capitali di cui si è macchiata almeno una volta durante la sua vita (blu=lussuria, verde=avarizia e rosso=superbia).

Il video fan-made si apre con Roxanne in forma umana che si butta da un edificio in fiamme, e dopo un grande schianto al suolo, si ritrova all'inferno in un corpo che non riconosce come il suo.

Per la locazione geografica pre-inferno siamo in America (in vita), in una qualche regione lontana da occhi indiscreti. (nessuna metropoli).

Roxy abitava in una piccola casetta in una cittadina tranquilla a circa un'ora di auto dal laboratorio in cui lavorava, ma spesso dormiva nel suo ufficio, adibito ad un mini appartamento; con tanto di divano letto, televisione, fornetto elettrico, microonde, mini frigo.

Una serata a settimana andava a cantare e suonare assieme al suo gruppo in uno dei pochi locali e bar della cittadina o delle cittadine limitrofe. Cantare la faceva sentire viva e la aiutava a distogliere lo sguardo dalle sue preoccupazioni, i sensi di colpa e la faceva sentire libera. Chiariamo: lei amava stare in laboratorio, ma dopo ore e ore di sperimentazioni, chiusa in una piccola stanza, si sentiva come un uccellino in gabbia, e sentiva il bisogno di volare via; il canto le permetteva di superare gli orizzonti imposti dalla sua vita monotona e sedentaria.

Lei in vita era una scienziata (veste un camice bianco), e faceva parte di un laboratorio che si occupava di sperimentazioni sul cervello umano di persone ancora in vita. (motivo per cui l'edificio è lontano da strade principali e città frequentate).

Roxanne era nata in Italia (il suo nome italiano è Rossana), e si era trasferita in America alla ricerca di un lavoro più appagante. Nel laboratorio si effettuavano esperimenti elettrici sul cervello delle persone. I pazienti firmavano un documento di rinuncia di responsabilità in caso di problemi motori o morte derivante dagli impulsi elettrici a cui venivano sottoposti, ed in cambio erano pagati parecchio per ogni seduta di sperimentazione.

Il vero obiettivo del laboratorio era ambizioso: collegare i pensieri e le immagini del cervello a un computer. Gli scienziati speravano di creare una sorta di interfaccia neurale, dove i segnali elettrici del cervello potessero essere tradotti in dati digitali. Elettrodi e chip sottocutanei venivano impiantati, collegati ai nervi per registrare gli impulsi elettrici. Era una ricerca rivoluzionaria, ma anche rischiosa.

Roxy si sentiva come una pioniera, immersa in un mondo di circuiti e sinapsi. Ogni volta che si sedeva davanti al computer, si chiedeva cosa avrebbe scoperto. Forse avrebbe visto i ricordi di qualcun altro, o forse avrebbe decifrato i segreti celati nel labirinto del cervello umano.

Ma c'era qualcosa di inquietante in tutto ciò. Le luci al neon del laboratorio erano sempre fredde e monotone, e il ronzio degli elettrodi era un rumore fastidioso a lungo andare.
Roxy a volte si chiedeva se sarebbe mai potuta tornare indietro, se avrebbe mai potuto liberarsi del peso delle persone morte per colpa dei suoi esperimenti, ma la sete di conoscenza riusciva sempre a superare i suoi sensi di colpa.

E così, nel silenzio del laboratorio, Roxy continuava a cercare. Tra impulsi elettrici e sinapsi, sperava di trovare una risposta che avrebbe cambiato il corso della storia umana. Ma a quale prezzo? E avrebbe scoperto qualcosa in più su se stessa lungo il percorso?

Solo il tempo avrebbe risposto, mentre Roxy si addentrava sempre di più nel labirinto del cervello umano, tra pensieri elettrici e immagini sfocate.

Roxy - Hazbin Hotel - ItaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora