L'ASCENSORE PARTE 1

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Lucifero ripensò a quella notte dannata, quella notte in cui lo sguardo bicromatico di Roxy aveva cominciato a far presa sul suo cuore, la notte in cui si erano create quelle catene intangibili di amore e desiderio che collegavano il cuore di Lucifero al corpo di Roxy, ai suoi artigli, ai suoi occhi, alla sua voce. Nessuna catena del patto, solo delle corde, fili invisibili che lo attiravano verso di lei.


Lui era come una piccola stella, che lentamente avanzava inesorabilmente fino a ritrovarsi inghiottita e consumata da un buco nero.
Lui le stava vicino, ma la sua attenzione era attratta da un altro buco nero, oscuro come lei, forse anche più profondo nelle tenebre.
Una stella poteva far risplendere una massa oscura?
Doveva solo trasformarsi in sole! In qualcosa di più grande che riuscisse a sovrastare il buio.
Così, la sua dolce oscurità, avvolta nella sua tristezza e chiusa in sé stesso, poteva schiudersi come un fiore indaco di Clematis alla luce del sole, e rivelare i suoi occhi viola fiammeggianti, trasformandosi in una stella per risplendere al suo fianco.






Un mese prima:



Era notte. Lucifero salì verso la sua stanza nell'albergo e entrò nell'ascensore. Trovò Roxy all'interno, vestita con un completino da cameriera, probabilmente quello che utilizzava per le pulizie. Il suo abbigliamento era grazioso, con tutte quelle balze, e la gonna corta metteva in risalto la sua figura. Il davanti dello scollato completino era estremamente aperto, con alcuni bottoni slacciati e altri chiusi, quasi come se Roxy avesse deciso deliberatamente di mostrarsi in quel modo per l'intera giornata. Il completino presentava colori bianco, rosso e nero. Lucifero entrò nell'ascensore cercando di non fissare troppo il "completo da pulizia" di Roxy.



Roxy sembrava esausta, frustrata e nervosa. Non sembrava propensa a iniziare una conversazione, quindi rimase in silenzio aspettando che Lucifero premettesse il pulsante per chiudere le porte.



L'ascensore cominciò a salire, ma ad un certo punto si udì un rumore di ingranaggi bloccati. L'ascensore iniziò a traballare, le luci si spensero e poi si riaccese solo una, mentre l'abitacolo rimase bloccato esattamente a metà tra due piani.



Roxy sbuffò: "Ottimo... Ci mancava solo questa oggi... e devo anche passare da Alastor per il report giornaliero dei miei compiti. Ma ora sono bloccata qui..."



Lucifero: "Fantastico! Ancora meglio.... almeno farai attendere quella radio vecchia" borbottò con ironia , chiaramente frustrato, mentre il silenzio nell'ascensore continuava.



Lucifero tirò fuori il suo cellulare per chiamare Charlie, ma non c'era campo.


Lucifero: ''Roxy giusto? A te funziona il telefono?''



Roxy: '' no, non gli ho ancora installato un antenna supplementare, inoltre non saprei dove installare dei satelliti essendo che non c'è lo spazio come sulla terra''

Roxy - Hazbin Hotel - ItaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora