IL TRIO-NFO / parte 4 - radioapple - VM18

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Alastor si trasformò in forma demoniaca ingrandendo tutto il corpo, compresa la sua erezione, strinse Lucifero tra le mani diventate più grandi e lo infilò del tutto dentro di lui. Lucifero urlò dal dolore.



Alastor sovrastava minacciosamente Lucifero che si contorceva impotente sotto di lui. Le sue dita, un tempo sottili, ora avvolgevano completamente Lucifero.


Il suono della carne che colpiva contro carne riempiva la stanza, punteggiato dalle urla agonizzanti di Lucifero che cadevano nel vuoto.



Mentre Alastor continuava a devastare la sua vittima impotente, non poté fare a meno di meravigliarsi di quanto facilmente il potere potesse passare da un essere all'altro, di come il destino amasse giocare come un onda che passa da un estremo all'altro di una corta tesa; pochi istanti prima, era lui ad essere immobilizzato dalla presa di ferro di Lucifero, e ora si trovava vittorioso e trionfante sul suo ex tormentatore. E sebbene una parte di lui sapesse che questo gioco perverso di dominazione non avrebbe portato a nulla di utile, c'era qualcosa di innegabilmente esaltante nel godere della gloria della vittoria, anche se solo per un breve momento.



Lucifero si trovava a lottare per respirare. Poteva sentire ogni centimetro del suo corpo fremere, mentre veniva impalato senza pietà ancora e ancora. Modificò parte del suo corpo per ridurre leggermente il dolore. E cominciò a sentire uno strano piacere misto dolore diffondersi in tutto il corpo. C'era una sorta di strana bellezza in quella danza brutale di dominazione e sottomissione.



Nonostante l'agonia che lo attraversava, Lucifero riuscì a notare quanto Alastor si stesse divertendo nella sua mostruosa versione demoniaca; era quasi come se traesse un qualche tipo di piacere perverso dal vedere i suoi nemici contorcersi sotto di lui. Con ogni secondo che passava, Lucifero divenne sempre più consapevole di quanto fosse davvero precaria la sua situazione: intrappolato in una rete di lussuria e violenza senza un chiaro percorso verso la fuga.




Roxy non si aspettava questo risvolto. Spalancò gli occhi e si alzò di scatto dalla sedia. Intervenne per paura che Lucifero si potesse fare veramente del male, e ordinò ad Alastor con voce ferma: ''Alastor non trasformarti in demone, se vuoi divertirti con Lucifero devi tornare normale. Non devi causargli solo dolore, ma anche piacere. Toccalo mentre ti muovi dentro di lui, hai capito bene? ''


Riluttante, sospirando infastidito, Alastor tornò alla sua forma umana.
La sua enorme taglia si ridusse fino a quando non fu di nuovo sopra Lucifero in tutta la sua diabolica gloria. Lanciò uno sguardo verso Roxy, con il risentimento che ribolliva appena sotto la superficie del suo calmo sorriso esterno.


Nonostante la sua interferenza, però, sapeva bene che non doveva disobbedire ai suoi desideri, soprattutto dato il loro recente accordo riguardo le attività di quella sera.


Doveva ricordarsi qual era il suo scopo iniziale: inserirsi nella relazione e corroderla dall'interno.



Sospirando pesantemente, Alastor si conformò ai suoi ordini e iniziò a muoversi dentro Lucifero mentre lo toccava teneramente come istruito. Iniziò a muoversi con spinte lente progettate a massimizzare il piacere piuttosto che infliggere dolore.

Roxy - Hazbin Hotel - ItaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora