IL PATTO

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Alastor, leggermente spazientito, riprese il microfono radiofonico che le stava porgendo Roxy .

La sua espressione era leggermente alterata, ma nulla che potesse intaccare il suo sorriso perfetto.

Poi Alastor le sorrise con maggiore sincerità, le toccò una spalla, e la spinse con un tocco leggero in direzione delle scale.

Alastor: ''Mia cara, se lo desideri, possiamo proseguire in privato il discorso di cui cantavi poco fa.''

Charlie li segue ed affrettò il passo per raggiungerli.

Charlie: '' Dove andate di bello? Roxy è appena arrivata, volevo mostrarle l'hotel''

Alastor, con eleganza, si rivolse a Charlie, le offrì un sorriso forzato e rispose: "Non c'è alcun bisogno che tu ti scomodi. Avevo già intenzione di mostrare a Roxy personalmente tutte le sale principali dell'hotel. Puoi fidarti di me."

Charlie però continuò imperterrita:

'' Beh sai, non è che non mi fidi di te Alastor... Anzi sei un uomo veramente degno di fiducia... ehmm... Però... Insomma... Dopo la canzone di Roxy, la questione del patto eccetera...

Vorrei evitare che rimanesse da sola con te finché non ci sediamo e ne parliamo tutti assieme'' Charlie fa un enorme sorrido a trentadue denti verso Roxy.

Roxy intanto era totalmente estraniata e non aveva ascoltato una parola di ciò che aveva detto Charlie. La mente di Roxy galleggiava tra le nuvole; stava pensando unicamente al tocco di Alastor sulla sua spalla, ai suoi artigli che graffiano la sua pelle delicata e si lasciava trascinare dal fluire degli eventi.
Era incantata dalla voce melodiosa radiofonica di Alastor. Riusciva a sentire la sua voce rimbombargli nella testa ed il suo tocco caldo sulla spalla. Le altre voci le sentiva ovattate.

Roxy si riscosse leggermente quando Charlie la prese per un braccio, le si parò davanti e le disse:
''Seriamente Roxy, qui all'inferno i patti sono una cosa seria''

Nel frattempo si avvicinarono gli altri che erano curiosi di sentire il discorso.
Angel esclamò paonazzo dalla rabbia:

'' ecco qui un'altra pazza fuori di testa. Hey Rossina, guarda che i patti ti rovinano la vita! Io sono bloccato a dover succhiare più di 30 cazzi al giorno per il resto della mia vita eterna per colpa del mio patto. Non sai quanto vorrei liberarmi da queste catene, ma non succederà mai! MAI! Perché dal momento in cui il contratto è firmato, non potrai farci più nulla. MAI PIU'!! Vedi di non fare cazzate te che ne hai ancora l'opportunità. Poi se vuoi farti inculare, fai quel cazzo che vuoi, basta che poi non vieni a lamentarti con me!''


Durante tutto il discorso di Charlie ed Angel, Alastor, innervosito, stava stringendo sempre di più la stretta sulla spalla di Roxy, artigliando la spalla e trattenendosi dal stringere più forte per non farla sanguinare.
Roxy stava facendo veramente fatica a mantenere la concentrazione sulle persone che aveva davanti agli occhi. In quel momento voleva solo crogiolarsi sulla sensazione di dolore misto piacere che le provocava la stretta di Alastor.

Dopo il discorso euforico di Angel, Husk provò a parlare anche lui a Roxy, ma Alastor lo fulminò con lo sguardo, così richiuse la bocca.

Niffty nel frattempo si avvicinò e saltò sulla testa di Alastor: '' puoi fidarti di lui. E' un cattivone, ma mi tratta sempre bene. Mi permette di pulire ed uccidere scarafaggi tutto il giorno! Comunque ciao Roxy. Ho ascoltato la tua canzone, e vedo che piacciono i cattivoni anche a te. Sono sicura che andremo d'accordo... Finché non mi intralci. Ah comunque io sono Niffty. Avrei preferito un maschione, ma qui sembra che vogliano venire solo donne incapaci di pulire.'' guardando con sguardo accusatore Charlie, Vaggie ed Angel. Poi scattò giù dalla testa di Alastor e si mise a pulire altre zone.

Roxy - Hazbin Hotel - ItaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora