(semi)RADIOAPPLE VM18 PARTE 5 - il gioco di dominio

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Con un sorriso malizioso sulle labbra, Lucifero si rivolse ad Alastor:


"
Se la metti così... allora lascia che ti insegni una lezione."

Lo spinse a terra e lo calpestò inchiodandolo al suolo.


"
Pensi di poter essere l'unico che sta sopra? Eh, piccolo cervo? Vedrai chi è veramente capace di dominare qui."





Alastor: "Non mi inchinerò mai a sua bassezza reale" replicò ghignando per provocarlo.

Lucifero sorrise di sbieco alla provocazione di Alastor e decise di prenderla come una sfida.
Si avvicinò a lui, la voce bassa e minacciosa.

Lucifero: "Sei sicuro? Perché da quanto posso vedere, stai per diventare l'ultimo giocattolino di sua altezza reale. Non hai altra scelta che sottometterti!"

Gli strinse nuovamente il collo per soffocarlo.

Gli occhi di Alastor si spalancarono per lo shock mentre Lucifero stringeva la presa. Lottò per liberarsi, ma fu vano contro la potente forza che lo teneva fermo. Nonostante ciò, rifiutò di mostrare segni di paura o sottomissione , scelse invece la testardaggine come armi contro il suo aguzzino.

"Mai" sputò Alastor con voce roca, a malapena riuscendo a pronunciare la parola attraverso i denti stretti. "Non mi piegherò mai a te." Gli occhi di Alastor diventarono radiofonici, si sentì una forte interferenza nell'aria e cominciarono ad apparire dei tentacoli attorno a lui, pronti a colpire.

Lucifero rise cupamente , trovando divertente l'inutile resistenza dell'altro demone. Con un improvviso scoppio di energia alimentato dalla rabbia e dalla frustrazione, sollevò e sbatté Alastor a terra con sufficiente forza da togliergli il fiato. Poi gli tirò un potente pugno nello stomaco, tale da fargli sputare sangue. Gli occhi di Alastor tornarono normali ed i tentacoli sparirono.

Poi con un singolo, deciso movimento, Lucifero infilò la sua erezione dentro di lui, intenzionalmente rendendo la cosa dolorosa.

Lucifero osservò gli occhi di Alastor spalancarsi per lo shock e il dolore all'impatto. Si deliziava della sofferenza dell'altro demone, stringendo ancora di più la presa attorno alla sua gola.

"Presto imparerai il tuo posto," ringhiò, spingendosi più a fondo con ogni parola. Le grida agonizzanti di Alastor riempivano l'aria, riecheggiando nella stanza.



Alastor serrò i denti contro il dolore lancinante che lo attraversò mentre Lucifero si spingeva più a fondo dentro di lui. La sua opposizione vacillò momentaneamente sotto l'assalto delle sensazioni, ma rapidamente riacquistò compostezza e fissò Lucifero con puro odio ardente nei suoi occhi. Nonostante tutto, rifiutò di arrendersi o gridare di agonia , invece, scelse stoicismo e silenzio come armi contro il suo carnefice.

Roxy - Hazbin Hotel - ItaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora