3. All lost

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Quando le porte dell'ascensore si aprirono al piano dove abitava, Michelle non si aspettava di trovare Jeong-guk seduto vicino alla sua porta con la schiena appoggiata contro il muro. Aveva l'aspetto di uno che aspettava da ore e maledì il tintinnio che accompagnò la fermata al piano perché lo riscosse dal suo sonnecchiare annoiato durante l'attesa.

Il cellulare del ragazzo si era scaricato ma, pur sapendo che avrebbe fatto meglio a ritornare a casa come aveva detto a Taehyung, era tornato a cercare Michelle. Aveva bisogno di parlarle, di dirle quanto fosse dispiaciuto di non aver avuto il coraggio di confessarle quanto era successo con Mya e di come si erano evolute le cose in quei mesi, di come i sentimenti per Mya fossero divenuti più forti facendo vacillare la certezza dell'amore che aveva provato per lei.

Quello che voleva dirle serviva solo a scaricarsi la coscienza, a sentirsi in pace con se stesso, perché non l'aveva vista per nulla turbata quando li aveva scoperti insieme, dando credito a quello che aveva temuto dopo aver chiuso quella chiamata in cui lei posticipava il suo rientro a Seoul per lavoro.

Michelle si era irrigidita sul posto per qualche breve istante nel ritrovarselo lì ad aspettarla ma avanzò comunque verso l'ingresso di casa sua, continuando a recitare la parte della menefreghista.

Lui si alzò veloce da terra andandole incontro e quando le fu di fronte chiese di poterle parlare ma lei lo svincolò superandolo, consigliandogli di andare a casa.

-Non prima di averti spiegato- sentenziò lui, mentre lei apriva la porta roteando gli occhi al cielo ad emettendo un mugolio di insofferenza.

-Cosa c'è da spiegare? Hai capito chi vuoi realmente. Punto- pronunciò telegrafica.

-Tu hai preferito il tuo lavoro a me- la accusò -E ho concluso che probabilmente ti piaceva la tua nuova vita, c-che probabilmente avevi conosciuto qualcuno a Tokyo e che non saresti mai più tornata a Seoul per me- mormorò abbattuto.

-Sì... È andata così... Come dici tu- mentì lei.

Jeong-guk cambiò espressione in meno di un secondo, serrando la mascella, e Michelle vide salirgli la rabbia in corpo. Conosceva bene quello sguardo incazzato e sapeva che sarebbe esploso in un batter d'occhio.

-LO SAPEVO! SEI SOLO UNA GRAN TR...-

-Non ti azzardare a dirlo! Non ti azzardare a giudicarmi! Non dopo quello che tu e Mya avete fatto!- lo interruppe lei sibilando con occhi taglienti. -E ora, se non ti dispiace, devo alzarmi presto domani mattina, quindi vattene- gli ordinò spingendolo fuori dall'appartamento. -Ciao Jeong-guk, salutami tanto Mya- lo schernì sarcastica chiudendogli la porta in faccia.

Aveva dovuto farlo, aveva dovuto agire in fretta, prima che potesse accorgersi dei suoi occhi divenuti lucidi. Solo dopo che ebbe chiuso la porta, appoggiandosi con la schiena contro di essa, lasciò che quella liquidità, divenuta ormai incontrollabile, sfuggisse dalle sue ciglia.

Il suo orgoglio però prevalse e scacciate con il dorso delle mani quelle lacrime, simbolo della sua fragilità, si accigliò e carica di nervosismo si tolse freneticamente il cappotto e lo gettò in qualche maniera sul divano.

Le sarebbe stato impossibile addormentarsi in quel momento, era troppo furiosa e per calmarsi aveva bisogno di concedersi l'unica coccola veramente efficace: gelato e un drama supersdolcinato.

Procuratasi quel che le serviva dal freezer sorridendo felice scoprendo che era pure del gusto triplo cioccolato, dopo essersi assicurata che non fosse scaduto, si sedette sul divano e accese Rakuten Viki selezionando "W", il suo kdrama preferito.

Mentre la sigla scorreva sullo schermo, le venne in mente di dover fare una cosa assolutamente necessaria. Afferrò il cellulare e scrisse a Taehyung di non dire nulla a Jeong-guk per quanto riguardava il fatto di essere rimasta un po' turbata da quello che le aveva detto. "Sconvolta" era forse la parola più giusta per descrivere il suo stato d'animo nel momento in cui veniva a conoscenza che non solo era stata tradita da entrambi, il suo ragazzo e la sua migliore amica, ma che Mya era pure rimasta incinta.

All a Lie | KthDove le storie prendono vita. Scoprilo ora